Lunedì, 11 Settembre 2023 15:08

L'invischio dell'amore

Scritto da Manuela Prosperi

di Manuela Prosperi

Si chiamarono. I loro corpi. Si chiamarono dapprima con le voci. Sì con le voci. Perché lui aveva una voce profonda, soffusa. Con la gola di un organo o di un oboe flautato lui chiamava la sua sirena e la guardava dritto negli occhi.

Quando lui la guardava, inarcava velocemente le sopracciglia come vele in poppa e le sua sirena si sentiva già sulla cresta dell'onda e le cantava il cuore.
È poi lui la toccò.
Ma non come si toccano due amanti qualsiasi.
Lui le sfioro'dapprima le ciglia lunghe e poi si fece baciare il collo possente... Lei piangeva perché era felice e il respiro era forte... Lei allora gli accarezzo'la schiena lì dove in due si divide come un libro la pelle e senti brividi e un sussurro... Il ventre morbido si stagliava tranquillo e maschio e nascondeva lo scrigno della virilità che lei andò a cercare affamata e tutta tremante.
Le mani di lui, intanto, plasmavano i seni e i fianchi di lei, mentre i baci chiedevano i baci prima alle labbra delle rosse bocche poi i baci generosi toccarono i sessi caldi.
Gli uomini cercano i rovi più spinosi nei quali invischiaschi e queste due Creature erano più che intrecciate nell'invischio dell'amore.
L'imbrunire avanzava e l'amore e lo spasimo e i sospiri erano forti.
Solo la notte li vide complice di appiccicosi finali e odori penetranti.
Rimasero a lungo, sconfitti, ma felici.
Guerrieri di fame sensuale.

"L'amore ha l'amore come solo argomento, il tumultuo del cielo ha sbagliato momento."
Cit Fabrizio De André

Manuela Prosperi Autrice
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