Lunedì, 27 Settembre 2021 08:50

Cascata di San Giovanni sulla Maiella

Scritto da Luciano Pellegrini

La Cascata di San Giovanni (1080 m), è uno dei posti più attraenti del Parco Nazionale della Maiella.

L’anello parte ed arriva a Bocca di Valle, CH (647 m), nei pressi del ponte, dove c’è una fontana. Ci si incammina sulla carrareccia, segnaletica F2, (che poi diventa sentiero), seguendo la valle fluviale del torrente VESOLA. Il torrente che si forma poco a monte della Fonte Crocetta (1489 m), dà origine alla Cascata, con un salto di acqua di 35 metri. Il sentiero F2 procede per brevi, ma ripidi percorsi, all'interno di una bella faggeta. Mi fermo alla piccola sorgente “Cannellucce”, dove l’acqua dovrebbe zampillare da una parete di roccia. Ora è a secco. Attraverso il torrente, supero alcuni gradini rocciosi e scivolosi, perché si deve camminare sul tubo della captazione dell’acqua che è umido. Arrivo al bivio dove su un palo ci sono tre segnali, con le direzioni: “F2 che in cinque minuti arriva alla cascata San Giovanni – “F2 a sinistra” che in cinque minuti incrocia il sentiero F5. [Il sentiero F5 è una bretella comoda a mezzacosta, con una altezza costante (1100m), che collega il Sentiero F1, che da Bocca di Valle raggiunge il Rifugio Pomilio (1890 m)] e, “il sentiero F2” che sto percorrendo.

Ecco la CASCATA SAN GIOVANNI, sosta obbligata. Solite foto e, facendo un breve ma ripido e scivoloso pendio, ho proseguito per la Valle delle Monache (1117 m). lungo il sentiero, mi fermo per vedere ciò che resta dell'eremo di San Giovanni, (990 m), testimoniato dalla presenza di un breve tratto di muro semisepolto dalla vegetazione. A seguire, la VALLE DELLE MONACHE, “vàllë dë lë mònëchë”, (quasi certamente si riferisce alla proprietà di un convento, in qualche modo legata all'eremo di San Giovanni), e il rifugio LA BAITA DEGLI ALPINI (1064 m). Scendendo alla piànë dë lë mélë - Piana delle Mele”, (930 m). (Era una radura piana ed ora, dopo il rimboschimento con i pini, è molto boscosa. Certamente c’erano piante di Melo), si incontra una roccia appuntita a forma di DENTE DEL LUPO. Purtroppo questa piana, ora sembra un centro commerciale, un luna park, con tante persone, macchine e confusione. Il parco avventura attira questa folla, ma anche le aree attrezzate con tavoli da picnic. Proseguo la discesa, Sentiero F1, sino a raggiungere la carrareccia. L’escursione ha luogo nella Zona A del Parco, RISERVA INTEGRALE, dove è vietato l’accesso ai cani. Un escursionista con il cane, al quale avevo fatto presente questa regola, mi ha informato che i cani possono accedere e percorrere il territorio, perché ci sono gli usi civici, (esempio la raccolta della legna), per i residenti di alcuni comuni. Mi ha incuriosito la molta segnaletica per le mountain bike, con le raccomandazioni di RISPETTARE GLI ESCURSIONISTI.

Questo territorio è molto devoto a San Giovanni che viene ricordato con: la sorgente, la cascata, la chiesetta, (di cui resta qualche pietra) e il giglio. Si racconta che i fedeli si bagnavano con l’acqua di questa fonte che era considerata curativa e miracolosa.

Alla fine dell’escursione, nei pressi dell'entrata alla carrareccia F2, si consiglia la visita al sacrario dedicato ad Andrea Bafile.

Distanza A/R 11 km Tempo senza soste 4 ore 20 minuti Difficoltà E Dislivello +/- 550 m