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Martedì, 23 Agosto 2022 10:12

Una marcia per rilanciare il Cammino dei Borghi della Via Regia delle Calabrie.

Scritto da nefer

 Il via alle ore 9 di Giovedì 25 Agosto da Castelluccio Inferiore. Si raggiungerà a piedi il borgo di Rotonda, poi Morano Calabro ed infine Castrovillari Sabato 27 Agosto. Iniziativa Archeoclub. Venerdì mattina partenza da Rotonda – Sabato tutti a Castrovillari in Calabria!

Vienna Cammarota – anni 72 – Ambasciatrice Archeoclub D’Italia – prima donna al mondo che sta percorrendo in queste ore la Via della Seta a piedi fino a Pechino: “A fine Marzo con Archeclub D’Italia attraversai ben 22 Borghi della Via Regia delle Calabrie. Ho trovato tanta accoglienza, opere, capolavori, testimonianze di epoca romana. L’Italia può avere un nuovo cammino e deve puntare sull’eco – turismo!”.

“Una marcia per rilanciare la bellezza dei borghi della Via Regia delle Calabrie. Grazie ad uno studio abbiamo ritrovato la Via Regia delle Calabrie, con le antiche stazioni postali e taverne. Ed allora Archeoclub D’Italia sarà in cammino per davvero con una marcia aperta a tutti i cittadini che potranno tranquillamente aggregarsi lungo il percorso. Al momento abbiamo dovuto chiudere le prenotazioni ma i cittadini potranno tranquillamente unirsi durante il cammino. Un cammino di conoscenza che partirà esattamente alle ore 9 di Giovedì 25 Agosto da Piazza Marconi a Castelluccio Inferiore in Basilicata. In Piazza Marconi avremo i saluti del sindaco di Castelluccio Inferiore, Paolo Campanella e la presentazione del cammino da parte di Giuseppe Cosenza, Guida Turistica del Parco Nazionale del Pollino. Dopo 4 ore e 12 Km arriveremo a Rotonda. Attraverseremo il Ponte Romano di San Giovanni con annessa area dei Mulini e il Centro Storico di Castelluccio Inferiore con sosta al Palazzo Marchesale dove c’era l’antico ufficio postale. Visiteremo la Chiesa di San Nicola di Mira poi saremo sul ponte del Fiume Mercure. Nel pomeriggio arriveremo a Rotonda dove visiteremo Palazzi con portali in pietra e il Museo di Storia Naturale. Venerdì 26 Agosto, alle ore 8 e 30 visiteremo l’ex Convento di Santa Maria della Consolazione, oggi sede del parco Nazionale del Pollino con ampia illustrazione delle attività del Parco. A seguire ci sposteremo, sempre a piedi il Ponte del Cornuto protagonista degli scontri con l’esercito borbonico nel 1848 durante i moti rivoluzionari. Visiteremo il Ponte della Valle e il Fortino Borbonico all’inizio della Piana di Campotenese poi nel pomeriggio ripartenza a piedi dal “valico delle teste” proseguendo lungo la dismessa strada ottocentesca realizzata dai francesi e ricordata con il nome di “Dirupata di Morano” e nel tardo pomeriggio arrivo a Morano Calabro. La mattina del 27 Agosto cammino a piedi da Morano Calabro a Castrovillari. Una passeggiata adatta a tutti gli amanti della storia, della natura e delle tradizioni enogastronomiche locali, lungo uno dei tratti più affascinanti dell’itinerario postale ottocentesco: da Castelluccio Inferiore (PZ) a Castrovillari (CS). Un’occasione per riscoprire il fascino autentico di un territorio ancora poco conosciuto, ma che ha tanto da raccontare”. Lo ha annunciato l’architetto Luca Esposito, Referente Archeoclub D’Italia per il Progetto di Rilancio dei Borghi della Via Regia delle Calabrie.

Parteciperanno al cammino e interverranno nella sua narrazione: Rosario Santanastasio Presidente Archeoclub d’Italia; Luca Esposito Autore del libro “La Strada Regia delle Calabrie”; Giuseppe Cosenza Guida escursionistica del Pollino Gianluigi Trombetti Ispettore onorario Soprintendenza Beni Culturali; Giuseppe Pitillo Storico di Castelluccio Inferiore e tutti cittadini e turisti che vorranno aggregarsi e condividere la sfida.

Rilanciare i Borghi della Via Regia delle Calabrie!

