Venerdì, 18 Dicembre 2020 18:20

Condannata ad amarti - ultima parte

Scritto da Marco Battista

Racconto in 4 parti. Ultima parte.

 

 

- Cos’è questo strano odore? - chiede allarmata Marilù.

- Oh no, le pizze! - Livia corre in cucina e apre il forno, ma è troppo tardi.

- Fa niente, per fortuna abbiamo i salatini. -

- Non se ne parla nemmeno. Ora mi cambio e usciamo a comprare le pizze. Un’ora più tardi sono di nuovo a casa di Livia. Si divertono a guardarsi mangiare con le mani e a leccarsi le dita. La fantasia vola, il cuore batte. Il gusto del proibito sfida il buon senso.

Marilù versa altro spumante nei bicchieri, l’una accanto all’altra, poi a un certo punto Livia si volta verso di lei.

- E tu invece? -

- Io invece, cosa... -

- Non ricordi più di cosa stavamo parlando? -

- Mmm... del bacio? -

Marilù alza gli occhi al cielo. - Parlavamo di confessioni e segreti. E a proposito di segreti, io ti ho confessato di voler tradire mai tradito, ma tu? Lo hai mai tradito? -

- No, perché avrei dovuto. - Livia cerca di mantenere la calma, ma dentro si sente infiammare.

- Hai detto che non lo ami più. -

- E va bene, confesso che qualche volta ci ho pensato, ma una cosa è pensare di tradire, tutt’altra cosa è farlo per davvero. -

- Soltanto perché non hai incontrato la persona giusta. -

Livia si chiede cosa vuole da lei. Perché le dà il tormento? Perché non la lascia in pace? Deve fare qualcosa, o finirà per non trattenerla ancora a lungo. O forse ciò che teme davvero è di non riuscire a trattenere se stessa?

Spesso i loro sguardi s’incrociavano e quando accadeva, Livia si sentiva sempre un po’ persa. Ma ora Marilù la sta fissando mentre lei guarda i titoli di coda del film. E se qualcuno ti guarda, inevitabilmente finisci per guardarlo a tua volta e quando Livia se ne accorge, restano entrambe a fissarsi negli occhi.

- Ho... ho bisogno di bere qualcosa. -

Marilù si alza per prendere qualcosa da bere, poi riempie i bicchieri e ne porge uno all’amica.

- Voglio fare un brindisi a noi che siamo capaci di cogliere sempre il meglio dalla vita. -

- E qual è? - sorride Livia ironicamente.

- La nostra amicizia. Non è un buon motivo per brindare? -

- Se la metti così... Alla nostra amicizia. -

- È di tuo gradimento lo spumante? -

- Direi di sì, anche se non sono un’esperta. -

- Non bisogna essere degli esperti per apprezzare un buon spumante. Basta gustarlo. - Marilù ne versa ancora nei bicchieri.

- No, no, no. Basta. Ho bevuto anche troppo. -

- Qualcuno una volta ha detto: “Il primo bicchiere è per la sete; il secondo per la gioia; il terzo per il piacere e il quarto per la follia...” -

- Io non sono pronta a fare follie... - replica Livia già leggermente confusa.

- È un vero peccato, perché a me lo spumante scalda il cuore e mi rende pronta alla passione. - Livia si rigira il bicchiere fra le mani.

- Mi sa che ho bevuto troppo... - avverte la stanza roteare intorno a lei.

- Sai che sei irresistibile con quella voce leggermente impastata? E se è vero che l’ebrezza mostra le cose nascoste, in te rivela addirittura la tua vera natura. -

- Mi sa che sono sbronza. - inizia a ridere Livia.

- No, sei bella, maledettamente bella, dolce, intelligente, sensuale. -

Livia china gli occhi e sorride imbarazzata.

- Mio marito non mi ha mai parlato così. -

- Io non sono tuo marito. È evidente che lui non ti merita. -

Marilù incalza.

- Ci ho provato a considerarti solo un’amica, te lo giuro, ma non ce l’ho fatta. - Livia cerca di restare lucida.

- Marilù, che dici... -

- È difficile tenere a freno il mio cuore, non posso obbligarlo a battere d’amore se non vuole, come non posso impedirgli di fremere se lo reclama. -

Marilù si avvicina, le scosta una ciocca dal viso e le sfila gli occhiali, consapevole che dopo quell’istante niente sarà più come prima. Livia scuote la testa, dice di no, ma non la respinge quando Marilù la bacia. Marilù le passa una mano dietro la nuca e la preme con dolcezza contro la sua bocca avida. Livia si sente incastrata, presa, e si lascia travolgere dalla passione. È tutto così naturale, un bacio tira l’altro e più la bacia e più non riesce a staccarsi dalle sue labbra. Livia ha un fuoco dentro che suo marito ha finito per spegnere.

