Domani (mercoledì 1 ottobre) al Conservatorio di Cagliari, terza giornata per il festival Spaziomusica con il duo Bertolini e il progetto "Brulla" di Francesco Giomi e Michela Atzeni
Entra nel vivo al Conservatorio di Cagliari la quarantaquattresima edizione di Spaziomusica, il festival dedicato alla musica contemporanea e alle sue immediate derivazioni, che domani (mercoledì 1 ottobre) vivrà un doppio appuntamento capace di indagare sul rapporto tra strumenti a fiato, voce ed elettronica, trasformando i concerti in un luogo di sperimentazione, memoria e riflessione civile.
Il pomeriggio prenderà avvio alle 17.30 al Conservatorio di Cagliari con l’incontro tra i clarinetti dei fratelli Nicola e Raffaele Bertolini, musicisti e compositori capaci di piegare lo strumento verso possibilità timbriche e drammaturgiche inedite. Il loro programma, interamente originale, accoglierà le prime assolute di Alessandro Milia e Carlo Benzi, che costruiscono paesaggi sonori tra forme modulari e contrasti di luce e ombra, e riporterà in scena Felix Regula di Roberto Doati, un’opera che intreccia la tradizione medievale di Johannes Ciconia con i linguaggi dell’elettronica contemporanea. In questo dialogo serrato, i clarinetti diventano laboratorio di relazioni, sospesi tra respiro umano e artificio tecnologico, tra memoria e invenzione.
Alle 18.30 il testimone passerà a Tempo Reale con Brulla, azione sonora ideata da Francesco Giomi per voce e live electronics. A interpretarla sarà l’attrice e performer Michela Atzeni, che darà corpo e intensità ai testi di Fiorenzo Caterini e Grazia Deledda. Qui il suono si fa documentario e racconto ecologico: dal mito di un’isola rigogliosa alla realtà di una terra impoverita dai tagli sistematici, la deforestazione diventa materia poetica e civile. La voce, intrecciata ai paesaggi elettronici di Giomi, conduce lo spettatore in un viaggio che è al tempo stesso storico e contemporaneo, riflessione sulla memoria e invito urgente alla responsabilità collettiva verso l’ambiente.
Giovedì 2 ottobre – Petrichor / Kadosséne: tra pioggia e respiro, due concerti che uniscono tradizione e contemporaneità.
Il cammino del festival proseguirà giovedì 2 ottobre, sempre al Conservatorio di Cagliari, con un nuovo intreccio tra elettronica, pianoforte e tradizione strumentale. Alle 17.30 sarà protagonista Petrichor, progetto nato dall’incontro tra il pianista Simone Cimino e il compositore Nicola Monopoli, che accosta musiche di William Baines, Simona Dichio, Stefania Doronzo e dello stesso Monopoli a un lavoro visivo e scenico dal forte impatto evocativo. Il titolo, che rimanda all’odore della pioggia sulla terra arida, diventa metafora di rinascita: le note si trasformano in gocce, il crepuscolo si fa suono, la malinconia diventa purezza rigenerata.
Alle 18.30 toccherà invece al Trio Kadosséne, con Pietro Nonnis al flauto, Pasquale Iriu al clarinetto e Sonia Vargiu al fagotto, guidare il pubblico tra la memoria popolare sarda e la raffinatezza della tradizione classica. Il progetto Tre legni tra classico e contemporaneo affianca i Tre spunti popolari della Sardegna di Gavino Medas, composti nel 1954 e intrisi di melodie identitarie, ai Trio op. 61 di François Devienne, compositore sette-ottocentesco che seppe fondere eleganza e vitalità. Due mondi che si specchiano l’uno nell’altro, ritrovando nei timbri di flauto, clarinetto e fagotto un respiro comune che attraversa epoche e linguaggi.
Spaziomusica è realizzato con il contributo del MiC (Direzione generale spettacolo dal vivo), Regione Autonoma della Sardegna, (Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e Assessorato del turismo, artigianato e commercio) e del Comune di Cagliari, (Assessorato alla Cultura, Pubblica Istruzione, Sport, Spettacolo e Politiche Giovanili) in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina di Cagliari e l’Associazione TiConZero.
Il costo del singolo biglietto è di 2 euro per il singolo concerto, acquistabile esclusivamente in loco (non sono previste prevendite né prenotazioni). È disponibile anche un abbonamento a 15 euro valido per tutti i concerti in programma, sia al Conservatorio sia al Ghetto. Per informazioni visitare il sito ufficiale spaziomusicaproject.com o contattare l’organizzazione all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’Associazione Spaziomusica nasce nel 1982 per volontà del compositore Franco Oppo, figura di riferimento della musica contemporanea internazionale, e da oltre quarant’anni rappresenta un presidio culturale riconosciuto nel panorama regionale e nazionale. La sua storia è testimoniata da numeri eloquenti: più di cinquecento concerti eseguiti, duecento complessi ospitati, circa trecento tra direttori e solisti di livello internazionale che hanno presentato oltre millecinquecento composizioni firmate da più di seicento autori del Novecento e contemporanei. Tra queste spiccano oltre trecento prime esecuzioni assolute e più di duecento prime italiane, a conferma della vocazione del festival a essere luogo privilegiato di scoperta e sperimentazione. Con le sue quarantaquattro edizioni, che hanno interessato non solo Cagliari ma anche numerosi centri dell’isola, Spaziomusica ha portato in Sardegna nomi prestigiosi della scena musicale nazionale e internazionale, consolidando la propria identità come laboratorio di ricerca sonora e di dialogo tra le arti. L’attività del festival, radicata nella scena sarda da oltre quattro decenni, continua a muoversi tra la musica scritta e l’improvvisazione, aprendosi al paesaggio sonoro contemporaneo e generando nuove visioni del nostro abitare il mondo. Questo approccio si concretizza in produzioni originali, laboratori, attività didattiche, convegni e seminari, senza trascurare le peculiarità della Sardegna: la lingua, il paesaggio naturale e i suoni della tradizione, esplorati e rielaborati in progetti specifici. La linea programmatica più recente punta a produrre lavori inediti capaci di attraversare l’avanguardia musicale nelle sue molteplici declinazioni: dalle dimensioni multimediali a quelle che intrecciano la musica con altri linguaggi espressivi, come il corpo in movimento, la gestualità, la perizia solista e il mondo delle immagini.