Lunedì, 29 Marzo 2021 15:50

Ferentino/Roma Imperiale, tour di 26 siti archeologici

Scritto da redenz

Archeoclub finanzia restauro del teatro romano. Da cava a cavea: Ferentino un modello di ripartenza nella Roma Imperiale – Press Tour il 30 Maggio con partenza da Roma.

 

"A Ferentino, con la stampa entreremo in un vero laboratorio della rinascenza post covid, in grado di trasformare in realtà quanto stabilito dal Recovery plann per i Beni Culturali.  Un luogo periferico che ridiventa rinascenza. Il Teatro Romano, portato alla luce, grazie ad una grande opera di restauro, appena finanziata, vedrà il recupero di tutti gli elementi. Siamo dinanzi ad un modello innovativo su scala nazionale, una vera, reale città – laboratorio della rinascenza per l’Italia, a pochi chilometri da Roma.

La stampa, il 30 Maggio, entrerà in questa città - laboratorio dove ci sono ben 26 siti archeologici. Abbiamo scelto Ferentino come primo esempio di questa modalità che definirei prosopografica, cercare il volto delle realtà culturali indagare esattamente situazioni in cui in maniera manifesta ci rendiamo conto di possibilità eccezionali che sono ascrivibili a realtà ben precise in cui ogni pietra parla”. Lo ha affermato l’architetto Claudio Lo Monaco, Consigliere Nazionale di Archeclub d’Italia, Delegato ai Beni Ecclesiastici e Liturgici

 

“A Ferentino riemerge il bene culturale e addirittura il territorio si ripropone in nuova veste come centro propulsore di sviluppo. Mostreremo e avremo modo di raccontare come una cava è diventata e diventerà cavea – ha continuato Lo Monaco -  e si innesterà un processo che potremmo definire renovatio Urbis e quindi la rinascita di un centro e di una realtà. Ferentino è exemplum nell’ambito regionale e nazionale. A Ferentino abbiamo una città – laboratorio che partecipa alla rinascita del bene culturale. Ricostruiremo elementi che attualmente non sono più presenti, per rifunzionalizzare tutto il complesso archeologico. Non siamo per una situazione di ruderismo”.  

Ben 26 siti archeologici ed il grande restauro del Teatro Romano. La ripartenza post – Covid passa per la Roma Imperiale!!

 Il progetto di restauro del Teatro Romano di Ferentino è tra i 5 finanziati a livello nazionale.

“Dobbiamo apprezzare le nostre bellezze ed è fondamentale farle conoscere.  Stiamo condividendo un percorso di valorizzazione e riqualificazione del nostro patrimonio. Siamo riusciti a centrare un obiettivo importante: un finanziamento che ci darà la possibilità di arrivare alla fase esecutiva e riportare agli antichi splendori i siti di Ferentino come il Teatro Romano. Questo progetto è motivo di vanto – ha affermato Antonio Pompeo, sindaco di Ferentino e Presidente della Provincia di Frosinone - solo 5 progetti sono stati finanziati in tutta Italia e Ferentino c’è! Si tratta di un grande lavoro fatto con la Soprintendenza: rigenerare dal punto di vista urbanistico il quartiere più antico della nostra città.  Avremo l’opportunità di mettere in campo una sinergia culturale con lo straordinario associazionismo della nostra città, collaborativo, importante che permette di centrare gli obiettivi.

"Siamo dinanzi ad un progetto internazionale e ci siamo arrivati grazie all’associazionismo che quotidianamente ha aiutato a mantenere anche pulito il sito. Ferentino è un museo diffuso che non ha bisogno di tetti e coperture è un eco – museo intero, completo”.

Dunque un Museo diffuso, un eco – museo da vedere, filmare, amare! Un punto di ripartenza per l’Italia!

“A Ferentino sono concentrati oltre 26 siti archeologici e noi vogliamo mettere a disposizione un luogo, un monumento, la storia, pianificare informazioni adeguate attraverso canali nazionali e regionali. Per questo Archeocloub desidera raccontare chi siamo - ha affermato Antonio Ribezzo, Presidente di Archeoclub d’Italia sede di Ferentino - l’impegno per la salvaguardia della memoria storica, dei paesaggi, dell’arte, vuole anche narrare sia le tante conquiste ottenute che le difficoltà che ancora dobbiamo superare per educare le nuove generazioni, per riconoscere la bellezza, per costruire un futuro possibile, per coltivare la felicità, per migliorare l’economia. Archeoclub vuole dare voce alla conoscenza dei beni culturali presenti in ogni periferia italiana. Ferentino è un museo all’aperto, un eco – museo, un luogo della collettività che può essere anche portatore di lavoro quanto a promozione turistico – culturale. Il 30 Maggio Press Tour con partenza da Roma per la stampa nazionale ed estera. Un grande lavoro voluto dalla Presidenza Nazionale, guidata da Rosario Santanastasio. Illustreremo il progetto di restauro del Teatro Romano approvato dall’Ufficio tecnico”.

