Mercoledì, 06 Ottobre 2021 08:43

Voci e profumi oltre l'uscio.

Scritto da Gianna Di Tomasso
Nella foto Di Tomasso e un particolare di un quadro di Gino Berardi Nella foto Di Tomasso e un particolare di un quadro di Gino Berardi

Una poesia su Dante.

Voci e profumi oltre l'uscio.

Questa notte è senza luna,
senza luna, senza stelle,
senza stelle e senza cielo,
senza ore dopo l'una.

Voglio vagar dietro l'uscio.

Gente, cosa fate lì?
In questa terra arida
che odora di zolfo,
di zolfo e di bruciato
dove regna eterna
la vita bacata e avida.

Gente, cosa fate lì?
Su' per queste rocce irte
non sentite dolor
coi piedi ignudi e
mani punte da rovi
sperando nelle cime sofferte.

Gente, cosa fate lì?
Siete in pochi in questa valle
con profumo di rose bianche,
bianche e senza spine,
creature di luci blu
cinte con drappi di stelle.

Un timido raggio di sole,
solo uno s'insinua nell'uscio
e illumina la mia piuma
scivolata dalla mano stanca,
stanca e tremole.