Queste acque pare, fossero, straordinarie in quanto avevano proprietà taumaturghe. Il giardino era proprietà di un nobile, ma solo come blasone, poiché egli era, infatti, molto, molto introverso, solitario e irascibile. Egli, infatti, odiava tutta quella gente che si affollava, urlante, nel suo amato e rigoglioso, verdeggiante e variopinto giardino per prendere un po’ di acqua.
L’uomo sempre più infastidito e contrariato da quell’continuo andirivieni nella sua proprietà, costruì, detto fatto un bel muro alto e robusto per impedire l’ingresso alla plebe nelle sue proprietà. Il nobile, però aveva una figlia, bellissima, dolcissima, bravissima e, soprattutto molto cordiale e spontanea.
Siccome il padre era molto riservato e scontroso la povera ragazza era sempre sola e faceva lunghe passeggiate nel suo rigoglioso giardino dove spesso incontrava diversi animaletti: come scoiattoli, gufi, ghiri, cervi, caprioli che erano la loro unica compagnia. Nonostante il padre avesse un brutto carattere si rese conto della tristezza e solitudine della figlia e così decise di organizzare un ballo per presentarla a tutti i futuri pretendenti affinché, la figlia potesse conoscere qualcuno della sua età e magari innamorarsene.
Quella sera al castello, poiché il nobile e la figlia vivevano in un bellissimo, enorme colorato castello nei pressi del giardino dalle acque miracolose, ci fu festa meravigliosa, scintillante, brillante, divertente e la ragazza non si fermò neanche un attimo nel turbinio di balli e musica che allietarono l’evento. Tutto molto bello ma… mancava l’acqua…e quindi a quel punto la principessa si offrì per portala ai commensali. Mentre la ragazza portava l’orcio pieno d’acqua magica ella scivolo a terra facendolo rompere e… improvvisamente l’acqua iniziò a entrare nelle stanze della reggia, sommergendo tutti i presenti e il castello fino a farlo diventare un lago.
Passarono gli giorni, i mesi, gli anni e forse anche secoli finché un principe si sedette per riposare sulla riva del lago.
Stava quasi per addormentarsi quando udì una dolce melodia provenire dal lago; incuriosito l’uomo si affacciò e vide una ragazza bellissima giacere sul fondo del lago che piangeva disperata. L’uomo mosso da pietà mista a curiosità scese nelle profondità gelide del lago e…
Si racconta che nelle notti di luna piena quando un pallido raggio della fredda e gelida luna tocca il lago esso si anima di colori e suoni e alcuni dicono di aver assistito a una festa meravigliosa, quasi magica, e di aver danzato con una fanciulla bellissima ma eterea come un raggio di luna