Stampa questa pagina
Martedì, 18 Ottobre 2022 16:42

Acqua e radici nella terra.

Scritto da Sarah Jane

di Sarah Jane

FORSE QUALCUNO PENSA CHE SONO COME UN ALBERO CHE FICCA LE SUE RADICI NELLA TERRA, che si sazia di tutta la linfa del terreno ed a volte lo rende arido senza più sostentamento.


No. Io sono come l’acqua che scorre, attraversa i boschi, va a nutrire e porta ristoro e si rigenera ad ogni percorso nuovo, disseta animali, alimenta piante, fiori e scava solchi nella roccia, dove non affonda cambia percorso, per buttarsi nel grande mare per avvolgersi a più non posso.


Qualsiasi abbraccio che non sparge gocce di saliva, di sudore e di pianto non può essere forte, non può esistere e porta solo scompiglio e la mia vena creativa si smista in tanti solchi, in tante venature, come quelle che vorrei seguire con le mani sul tuo corpo per sentire dove più si affossa e va a finire il coraggio e la forza.
Sono acqua che scorga limpida e pura come una sorgente di montagna dove ad abbeverarti non rischi nulla, oppure una fontana di acqua zampillante che sfavilla e fa tante coreografie, a volte ruvida come quella del fossato dove a metterci le mani hai paura, ma spesso sono acqua di mare.


Profonda e scura da lontano ma quando ti avvicini mi trovi quasi del colore della seta, di un blu oltremare, ricco e prezioso in ogni sfumatura e ti puoi soffermare a guardare se qualche volta mi infrango nelle rocce, ma quando mi aspetti sulla riva sono quasi di velluto e puoi ispirarti davanti a questo spettacolo e rigenerarti per costruirci sopra tante avventure.
Le mie radici sono fragili come un velo che ondeggia in mille versi, sono calde come un fuoco che sfavilla e riscalda con tante scintille. A volte brucia e lascia segni che si imprimono sul mio corpo come un tatuaggio, che racconta chi sono e cosa vorrei lasciare e mi consolo da ogni pianto, fin quando serberò la memoria dei miei cari che mi guideranno verso la mia sorte.


Io sono come l’acqua che disseta quando la tua bocca è arida, che nutre i tuoi pensieri e te li condisce con spezie e oli profumati, ti avvolge come un caldo mantello oppure come un sudario e va via quando ogni goccia diventa lacrima che non trova luogo per posarsi solo dove trova un bacio, un luogo dove costruire la tana e renderla accogliente e sana.


Potrei essere un albero pieno di frutti succosi, fiori e colori che cambiano tono al cambio delle stagioni, sempre rigoglioso, sempre pieno di doni, pronta a vedere l’alba e quando il sole mi offrirà l’ultimo tramonto, aspetterò che lo scenario cambi. Per esplorare ciò che di nuovo accade, con la voglia ancora di immergermi dove c’è chi di ogni gesto ne fa meraviglia.

Articoli correlati (da tag)