Giovedì, 20 Febbraio 2020 15:02

“Se non posso ballare”, Lella Costa e le donne che hanno lasciato un segno

Scritto da Patrizia Valeri
l'esponente della Fidapa e Lella Costa con il guidoncino l'esponente della Fidapa e Lella Costa con il guidoncino

Incontro dietro le quinte con Lella Costa e l'associazione FIDAPA di Pescara.

Riaffermare la necessità delle pari opportunità di genere in ogni ambito. Anche attraverso il teatro. È con questo spirito che una nutrita delegazione della Fidapa BPW Italy sezione Pescara Portanuova ha incontrato ieri sera Lella Costa. Dietro le quinte del Teatro Massimo di Pescara, l'attrice, a margine dello spettacolo “Se non posso ballare”, dedicato a donne del presente e del passato che hanno lasciato un segno, ha accolto le rappresentanti dell'associazione tutta al femminile, che nell'occasione hanno consegnato il guidoncino, simbolo della sezione, per manifestarle la condivisione del tema portato in scena.

“Il monologo, – ha sottolineato la presidente Simona Corsello - brillantemente interpretato e scandito da un ritmo incalzante, profondo e a tratti ironico, è riuscito a raccontare il coraggio, l'impegno, il dolore e la dignità delle donne, in modo diverso dai soliti, scontati e talvolta stereotipati discorsi sulla parità di genere”. L'attrice ha accolto con entusiasmo le socie e si è soffermata a sottolineare come molte di quelle donne rappresentate abbiano segnato la storia, ma il più delle volte non sono state riconosciute come determinanti.

Attrice, scrittrice e doppiatrice italiana, famosa soprattutto per le interpretazioni in teatro. Laureata in Lettere e diplomata all'Accademia dei Filodrammatici ha esordito con il suo primo monologo da attrice nel 1980. Un alto profilo culturale del panorama femminile.

Ultima modifica il Giovedì, 20 Febbraio 2020 15:13