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SPAZIO LIBRI

a cura di Alleva Irma

Il legame di esistenza - se abbiamo cinque cose in comune ci incontreremo di Giorgio Olori

Ben ritrovati!In questo nuovo appuntamento con Spazio Libri e nuove pagine da sfogliare, vorrei farvi conoscere un autore emergente marchigiano, Giorgio Olori e il suo romanzo d'esordio Il Legame di esistenza - Se abbiamo cinque cose in comune ci incontreremo(Gruppo Albatros) pubblicato lo scorso ottobre.

Trama

Non tutte le anime riescono a percepire cosa ci sia al di là dell'orizzonte. Non tutti riescono ad entrare in certe dimensioni, perché l'accesso è consentito solamente a coloro che vivono di istanti, di sensazioni, di vibrazioni. Così Manuela e Marco, i giovani protagonisti di Il legame di esistenza - Se abbiamo cinque cose in comune ci incontreremo di Giorgio Olori, nuotano in quelle percezioni e inconsapevolmente ne vengono guidati. Ignari dell'effettivo legame che li unisce, in un primo momento si muovono all'interno del testo in modo guardingo, alla scoperta di loro stessi, ma senza valicare il confine sottile che si cela tra loro. Le loro storie si intrecciano alle loro esistenze in modo indissolubile, perché le loro essenze sono straordinarie, il loro amore è la sintesi del loro essere più profondo. Attraverso l'amore, Alice ed Erika rimetteranno in ordine tutti quei tasselli che si erano scompigliati a causa della distrazione del Fato. Il nostro Autore, Giorgio Olori, ha affrescato le emozioni umane, scendendo nel profondo dell'essere maschile e femminile, traendo da essi il senso assoluto dei legami di esistenza, ovvero i legami che esistono al di là delle situazioni che si vengono a creare.

Per me che sono attratta naturalmente dalle storie concrete e pregne di vita, nella lettura de Il legame di esistenza mi sono sentita a mio agio, coinvolta. Una volta terminato, mi sono chiesta se ci fosse un fondo di verità oppure se tutto era fluito sotto l'impulso dell'inventiva. E non sono rimasta con il dubbio perchè ho avuto modo di confrontarmi direttamente con l'autore scoprendo che poi la verità si trovava nel mezzo. Gliel'ho chiesto perchè è stato così bravo a dare ai protagonisti una forma specifica, a tratteggiarli con pennellate decise, che non è stato difficile affezionarsi alle loro vicende. Una delle peculiarità della sua scrittura riguarda proprio il dettaglio, Giorgio infatti descrive le scene nelle quali i personaggi si muovono o le loro azioni con tale dovizia di particolari che sembra di averle davanti mentre si legge. Accompagna il lettore passo passo nelle vite di Marco e Manuela, ci permette di vivere i loro sentimenti e le loro emozioni come fossero nostre e nel momentaneo distacco dalla lettura si rimane con la curiosità di sapere come proseguiranno i loro percorsi e se in qualche modo si intrecceranno anche solo per un momento. All'interno della narrazione ho riscontrato la frequenza di parole che a me piacciono molto: Legame, Incontro, Destino. Parole strettamente correlate l'una all'altra e che racchiudono inoltre, il senso profondo del romanzo stesso. Gli incontri sono parte intregrante della vita di tutti noi, così come dei protagonisti del libro, e anche quando sembrano puramente casuali in verità ci stanno portando, a nostra insaputa, verso un'unica e inevitabile direzione.

Questa considerazione mi ha portato alla mente una leggenda di origine cinese ma ampiamente diffusa in Giappone ( la leggenda del filo rosso invisibile ) secondo la quale ogni persona porti, sin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra, che lo lega all’anima gemella. E' simbolo di amore profondo non legato in maniera esclusiva a quello di coppia ma alle sue molteplici espressioni. Le due persone così unite grazie a questo filo, sono destinate ad incontrarsi nonostante le difficoltà e le circostanze che le separeranno o il tempo che dovrà passare. Il filo rosso è abbastanza lungo e resistente per condurre al congiungimento delle due anime. In buona sostanza solo il tempo mostrerà l’autentico volto del destino e la mente con ogni sua congettura e progetto non potrà fare altro che arrendersi e disarmarsi.

A parte questa digressione dal sapore orientale, concludo dicendo che Il legame di esistenza tocca vari temi : l'amore con le sue andate e i ritorni, l'amicizia, la complessità dei sentimenti ma pure il bene e il rispetto verso se stessi. Gli spunti di riflessione pertanto risulteranno molteplici, e un libro dovrebbe essere anche questo, un momento di evasione, uno spazio per entrare nelle faccende di qualcun'altro dimenticandosi le proprie, un momento di sana empatia, ma pure un confronto con noi stessi, per conoscerci, per perderci e poi ritrovarci e per dire : "ecco anch'io ho provato la stessa cosa."

Perché leggerlo? Perchè se bastano cinque cose in comune per incontrarsi, basteranno anche per apprezzare e rispecchiarsi nelle esistenze dei protagonisti di questo interessante romanzo.

L'autore

Giorgio Olori è nato ad Ascoli Piceno (1977) ed è laureato in Ingegneria Civile, nel settore strutture e infrastrutture viarie e trasporti. Ama leggere, scrivere, disegnare e dipingere. Realizza da sempre scenografie teatrali, ed è docente del corso di Scenografia e Scenotecnica presso la Fly Communications S.r.l. di Ascoli Piceno, di cui è socio e cofondatore. Dopo la laurea segue un master internazionale presso lo Ied di Torino, collaborando al progetto di realizzazione di un prototipo ibrido di veicolo terrestre presentato al salone dell’auto di Ginevra del 2006. Dal 2008 lavora nella società di Ingegneria Tecno Art S.r.l. di Ascoli Piceno. Nel 2015 vince il premio “Mimmo Cagnucci” nella sessione prosa con la commedia musicale dialettale Lì ’nnummera a lu cundrarie. Nel 2019 pubblica Pensieri come foglie al vento, una raccolta di poesie e racconti edita dalla Aletti Editore, con prefazione di Francesco Gazzè e presentazione di Emilio Di Vito.


Titolo: Il legame di esistenza - se abbiamo cinque cose in comune ci incontreremo.

Autore: Giorgio Olori

Editore: Gruppo Albatros

Pagine: 165

Genere: Narrativa/fiction

Pubblicato in Libri
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