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Lunedì, 03 Gennaio 2022 17:22

PNRR. 1 miliardo per l'Osservazione della Terra di Frascati

Scritto da Angela Curatolo

Non solo satelliti: e' un sistema di osservazione della Terra, quello al quale si sta lavorando in Italia, grazie al finanziamento da 1.070 milioni di euro dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e i cui satelliti dovranno essere in orbita nel 2025.

"E' un progetto ambizioso e l'Italia e' il primo Paese in Europa a fare questo cammino", dice all'ANSA Simonetta Cheli, dal primo gennaio 2022 a capo del Direttorato per l'Osservazione della Terra dell Agenzia Spaziale Europea (ESA ), che ha sede in Italia, nel centro Esrin che si trova a Frascati (Roma). "L'Italia sara' la prima nazione europea a sviluppare un tale sistema. Il governo italiano, nella persona del Ministro per l'Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale Vittorio Colao, ne ha affidato il supporto tecnico per la realizzazione all'ESA, che - precisa Cheli - si avvarra' del contributo dell'Agenzia Spaziale Italiana ( ASI ) e di altre istituzioni nazionali. Il sistema sara' realizzato da aziende italiane". Il progetto, prosegue, "non ha solo l'obiettivo di sviluppare servizi di utilita' pubblica, ma di stimolare la ripresa economica favorendo la creazione di posti di Lavoro e la nascita di piccole imprese". A differenza delle attuali costellazioni di satelliti, quello che si sta preparando "e' un sistema complesso, che prevede satelliti con strumenti ottici e radar, accanto a servizi per utenze istituzionali e commerciali", prosegue Cheli. Sono otto i gruppi di servizi previsti: sorveglianza delle coste, qualita' dell'aria, gestione delle risorse idriche, agricoltura di precisione, monitoraggio di assestamenti e smottamenti del terreno, rilevamento di incendi, supporto alle operazioni di soccorso nel caso di emergenze naturali, come inondazioni, frane, incendi, terremoti. Dopo l'accordo firmato il 16 dicembre tra il Governo Italiano ed ESA , in gennaio e' prevista una fase di consolidamento, con la struttura operativa presso l'Esrin, e i primi contratti potranno essere firmati all'inizio del 2023 con soggetti economici italiani, con attenzione alle piccole e medie imprese. "E' comunque un sistema aperto, che - osserva Cheli - puo' prevedere collaborazioni con altri Paesi". Il ritmo di lavoro e' gia' intenso perche' , spiega Simonetta Cheli, il sistema, il cui nome sara' proposto dagli studenti italiani, "deve essere sviluppato in tempi molto rapidi: l'intera costellazione deve essere in orbita nel il 2025 ed i servizi devono aver raggiunto lo stato operativo nel 2026, data alla quale il progetto deve essere ultimato".

Centro europeo per l'osservazione della Terra di Frascati

Il Centro europeo per l'osservazione della Terra di Frascati (in inglese: European Space Research Institute, acronimo: ESRIN), è uno dei sei centri dell'Agenzia Spaziale Europea responsabile per il telerilevamento.

Il centro, fondato nel 1966, conta uno staff internazionale di 150 addetti in aggiunta ad un numero di appaltatori. Le prime acquisizioni di dati da satelliti ambientali iniziarono negli anni settanta e, grazie agli aspetti unici delle sue attività, l'ESRIN rappresenta oggi la finestra ASE sugli utenti.

I dati rilevati dall'osservazione della Terra acquisiscono sempre maggiore importanza grazie alle sempre più numerose agenzie nazionali ed internazionali che riconoscono gli svariati utilizzi che se ne possono ricavare. I satelliti per l'osservazione della Terra vigilano costantemente ed i dati che forniscono aiutano a salvaguardare il pianeta in cui viviamo. Dal 2004 ESRIN è il centro principale per le attività di Osservazione della Terra dell'ESA. Il Dott. Liebig, capo dello stabilimento ESRIN, è anche direttore dell'Osservazione della Terra.

Il telerilevamento

Il telerilevamento (in inglese remote sensing) ha finalità diagnostico-investigative che permette di ricavare informazioni sull'ambiente e su oggetti posti a distanza da un sensore mediante misure di radiazione elettromagnetica (emessa, riflessa o trasmessa) che interagisce con le superfici fisiche di interesse. Utilizza foto o dati numerici rilevati da aerei, satelliti, droni di tipo UAV o sonde spaziali per caratterizzare la superficie di un pianeta nei suoi parametri di interesse (in questo caso si parla di monitoraggio ambientale) con applicazioni sia in campo civile che militare. Appartiene dunque al più vasto ambito disciplinare del cosiddetto settore della "geoinformazione" anche se in esso possono essere inclusi sistemi e tecniche di telerilevamento spaziale. L'osservazione della terra dallo spazio ha viaggiato e viaggia tuttora di pari passo con lo sviluppo dei satelliti artificiali (nello specifico i satelliti per telerilevamento), delle telecomunicazioni satellitari e dei sensori di rilevazione.

Le varie tecniche di telerilevamento si distinguono inoltre in base alla parte di spettro elettromagnetico utilizzato ovvero dei canali spettrali: si va dallo spettro visibile e dell'infrarosso a quello delle microonde. Tecniche di telerilevamento di tipo attive molto utilizzate ed efficaci sono ad esempio l'interferometria radar nel campo delle microonde tramite radar ad apertura sintetica (SAR), il Lidar nel campo del visibile-infrarosso (telerilevamento ottico) oppure la semplice radiometria passiva; nel caso della radioastronomia si parla di telerilevamento spaziale. Appartengono per certi versi al telerilevamento anche le tecniche diagnostiche tramite sonar come l'ecoscandaglio e il SODAR che non fanno però uso di onde elettromagnetiche, ma di onde acustiche.

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