In quest’opera grafica l’artista compie lo stesso percorso intellettuale che Manzoni rappresentò nei suoi versi: dalla realtà terrena intrisa di egoismi e di passioni alla sfera spirituale che eleva l’essere umano verso ciò che lo trascende e nel contempo ne valorizza l’esistenza.
Manzoni, con la sua maestria poetica, riesce a trasmettere la solennità e la gioia di questo momento attraverso versi potenti e parole evocative. L'angelo davanti al sepolcro vuoto è un’immagine che ci invita alla riflessione e alla contemplazione della fede e della speranza. Ed è nell’angelo che Guadagnuolo si è voluto ispirare al volto di Eleonora Giorgi, nel 1985, nel creare la sua Cartella di acqueforti.
Eleonora Giorgia è davvero un angelo del cinema italiano! È conosciuta per il suo talento straordinario e la sua capacità di portare emozioni autentiche sul grande schermo. Ha recitato in numerosi film acclamati dalla critica e ha conquistato il cuore di molti spettatori con le sue interpretazioni memorabili.
Dice Guadagnuolo: “L’immagine poetica che ho voluto immaginare di Eleonora Giorgi come un angelo della risurrezione degli “Inni Sacri” di Alessandro Manzoni, diviene una combinazione affascinante di arte cinematografica e letteratura sacra. Eleonora Giorgi, con la sua eleganza e presenza scenica, potrebbe certamente incarnare una figura così sublime e ispiratrice. La visione suggestiva di immaginare un angelo davanti al sepolcro vuoto nella "Risurrezione" degli Inni Sacri di Manzoni, evoca una scena di grande intensità e spiritualità. La figura dell’angelo, simbolo di purezza e messaggero divino, davanti al sepolcro vuoto rappresenta la vittoria della vita sulla morte e l'annuncio della risurrezione di Cristo”.
Gli "Inni Sacri" di Alessandro Manzoni sono una raccolta di poesie religiose scritte tra il 1812 e il 1822. "La Risurrezione" è uno degli inni più noti della raccolta. In questo inno, Manzoni celebra la risurrezione di Cristo, un evento centrale nella fede cristiana, con un linguaggio poetico e solenne. Manzoni utilizza versi intensi e simbolici per esprimere la gioia e la speranza che derivano dalla risurrezione. L'inno riflette la profonda spiritualità e la fede del poeta, oltre a mostrare la sua abilità nel creare versi che toccano il cuore dei lettori, soprattutto in un periodo di riflessione, speranza e rinascita come la Pasqua del Giubileo 2025 che è alle porte.