- Ma che fai, Marilù... - sospira Livia.

- L’hai detto anche tu che siamo amiche, che male può esserci a darci un bacio? -

- Ma questo... questo non è un bacio da amica. -

- No, questo è un bacio vero. – le afferra la mano e la trascina in camera da letto.

- No Marilù, che fai... Sei impazzita?! - la sua voce è rotta dall’eccitazione, ma prima che possa rifiutarsi, Marilù la spinge sul letto e intrufola le sue mani furiose sotto la camicetta. Livia è troppo coinvolta per fermarla, geme, reclina la testa all’indietro, si abbandona, chiude gli occhi sopraffatta, si inarca, si torce, la supplica, affonda le mani nei capelli della sua amante e preme, preme e dimena il bacino finché dalla bocca spalancata fuoriesce un prolungato e rauco gemito liberatorio.

Lentamente i muscoli si distendono, i respiri si placano, i battiti rallentano. Livia ha fatto l’amore con una donna ed è stato magnifico, unico come scoprire un sapore nuovo. È consapevole di esserne attratta, ma forse nemmeno lei immaginava di esserne addirittura succube. Si sono guardate negli occhi tutto il tempo, ed è stato favoloso perché percepiva dal suo sguardo che stava provando le sue stesse sensazioni. Marilù aveva gli occhi pieni d’amore e lei scoppiava d’emozione a ogni suo bacio. Fare l’amore con lei è stato emozionante come la prima volta, e le sensazioni che provava erano ogni attimo più vere. Doveva essere l’ultima volta che succedeva una cosa simile, invece sembra l’inizio di una storia travolgente.

- Perché sei arrivata a sconvolgere la mia vita? - Quello non è proprio il momento adatto di pensare al marito, ma Livia non può non considerare che conoscersi da una vita ha degli aspetti positivi, ma anche negativi. Ci si sente al sicuro, come se niente possa intaccare il proprio rapporto, ma non sempre è così.

- È così che ti senti, sconvolta? -

- Come vuoi che mi senta, tradire non è come andare a fare la spesa. -

Chi poteva immaginare che dietro quel visetto d’angelo si nascondesse un vero diavoletto?

- Lo sai che quando fai l’amore i tuoi occhi cambiano colore. Si tingono di verde, come il mare. -

Livia osserva la sua amante. Ne fissa il volto, i capelli color rame, le ciglia lunghissime, la bocca semiaperta lascia intravedere i denti piccoli come quelli di una bambina. Sembra proprio che la passione che ha sempre cercato vesta i panni dell’amica.

- I tuoi baci... -

- Sì? Cos’hai da ridire dei miei baci? - sorride maliziosa Marilù.

- I tuoi baci mi fanno perdere le forze. Dio, con te mi sento vinta. - Livia ha gli occhi luminosi.

- E io con te andrei dappertutto, farei il salto nel buio. - dichiara Marilù. Poi aggiunge. - Che ne dici di fuggire su un’isola tropicale e aprire un chiosco sulla spiaggia? -

Livia si stringe nelle spalle. - Per ritrovarmi esattamente come adesso? No grazie, mi piace troppo stare con te. -

- A noi non può accadere nulla, lo sai. L’amore... -

- L’amore è un’illusione, una menzogna alla quale vogliamo credere. Frasi sdolcinate, ottimi propositi, intenzioni da premi Nobel. E per cosa? Ecco per cosa. - Livia indica il letto dove hanno appena fatto sesso. - La verità è che ci usiamo tutti quanti. -

- Perché dici così? Io ti voglio bene davvero. -

- Ascolta, Marilù. Anch’io ti voglio bene, e tanto anche, ma si sa il tempo fa cambiare e ciò che proviamo adesso un giorno potremmo non provarlo più. Insieme abbiamo trascorso momenti indimenticabili e non potremo mai rimproverarci di non essere state oneste. È questo l’importante. -

Sono le tre del pomeriggio, Marilù è tornata a casa portando con sé un velo di tristezza. Livia non smette di ripensare a ciò che si sono dette, quando all’improvviso sente Riccardo rientrare a casa. Livia si sente raggelare, perché non l’aveva avvertita che tornava prima?

- Non mi hai detto che tornavi per pranzo... - si giustifica Livia vacillando - così mi sono organizzata con Marilù. -

- Oh, ma che brava mogliettina che ho. Oggi è mercoledì, ti dice niente? -

Cosa diavolo si è dimenticata questa volta?

- Mi ha telefonato l’idraulico, è venuto per sostituire il rubinetto rotto e non ha trovato nessuno. Ti avevo raccomandato di restare in casa o no? -

Livia vorrebbe scomparire. Dev’essere passato mentre erano uscite per comprare le pizze.

