Mercoledì, 17 Marzo 2021 19:17

Pillole da prigioni concentriche un racconto di Ezio Riccardo Epifani

Scritto da Ezio Riccardo Epifani

Ezio Riccardo Epifani in un altro breve racconto intenso che ha il sapore della primavera.

Autore di Cuore a chilometro zero, Epifani ha partecipato e vinto molti concorsi letterari con i suoi racconti.

 

Ah, no no davvero, signor Schiller.
Mi manca davvero il suo sguardo come è vero che sento il bisogno di strappare i fogli dal calendario.
È strano, lo sa?
Queste cose non dovrebbero coincidere. Il tempo non dovrebbe passare in fretta, lo dico per i miei capelli grigi oramai.
Ma è questione vita.
No, signor Schiller, non intendo quella a colori per legge e decreti.
Intendo quella per gioie, paure e disinganni, senza perimetri e coi silenzi a squarciagola ... mi ricordo quando rimanemmo ad aspettare le stelle seduti davanti a quella chiesa. Diceva che il sole ama il barocco, che bisognava anche apprezzare le ombre del rosso tramonto sul viso dei santi e le ali di pietra...
Intendo la vita dove ci si gioca la faccia, ci si sporcano le mani, si raccolgono le rose e magari quella dove e quando poter aprire una lettera arrivata per posta.
Magari con sopra il suo indirizzo.
Riconoscerei la sua calligrafia tra mille, che invece sul contrario, vincerei facile le scommesse con chiunque, anche con Lei forse, che la pagano per indagare sui mittenti. Almeno credo.
È che la gente non scrive più lettere, non spedisce cartoline, non si riconosce dagli scritti. Del resto siamo ovunque, il tempo di un tasto e poi giù, subito, mille video e foto a svalutazione.
È, Le dicevo, che mi manca il suo sguardo e domani è già primavera e vorrei potermi chinare a spezzare la vita ai fiori, fuori.
 
Pillole da prigioni concentriche.
 
 Ezio Riccardo Epifani
Ultima modifica il Mercoledì, 17 Marzo 2021 19:32