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Mercoledì, 25 Novembre 2020 18:39

Leopoldo Fregoli il più grande trasformista della storia del teatro

Scritto da Angela Curatolo

Romano, attore, regista, sceneggiatore, aveva la capacità di trasformarsi velocemente: diventava una donna, un bambino, un militare, un anziano, tutto nel volgere di pochi istanti.

Leopoldo Fregoli, il più grande trasformista del mondo. Grandioso Fregoli, una maestria che gli valse il nome di Camaleonte. Gigi Proietti lo interpretò in modo eccelso in uno sceneggiato. Oggi solo l'attore Arturo Braghetti ha scelto di portare avanti questo difficile tipo di spettacolo, entusiasmante e coinvolgente.

Figlio un maggiordomo, orfano di madre a soli 5 anni, svolse molti lavori, addentrandosi a poco a poco nel jet set delle compagnie teatrali.

Volontario in Eritrea, a Massaua organizzò spettacoli di magia, illusionismo, macchiette. Poi tornato in Italia cominciò, grazie all'aiuto di un impresario romano ad esibirsi nei cafè chantal a Roma, a Piazza Esedra, il suo trampolino di lancio. La sua compagnia girò tutto il mondo. Conobbe i fratelli Lumiere e fu rapito dalla passione per il cinematografo, che ribattezzò fregoligraph, fu uno dei primi a usarlo nei suoi spettacoli per immortale le riprese. Tutti volevano conoscere Fregoli, la Duse che raramente seguiva altri spettacoli a teatro, il Papa Pio X.

Dopo un crollò finanziario che lo portò sul lastrico dovuto alla scelta di cambiare impresario, Giuseppe Paradossi, per affidare tutto al suo amico Virgilio Crescenzi che scappò con una somma all'epoca molto alta, 500mila lire, dovette ricominciare una lunga tournèe per risollevarsi economicamente e vendere alcune proprietà, arrivò sino a Cuba.

Nel 1925 vendete tutto il materiale scenico e si ritirò dalle scene e lavorò al suo libro Fregoli raccontato da Fregoli. Morì nel 1936. Riposa a Roma al Verano. Sulla sua tomba c'è un epitaffio:

"Qui Fregoli compì la sua ultima trasformazione."

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