- Me ne sono scordata. - Se soltanto Riccardo sapesse...

- Ti sei scordata anche qualcos’altro. -

- Cosa? -

- Hai pagato la bolletta? -

- Quale? -

Riccardo alza la voce irritato.

- La bolletta della luce che è arrivata tre settimane fa. Sono già due volte che ti chiedo di pagarla. Ma a quanto pare hai sempre qualcosa di più importante da fare. -

Livia si rannicchia in un angolo della parete.

- Lo so, ho sbagliato, ma ora non arrabbiarti. -

- Invece mi arrabbio, e anche parecchio. Sei sempre la solita distratta. Devi stare più attenta, invece hai la testa da tutt’altra parte, non sei più capace nemmeno di preparare un pranzo decente. È colpa tua se le cose fra noi si sono rovinate. - Livia non riesce più a trattenere le lacrime.

- Dai vieni qui. - l’uomo cerca di prenderle la mano, ma lei con uno scatto si ritrae.

- Lasciami stare. -

- Dai, facciamo la pace. Io non voglio arrabbiarmi, ma è sempre colpa tua. - Ma lei non sopporta più le sue mani su di lei e lo respinge seccamente.

- No, non puoi risolvere sempre tutto con il sesso. -

- Una volta era così. -

Aveva ragione Marilù, tradire non è come andare a fare la spesa.

Riccardo si inasprisce.

- Sei stata tu a volerti trasferire in questo posto da schifo per rilassarti. Me lo dici come facciamo un figlio se continui a negarti? -

Passano i giorni e, nonostante Riccardo faccia di tutto per essere più presente, le due donne trascorrono molto tempo insieme: cucinano, guardano la tivvù e fanno l'amore ogni volta che possono. Tra loro si è instaurata una fortissima complicità, si scambiano occhiate, risolini, stanno spesso al telefono a scattarsi le foto o a scambiarsi i messaggi, ma ciò che Riccardo non immagina è che la loro amicizia si sta trasformando in un legame ossessivo. A guardarla sembra un’adolescente innamorata, a volte sorride senza un motivo e ha sempre la testa da tutt’altra parte.

Quella mattina Livia è in cucina a pulire i resti della sera prima e non sente il messaggio sul suo cellulare. Riccardo prende il cellulare della moglie in cerca di conferme ai suoi sospetti e sta per visualizzare il messaggio, ma Livia arriva come una furia e gli strappa il telefono dalle mani. Riccardo è stupito di quel gesto, un gesto troppo avventato che non fa altro che aumentare i suoi sospetti. Livia corre in camera sua e legge il messaggio della sua amica: Ho bisogno di stare abbracciata a te, baciarti... Livia non osa immaginare alla sua reazione se lui avesse letto quelle parole.

Ma la gioia è maggiore del rischio che ha corso, e non perde un solo attimo per rispondere.

Sì, anch’io ho voglia di stringere e baciare sempre e solo te. Ti penso sempre, ti desidero, voglio toccare la tua pelle, sentire l’amore, ascoltare il tuo cuore, accarezzare i tuoi pensieri, vedere i tuoi occhi, le mie stelle, la mia unica direzione.

Quel giorno Riccardo torna inaspettatamente a casa per pranzo e trova sua moglie sul divano abbracciata a Marilù. Sono così coinvolte che non sentono nemmeno la porta aprirsi.

- Che sta succedendo qui? - Livia è terrorizzata, dall’espressione turbata sembra aver capito tutto, ma Marilù prontamente lo rassicura dicendogli che stava mostrando all’amica come un cretino ha tentato di rimorchiarla. Riccardo è vittima del dubbio peggiore della sua vita, ma in quel momento è disposto a tutto pur di non vedere quello che non vuole credere.

Nei giorni a seguire ogni piccola discussione si trasforma in un litigio. Riccardo capisce che non può più vivere con quel sospetto addosso, deve accertarsi che la moglie non gli stia mentendo e sa già come fare.

Livia non fa altro che pensare a quanto poco c’era mancato che suo marito scoprisse tutto. Sa che quella relazione sta diventando troppo pericolosa e che farebbe meglio a chiuderla, ma è difficile resistere alla voglia di vedersi.

Qualche giorno dopo Livia è ai fornelli, Marilù è con lei, le arriva alle spalle e l’abbraccia. Livia avverte un’emozione fortissima, si volta e la bacia ma subito si scosta.

- Così mi farai bruciare il pranzo. - Marilù allunga una mano e spegne la fiamma.

- Al pranzo penseremo dopo. Ora ho un’idea migliore. Vieni... - le sussurra. Livia lascia scivolare il grembiule sul pavimento e la segue.

 

 

Fine quarta parte