Stampa questa pagina
Venerdì, 05 Giugno 2020 12:25

La percezione: dama e unicorno

Scritto da Angela Curatolo

Al museo Cluny, musee du Moyen age, di Parigi fra i meravigliosi manufatti artistici custoditi nel tempo, si possono ammirare i famosi arazzi dedicati alla Dama e l'Unicorno.

Sono talmente pregiati che al museo persino la copia degli arazzi è molto costosa. Il ciclo dedicato alla dama e l'Unicorno è molto importante, si presume è stato intessuto 1400/1500 nelle Fiandre ed è costituito da 6 arazzi che rappresentano i sensi Le Goût, gusto- L'Odorat , odorato- L'Ouïe , vista- Le Toucher , tatto- La Vue , vista- A Mon Seul Désir - la percezione o sesto senso. L'unicorno è un animale biblico che rappresenta la purezza e la castità, la dama è il personaggio che deve scegliere di affidarsi ai suoi sensi che dichiarano diversi messaggi contrastanti tra loro e infine il cavallo marino che nella sua conflittualità rappresenta la rinascita spirituale. Nelle scene la dama ha una collana e deve decidere cosa farne di essa. Nei momenti che seguono ha tentazioni dettate dai sensi ma infine si affiderà alla percezione e rifiuterà di ascoltare gli altri sensi. Si libera della schiavitù delle passioni e assurge ad uno stato passionale. Il gesto viene interpretato nell'arazzo conuna scena che vede la dama decidere di mettere la collana preziosa nello scrino tenuto dalla ancella. Molte interpretazioni celano la profondità del messaggio. Il mistero avvolge ancora oggi questi capolavori che toccano il cuore ma trasmettano un messaggio d'impeccabilità. Gli arazzi, tessuti nelle Fiandre tra il 1484 e il 1500, furono commissionati da Jean Le Viste, presidente della Cour des aides di Lione, passarono per eredità alla famiglia Roberet, ai La Roche-Aymon e poi ai Rilhac che nel corso del XVIII secolo li trasportarono nel loro castello di Boussac.

Nel 1883 il castello fu venduto alla municipalità e diventò sede della sottoprefettura dell'arrondissement. Nel 1841, molto danneggiati dalle condizioni in cui erano stati mal riposti e conservati, vennero notati dall'ispettore dei monumenti storici, e classificati come tali da Prosper Mérimée, scrittore, storico e archeologo francese, autore della Carmen poi musicata da Bizet. Nel 1882 la municipalità vendette gli arazzi a un collezionista parigino, M. Du Sommerard, che li collocò all Hôtel de Cluny a Parigi, che, dopo la donazione delle sue collezioni alla città, ospita il Museo nazionale del Medioevo.

Articoli correlati (da tag)