Giovedì, 19 Settembre 2024 15:50

Scozia, un bambino si identifica come lupo. Il consiglio istituzionale lo lascia esprimersi. Siamo davanti a una nuova era? In evidenza

Scritto da Angela Curatolo

Viene indicata come "disforia di specie", una condizione in cui gli individui sentono di appartenere alla specie sbagliata. Esiste dagli '80 la subcultura dei Furries.

Il concetto di disforia di specie esiste da secoli. Accade, a differenza delle disforia di genere, quando ci si sente intrappolati in una specie percepita come sbagliata. È stato persino preso in giro nel cartone animato satirico South Park quando un personaggio si è sottoposto a un intervento di chirurgia plastica per assomigliare a un delfino.

Eppure questa, per quanto incredibile, è realtà. La Scots school, il consiglio che gestisce la didattica scozzese ha votato per concedere il permesso a uno studente delle medie di identificarsi come lupo, in quello che si ritiene sia il primo caso di "disforia di specie" in Scozia e chissà forse in Europa. Si legge su Daily records, tabloid scozzese.

La decisione ha scatenato un acceso dibattito tra gli insegnanti esprimendosi a sostegno dell'identità unica degli studenti. La documentazione ufficiale riconosce la scelta del bambino, con il sostegno del consiglio. Questo caso non è isolato, un numero crescente di bambini sceglie di impersonare animali, scelgono di essere volpi, draghi, uccelli, serpenti, squali e dinosauri. Sono sorti casi anche di bambini che si identificano con i gatti. La "disforia di specie" è caratterizzata come una condizione in cui gli individui sentono di appartenere alla specie sbagliata.

Il neuropsicologo clinico di Dunbartonshire, Dr. Tommy MacKay, afferma che "non esiste una condizione del genere" e commenta: "Non sorprende che stiamo assistendo a questo in un'epoca in cui molte persone vogliono identificarsi come qualcosa di diverso da ciò che sono. Ora abbiamo un consiglio che sembra accettare alla lettera che un bambino si identifichi come un lupo, piuttosto che sentirsi dire di uscirne, che sarebbe l'approccio di buon senso", come riporta lo Scottish Daily Express .

I dirigenti spiegano che seguono le linee guida del GIRFEC, Getting It Right for Every Child - Scottish Government guidance, e la Wellbeing Wheel per "supportare gli alunni indipendentemente dalle barriere all'apprendimento o dalle sfide che devono affrontare". Questo strumento sottolinea l'importanza di consentire ai bambini di far sentire la propria voce.

La deputata conservatrice scozzese Meghan Gallacher è intervenuta, esortando: "I ministri dello SNP dovrebbero garantire che gli insegnanti si sentano sicuri di poter adottare un approccio basato sul buon senso quando si verificano queste situazioni".

Tuttavia, il governo scozzese si è astenuto dal commentare la questione.

Il mondo dei furries.

Siamo di fronte a una subcultura difficile da ignorare. Questa condizione viene espressa dagli anni '80 con i Furries, persone che si travestono dai loro animali preferiti, usando dei costumi pelosi, fursuit. Dietro alla scelta della propria fursona, ovvero del proprio alter ego, esiste un processo molto più complesso.

Oggi si dice che i "furries" organizzino incontri tramite TikTok. Si definiscono "therians", ovvero esseri umani che si identificano come animali, e gli alunni hanno persino condiviso consigli sul "coming out" con i genitori. Molti scelgono di indossare maschere di animali per esprimere se stessi. I "politeri" si identificano con specie multiple, mentre i "paleoteri" affermano di avere la personalità di una creatura estinta come un dinosauro.

Ci son molti ricercatori, sociologi e neuropsichiatri, che cercano di esplorare questa subcultura e le implicazioni nella società. L'International Anthropomorphic Research Project (IARP), un team di scienziati sociali, ha raccolto dati sul fandom furry: età, religione, disturbi dello spettro autistico e altro. E' da approfondire come argomento per saperne di più.

 

Ultima modifica il Giovedì, 19 Settembre 2024 16:31