Nel laboratorio della rinascenza il Teatro Romano oggetto di restauro.  Ben 5 progetti nazionali finanziati e c’è Ferentino la città – laboratorio della rinascenza con il totale recupero del Teatro Romano e non solo!

“Il progetto ha come obiettivo il recupero dell’intera area, lo scavo e la messa in luce della rimanente parte del Teatro attualmente interrata ed il suo conseguente restauro; Le case gravitanti sull’area della “scena” verranno demolite nella zona compresa tra l’attuale area archeologica i resti della scena ed il vicolo Odeo, sino al vicolo cieco che si conclude con la grata che affaccia sul teatro. Gli edifici oggetto della demolizione sono attualmente in uno stato di precarietà dovuta alle infiltrazioni delle acque meteoriche – ha affermato l’architetto Paolo Culla -  e hanno i tetti sfondati nella quasi totalità, risalenti al dopoguerra, danneggiati dai bombardamenti e successivamente ricostruiti. Un edificio situato sul fondo del vicolo cieco sul lato sinistro e con il tetto sfondato verrà in parte demolito sul lato adiacente al teatro. L’edificio immediatamente posto ad ovest sarà lasciato integro relativamente alle murature perimetrali, mentre verranno demoliti i solai in latero cemento realizzati recentemente. Essi verranno sostituiti con struttura orizzontale in putrelle d’acciaio con rete calpestabile tipo Orsogril. In particolare al primo impalcato la demolizione del solaio permetterà la visione dell’arco dell’aditus. La copertura verrà realizzata in legno massiccio portante, travicelli in castagno e tavole. Uno strato di coibentazione e successiva impermeabilizzazione completeranno il pacchetto di copertura prima di apporre il manto di coppi e contro coppi in cotto. La parte terminale dell’aditus di sinistra accoglierà un ambiente lasciato senza copertura dove potranno essere visibili i resti sulle pareti perimetrali della muratura originaria del Teatro Romano.

L’intervento progettuale consisterà nel recupero dell’Ima cavea ben individuabile per i resti delle gradinate originarie e nelle parti mancanti si potranno ricostruire le gradinate in quanto il centro geometrico delle stesse è perfettamente individuabile. La scelta di una sistemazione naturalistica ha lo scopo di valorizzare l’inserimento ambientale del nuovo intervento, creare una barriera naturalistica e perfettamente drenante alla spinta del versante a monte, e soprattutto proteggere un breve tratto di mura poligonali. La disponibilità dei residui murari delle abitazioni abbandonate consentirà la messa in luce ed una nuova ambientazione del muro dell’aditus maximus della parte occidentale il cui corrispettivo è parte delle strutture messe in luce dai lavori di sterro eseguiti negli anni Ottanta. Il m u ro, in buona parte oggi visibile nella zona in f e rio r e delle pareti di confine esterno, ha la sua prosecuzione nell’antico arco presente in una parete trasversale di una delle cantine. L’ emersione ed il restauro di questi due elementi, parete ed arco, consentirà il recupero dell’ intera asse trasversale giacente sugli ingressi e la predisposizione di un percorso di accesso coerente con i modi d’uso dell ’antico teatro. E ’ probabile che la prosecuzione degli scavi possa consenti r e una maggio re messa in luce delle murature rimanenti della Scenae frons con l’ampliamento di parte della zona della Parascaenium e della PortaHospitalium orientale. Tutte queste murature, opportunamente restaurate e messe in ordine secondo i modelli d’intervento già qui praticati, saranno tuttavia indispensabili pe r l ’individuazione più completa dell’antico edificio ed il suo più corretto discernimento”.

Un grande lavoro, un vero laboratorio di idee e progetti. Il restauro c’è! Ma adesso anche la grande opportunità di entrare nel Virtual Reality Experience per visitare il Teatro Romano così come era a quei tempi.

“Sabato scorso abbiamo inaugurato il Virtual Reality Experience nel Teatro Romano e Mercato Romano – ha dichiarato Angelica Schietroma, Assessore ai Beni Culturali del Comune di Ferentino – e grazie agli apparati visivi con ricostruzioni virtuali in 3D, animazioni, video da drone, statue in 3D si potranno visualizzare e collocare tutti i rinvenimenti e le testimonianze Continueremo a collaborare in modo concreto allo sviluppo di questo ambizioso progetto che unirà digitalizzazione e Beni Culturali”.