“La Strada Regia delle Calabrie era la più lunga e importante via di comunicazione terrestre dell’Italia meridionale. Sorge sui resti della più antica “Capua-Regium” di origine romana, con cui condivide la storia di una costruzione complessa e dispendiosa. Una strada percorsa per secoli da eserciti – ha continuato Luca Esposito - funzionari di stato, staffette postali e dai numerosi aristocratici che nel Settecento si recavano in visita nei luoghi del “Grand Tour”, attraversando territori sconosciuti e impervi, su cui si tramandavano racconti di fatti misteriosi e cruenti. E’ proprio questa la via percorsa dall’esercito tedesco in ritirata durante la Seconda Guerra mondiale, inseguito dalle truppe alleate”. Pisacane, Garibaldi ma anche Carlo V d’Asburgo, Bonaparte, Murat, i Romani. Di tutto questo la stampa potrà vedere testimonianze. Ma lungo la Via Regia delle Calabrie è possibile incrociare tratti originali della millenaria consolare romana Via Popilia ma anche spaziare in epoche diverse visutando la Casina Reale di Caccia che ospitava il Governo Borbonico, la Taverna della Duchessa, l’antica Osteria, la Taverna D’Aniello. E passo, passo si incontrano le sorgenti che diedero da bere a Cicerone o la Fontana della Regina Margherita.

“E’ la stessa via percorsa prima da Pisacane e poi da Garibaldi durante l’epopea risorgimentale. L’arteria lungo la quale si muovevano le truppe piemontesi – ha continuato Esposito - per attuare l’aspra repressione del brigantaggio. Prima ancora la percorse Carlo V d’Asburgo, nel suo viaggio trionfale di rientro dalla celebre crociata in territorio africano. Poi Giuseppe Bonaparte, Gioacchino Murat, il Cardinale Ruffo a capo dell’esercito della Santa Fede e tantissimi altri. Questa strada, insieme ai borghi che sorgono lungo il suo cammino, è stata letteralmente attraversata dalla storia, fino a quando, nel 1962, non venne completamente tagliata fuori a seguito della realizzazione della prima autostrada meridionale: la A3 Salerno-Reggio Calabria. (oggi “Autostrada del Mediterraneo”).

Di colpo vennero isolati tutti i borghi sedi delle antiche stazioni di posta, restando incastonati in un meraviglioso paesaggio, aspro e incontaminato.

Oggi Archeoclub d’Italia, Associazione di Promozione Sociale che ha a cuore il patrimonio Storico/Architettonico, Artistico ed Ambientale italiano, sta lavorando alla riqualificazione in chiave culturale e turistica di questo antico cammino e di tutti i piccoli borghi attraversati, facendone conoscere le bellezze, la storia, le antichissime tradizioni di ospitalità e accoglienza. Questo cammino si rivolge a tutti gli appassionati di storie sorprendenti e dimenticate, ai sostenitori del rispetto del paesaggio e della sua integrità, ai cultori dei sapori genuini e intensi della tradizione gastronomica meridionale ed a tutti gli amanti di quei racconti che aiutano a riscoprire l’identità di un popolo gentile, troppo spesso dimenticato”. E a fine Marzo, Vienna Cammarota, anni 72, Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia, Guida Ambientale Escursionistica di Assoguide, attraversò ben 22 Borghi della Via Regia delle Calabrie. Ben 180 Km a piedi, 7 giorni di cammino, 22 borghi e lo fece per contribuire alla conoscenza del patrimonio culturale dei piccoli borghi d’Italia!

Oggi Vienna Cammarota è la prima donna al mondo che sta percorrendo la Via della Seta per narrarla in un contesto contemporaneo. Vienna è partita all’età di 72 anni, il 26 Aprile dal Lazzaretto Nuovo di Venezia e dopo avere attraversato la Slovenia, la Croazia, la Bulgaria, ha raggiunto Istanbul. Il 4 Settembre, la salernitana Cammarota che è anche Guida Ambientale Escursionistica di Assoguide, sarà accolta ad Ankara. “La Via Regia delle Calabrie ha rappresentato un intenso viaggio di emozioni e di conoscenza – ha affermato Vienna Cammarota – e credo che l’Italia debba davvero puntare alla realizzazione di un itinerario turistico che possa valorizzare i Borghi anche della Via Regia delle Calabrie. In ogni borgo ho trovato bellezza, opere, capolavori, monumenti, testimonianze uniche ed originali come le ottocentesche stazioni postali con annesse le Taverne o le Osterie. Una sorta di aree di servizio che troviamo sulle nostre autostrade. Ora sono in Turchia, ad Istanbul dove ho visitato il quartiere di Balat. Ed in questo mondo globale, vedere il boom turistico dell’Italia è davvero una grande gioia. Bisogna puntare però sull’eco – turismo a basso impatto ambientale!”.

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