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Martedì, 20 Dicembre 2022 14:19

Le origini del Natale tra le popolazioni celtiche: la festa di Yule.

Scritto da Manuela Prosperi

di Manuela Prosperi

Per i Celti, Yule è sempre stata la festa che noi attribuiamo al Natale.



Yule è uno degli otto Sabbah della Ruota Celtica pagana(oggi Wicca Neopagana) e fa parte dei quattro sabbah minori.

Cade nel giorno del 21 dicembre e dura 12 giorni.

Il termine Yule, che si pronuncia esattamente come si legge, deriva dal l'antico norvegese "Jul" e sta per "Ruota", perché indica il punto più basso della ruota celtica. Infatti si tratta, a livello solare, della festa del solstizio d'inverno, ovvero il momento in cui la terra è più buia e i giorni più brevi.

Il mito vuole che Madre Terra, in questa notte, sposi l'antico Sole per generare il Sole Bambino.

Questa festa di nuova Luce generata illumina il mondo da oltre 3000 anni.

E proprio in questi simboli di luce sono nate anche delle divinità.

La divinità Celtico Druidica antica della luce era Antu Artuan. In quella occasione di notte, le donne aspettavano i loro uomini fuori dalle case con delle candele  e i loro uomini portavano i fuochi per illuminare le case con la luce simbolica del Sole Bambino Nascente.

Stesso simbolo di luce erano i falò accesi e il ciocco nel camino, che veniva bruciato con un carbone acceso dall'anno precedente e soffocato nel suo calore tutta la notte.

Il giorno dopo le ceneri venivano sparse o sotterrate.

Una curiosità :in Abruzzo, la tradizione del "Tecchio di Natale" è ancora viva e dopo averlo bruciato tutta la notte, le sue ceneri vengono sotterrate o gettate in mare, secondo testimonianze.

Per dato di fatto, Yule, era anche una festa di fertilità, quindi i suoi simboli erano l'albero di abete o betulla(comunque sempreverde) e il vischio.

L'albero di Yule veniva addobbato con frutta secca e candele e ai suoi piedi i Celti deponevano ciotole di pane e birra, per 12 giorni veniva rallegrato con canti e balli e infine veniva bruciato

Curiosità : nel 1800 Margherita di Savoia volle un albero di Yule al Quirinale alimentando così la tradizione in Italia dell'albero di Natale come la conosciamo oggi.

Il vischio invece era una pianta sacra ed era simbolo di luce e fertilità. Veniva raccolto dai sacerdoti Druidi, vestiti con candide vesti, con un falcetto d'oro e deposto in un catino d'oro o d' argento con dell'acqua.

Quell'acqua era sacra ed era panacea per tutti i mali.

Baciarsi sotto il vischio portava fortuna, fecondità e salute.

Il vischio è la pianta simbolo di Yule per eccellenza,perché si credeva nascesse dal cielo insieme alle folgori.



In questo periodo i Celti si cibavano sopratutto di cibi come noci e dolci con mele e pere.

Bevevano sidro,wassil,tè di ibisco e di zenzero.

Per loro Yule era un simbolo di grande rinascita e lo è per tutti noi, ancora, la festa del Natale, in tutto il mondo.

E adesso anche io mi sporgo verso la bellezza del Natale Sole Nascente, con un'intima preghiera:una Creatura Errante della mia mente.

Kyrie (34esima Creatura Errante)


Dio



se mi guardi



sporgendoti dal Cosmo infinito



con occhi tappeto cielo nero



Fatti sedurre



Da questa mente gentile



che tu hai creato



Lucilla vittoriosa



Portento di gloria



Infinita lacrima imprudente



dei tuoi occhi



mare immenso



Porta la tua mano di rami



sul mio seno affannato



maturo di vinaccia e di girasoli



innamorati volti al tuo sacro



Sole intento



Tu Dio



Così bello



Potenza di eserciti e di scudi spartani



con cui io mente contorta



Non semplice



Combatto forte



e coturni ai piedi



le preghiere e i salmi



Porto in scena drammatica



questa Terra



ormai ridicola Terra



Dio tu



vieni incontro ora



a questa tua



Figlia accecata



D'amore



di degno passo



che ti attende



Mani tese affamate



Fatti sedurre



dalle labbra secche



di questo grido



dalla gola larga di queste



Poetiche sciocchezze



Dal cuore gonfio di tenerezza



Di questa



Vergognosa e



Inutile e



Vanesia e



Piccola



Preghiera



Manuela Prosperi Autrice

Tutti i diritti riservati

Ultima modifica il Martedì, 20 Dicembre 2022 16:36

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