"Sono testimonianze che, per le persone più grandi, hanno il valore dei ricordi. Sono importanti però soprattutto per i giovani, che devono saperle conoscere e apprezzare, devono scoprirle e tramandarle. Ed è anche compito dei genitori, delle famiglie guidarli lungo questo percorso".
Nella visita Ginoble è stato accompagnato dal vicepresidente della fondazione Genti d'Abruzzo, Luigi Di Alberti, e dalla direttrice Letizia Lizza che lo hanno guidato attraverso teche, reperti e manufatti. Particolare attenzione, e non poteva essere diversamente, per gli strumenti musicali autoprodotti dai pastori, ma anche per gli attrezzi legati alle produzioni tipiche del territorio, come vini e oli. Sosta incantata anche nella sala delle ceramiche. "E' stato un piacere notare tanta attenzione e tanto interesse - sottolinea il vicepresidente della Fondazione, Luigi Di Alberti - E' la dimostrazione che la nostra missione di conservazione e tutela dei beni culturali ha ancora importanza non solo per la città, ma per l'intero territorio regionale. ".
Gianluca Ginoble ha approfittato del fermo forzato da Covid per tirare il fiato, concentrarsi sulla sua musica e conoscere la sua terra: tornerà a Pescara, tra qualche tempo, per visitare anche il Museo Cascella. Letizia Lizza, direttrice della Fondazione sottolinea la profondità con cui l'artista si è avvicinato al Museo: "Ha guardato ogni 'pezzo' con la sensibilità del musicista. E' stato un vero e proprio incontro tra l'arte e la storia, un arricchimento per tutti noi che lo abbiamo vissuto molto intensamente, grazie anche al garbo di una persona di grande delicatezza d'animo". All'artista sono stati donati un volume ed un ricordo. Prima di partire, passerella di foto e di autografi con il personale e i collaboratori del museo che lo hanno accolto davvero con molto affetto.