Stampa questa pagina
Martedì, 25 Febbraio 2020 17:12

Gigio Alberti a Pescara con Regalo di Natale.

Scritto da Dave Perla
una scena in teatro una scena in teatro

"Regalo di Natale": il capolavoro amaro ed avvincente di Pupi Avati riletto dal regista Marcello Cotugno e interpretato da Gigio Alberti, Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase e Fulvio Pepe Lo spettacolo si terrà martedì 3 marzo e, in replica pomeridiana, mercoledì 4 marzo al Teatro Circus di Pescara.

La cinquantaquattresima Stagione Teatrale della Società del Teatro e della Musica "Luigi Barbara" di Pescara prosegue con l‘adattamento teatrale di un grande film del cinema italiano: martedì 3 e mercoledì 4 marzo il Teatro Circus ospita "Regalo di Natale", interpretato da Gigio Alberti, Valerio Santoro, Giovanni Esposito, Gennaro Di Biase e Fulvio Pepe. La regia è curata da Marcello Cotugno. Le due repliche di "Regalo di Natale" si terranno al Teatro Circus. Martedì 3 marzo 2020, lo spettacolo avrà inizio alle 21; la replica pomeridiana si terrà, invece, mercoledì 4 marzo 2020 alle 17. La cinquantaquattresima stagione della Società del Teatro e della Musica "Luigi Barbara" sarà accompagnata dal supporto del Main Partner Fondazione PescarAbruzzo e dell'Istituto Acustico Maico. L'adattamento teatrale di "Regalo di Natale" di Pupi Avati - la celebre notte di poker tra quattro amici - racconta il trionfo del singolo sul collettivo, la metafora del successo di uno conquistato a spese di tutti, il simbolo di una teatralità doppia e meschina, amara riflessione su come stiamo diventando o su come forse siamo già diventati.

Originariamente ambientato negli anni '80, "Regalo di Natale" è stato trasposto nel 2008, anno in cui la crisi economica globale si è abbattuta sull'Europa segnando profondamente la società italiana. In risposta a recessione e precariato, il gioco d'azzardo vive una stagione di fulminante ascesa e, dalle slot che affollano i bar e al boom del poker texano, si moltiplicano i luoghi e le modalità in cui viene praticato. I soldi facili sono la chimera inseguita anche dai nostri protagonisti, in un crescendo di tensione che ci rivela mano dopo mano come, al tavolo verde, questi uomini si stiano giocando ben più di una manciata di fiches.

Quattro amici di vecchia data, Lele, Ugo, Stefano e Franco, si ritrovano la notte di Natale per giocare una partita di poker. Con loro vi è anche il misterioso avvocato Santelia, un ricco industriale contattato da Ugo per partecipare alla partita. Franco è proprietario di un importante cinema di Milano ed è il più ricco dei quattro, l'unico ad avere le risorse economiche per poter battere l'avvocato, il quale tra l'altro è noto nel giro per le sue ingenti perdite. Tra Franco e Ugo però, i rapporti sono tesi; la loro amicizia, infatti, è compromessa da anni, al punto tale che Franco, indispettito dalla presenza dell'ormai ex amico, quasi decide di tornarsene a casa. La sola prospettiva di vincere la somma necessaria alla ristrutturazione del cinema lo fa desistere dall'idea.

La partita si rivela ben presto tutt'altro che amichevole. Sul piatto, oltre a un bel po' di soldi, c'è il bilancio della vita di ognuno: i fallimenti, le sconfitte, i tradimenti, le menzogne, gli inganni. È uno tra i più bei film di Avati, lucido, amaro, avvincente.

Articoli correlati (da tag)