Stampa questa pagina
Giovedì, 13 Maggio 2021 17:37

“GeoBorghi della Media Valle dell’Aniene”.

Scritto da nefer

 incastellamenti sorti già nell’anno 1000 con la fortificazione dei villaggi

“Nasce “GeoBorghi della Media Valle dell’Aniene” un “cammino virtuoso” nella Valle dell’Aniene che rende concreti i principi del geoturismo, spogliandoli dall’approccio esclusivamente destinato agli addetti ai lavori. Si tratta del primo, concreto, progetto identitario.

Il primo territorio nel quale si è intrapreso tale “cammino virtuoso” è quello della Media Valle del Fiume Aniene da sempre crocevia di cultura e tradizione millenarie. La Media valle del Fiume Aniene si posiziona in un ambito geografico che unisce territori con origini geologiche ben distinte. Origini queste che hanno condizionato lo sviluppo delle comunità locali e degli insediamenti urbani. Un territorio che da sempre ha avuto il ruolo di cerniera tra l’alta valle del Fiume Aniene e l’entroterra abruzzese, in diretta interconnessione con l’Urbe. Un territorio ricco di acque sorgive, termalismo di bassa temperatura, colture autoctone, importanti incastellamenti sorti già nell’anno 1000 con la fortificazione dei villaggi, fenomeni carsici di rilevante importanza, presenza di siti di estrazione mineraria e numerosi insediamenti a vocazione religiosa”.

Lo ha annunciato Marco Vinci, geologo già promotore delle iniziative targate Geoviaggiando, da sempre impegnato nel settore della valorizzazione del territorio con esperienze maturate in Italia e all’estero anche in ambito di promozione geoturistica.

“Il nostro Paese ha oggi l’occasione di offrire le sue eccellenze alle nuove forme di richiesta turistica, figlie della pandemia che ha ridisegnato completamente le esigenze. Oggi la standardizzazione e le grandi mete cedono il passo alle scelte di prossimità che sostengono il turismo delle radici, quello slow, le destinazioni umane, il turismo outdoor, quello religioso e quello culturale, il turismo rurale ed enogastronomico, i cammini, la residenzialità affettiva (ovvero il sentimento di appartenenza ai luoghi); un turismo culturale e ambientale destagionalizzato."

Ma passo, passo si potrà arrivare ad una Rete Nazionale dei GeoBorghi d’Italia! “Ci stiamo organizzando con gli animatori locali della SIGEA per esportare l’esperienza che si sta maturando nei Geoborghi della Media Valle del Fiume Aniene in altre regioni italiane quali il Piemonte, la Sardegna, l’Abruzzo, la Sicilia, la Calabria, il Molise, le Marche, la Basilicata" ha dichiarato Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA).

Il Geoturismo è una forma di turismo che accentua il carattere geografico del luogo visitato.

“Si tratta di un territorio che possiede un significativo patrimonio geologico da tutelare e valorizzare attraverso una strategia di sviluppo sostenibile. Il Geoturismo viene definito dalla National Geografic Society come una forma di turismo che “sostiene o accentua il carattere geografico del luogo visitato, il suo ambiente, il suo patrimonio, la sua estetica, la sua cultura e il benessere dei suoi abitanti”. Geoturismo significa viaggiare per scoprire le meraviglie geologiche nel luogo in cui si trovano - ha concluso Eugenio Di Loreto, Presidente della Sigea Lazio - e la particolare combinazione che si crea tra risorse naturali e umane che rendono il luogo unico e irripetibile. Il Geoturismo costituisce uno degli strumenti di conoscenza e di valorizzazione del territorio con le più alte potenzialità di sviluppo, in armonia con i principi ormai inderogabili della sostenibilità ambientale. Attraverso una mirata valorizzazione, l’area diviene polo di riferimento turistico caratterizzato da quei temi che associano all’interesse prettamente scientifico-divulgativo anche quello emotivo-semiologico legato alle sole caratteristiche paesistico-ambientali”.

Ultima modifica il Giovedì, 13 Maggio 2021 17:47

Articoli correlati (da tag)