Lunedì, 22 Aprile 2024 15:28

72. Edizione del Trento Film Festival, ecco gli abruzzesi in gara.

Scritto da dfddd

L’Abruzzo, quest’anno, sarà fra le regioni protagoniste - “Terra Nova – Il paese delle ombre lunghe” di Lorenzo Pallotta e “Monte Corno – Pareva che io fussi in aria” di Luca Cococcetta a rappresentare l’Abruzzo durante la 72. Edizione del Trento Film Festival

Il viaggio di una rompighiaccio italiana nell’estremo Sud del pianeta e la prima ascensione del Gran Sasso sono i temi attorno ai quali ruotano i film girati da due giovani registi abruzzesi, il primo presentato in Concorso e il secondo nella sezione Alp&Ism Il 72. Trento Film Festival, rassegna cinematografica con lo sguardo rivolto alle montagne, ai film loro dedicati e alle culture che ne abitano gli spazi, tornerà ad animare il capoluogo trentino dal 26 aprile al 5 maggio.

Il primo, presentato in concorso, narra la vicenda della rompighiaccio italiana Laura Bassi, che lo scorso anno decise di seguire la stessa rotta compiuta da un’altra nave nel 1988 per raggiungere il punto più a Sud del pianeta, in Antartide. Un racconto che naviga attraverso le comunicazioni radio della nave stessa, sortendo nello spettatore l’effetto di una navicella spaziale. Ma anche un film dove l’essere umano viene riportato ad uno stato primordiale, fatto di scoperte, resistenze e paure, attraverso la narrazione di un’esperienza profondamente emozionante in un luogo remoto, pericoloso e ancora poco esplorato. L’intenzione di “Terra Nova – Il paese delle ombre lunghe” è dunque quella di coinvolgere lo spettatore nel concetto di “tensione evolutiva” intrinseca al viaggio e al percorso. Al centro di questa impresa epica, infatti, il tema cardine resta l'impossibilità di riuscire a dominare la natura, con momenti in cui l'equipaggio perde totalmente segnale, controllo e punti di riferimento.

Senza punti di riferimento lo era anche Francesco De Marchi, studioso e avventuriero che nel lontano agosto 1573, all’allora veneranda età di 69 anni, decise di partire alla conquista della vetta impervia e rocciosa del Corno Grande, sul Gran Sasso, realizzando un’impresa epica per il suo tempo: raggiungere una cima spinto soltanto dalla curiosità di salirla, ritenendo si trattasse della montagna più alta d’Italia. Prodotto con il sostegno del Club Alpino Italiano e della Regione Abruzzo, oltre che del Comune dell'Aquila e del Gran Sasso Science Institute, “Monte Corno – Pareva che io fussi in aria” di Luca Cococcetta intreccia la fiction ad un vero e proprio racconto documentaristico di quella storica ascesa, coinvolgendo esperti e conoscitori del territorio, fra cui lo scrittore Stefano Ardito, lo storico Roberto Mantovani e il geologo Mario Tozzi, intervistati in merito agli stessi temi da trattati all’epoca da De Marchi. Fra questi, la salita e le sue difficoltà, la misurazione della cima, la geografia dei luoghi, lo stato del Ghiacciaio del Calderone e i commerci di lana e pelli che avvenivano tra L'Aquila e Teramo, ai due versanti opposti della montagna. Ad interpretare Francesco De Marchi nel film – che vanta anche la partecipazione dell’alpinista valdostano Hervé Barmasse, presente al Festival – è l’attore Massimo Poggio, già Achille Compagnoni nella fiction “K2 la montagna degli italiani” di Robert Dornhelm (2013).

Quelle proposte dai due registi abruzzesi al Festival sono dunque storie “che continuano”, guardando alle avventure pionieristiche del passato con l’intento di evidenziarne lo stretto dialogo che le lega al nostro presente e al nostro futuro. Dall’Antartide al Gran Sasso. La proiezione di “Terra Nova – Il paese delle ombre lunghe” (Lorenzo Pallotta, Italia, 2023) è prevista lunedì 29 aprile alle 19.15, con replica il 1° maggio alle 14.45. “Monte Corno – Pareva che io fussi in aria” (Luca Cococcetta, Italia, 2024) sarà invece proiettato mercoledì 1° maggio alle 19, con replica il 4 maggio alle 15. In entrambi i casi le proiezioni si svolgono presso il cinema Modena di Trento.