Lunedì, 08 Giugno 2020 17:04

Dante Gabriel Rossetti e suoi affetti: una compagna, amanti, confratelli e un wombat

Scritto da Angela Curatolo

"...Is there a home where heavy earth

Melts to bright air that breathes no pain,

Where water leaves no thirst again

And springing fire is Love's new birth?

If faith long bound to one true goal

May there at length its hope beget,

My soul that hour shall draw your soul

For ever nearer yet. "

( Dante Gabriel Rossetti - ultima strofa di "Insomnia")

Gabriel Charles Dante Rossetti (Londra 12 Maggio 1828- Birchington 10 aprile 1882) era pittore, poeta nonché uno dei fondatori del movimento Preraffaellita.

Secondogenito di Gabriele Pasquale Giuseppe Rossetti, patriota italiano intellettuale, nato in Abruzzo, Vasto (Ch), Gabriel ebbe la fortuna di crescere in un ambiente culturalmente prediletto, ma anche pateticamente snob e perbenista. Fratello della poetessa Christina Rossetti e del critico letterario William Rossetti, sviluppò presto interesse verso le arti quali la poesia, la pittura.

Studiò con Ford Madox Brown e diventò amico di William H. Hunt e con loro sviluppò quella che sarebbe diventata la confraternita dei Preraffaelliti, un movimento artistico che s'inscrive nel simbolismo di epoca vittoriana.

In particolare si occupò di conferire una base medioevale al movimento e perciò non solo tradusse e pubblicò Dante ma dipinse quadri con le tecniche pittoriche del periodo anteriori a Raffaello Di Sanzio. Per questo motivo il movimento passò alla storia come Preraffaellita, in quanto i suoi fondatori, o meglio, confratelli, credevano vivamente che solo sino ad allora l'arte fosse incorrotta perchè ne veniva protetta la genuinità e la spiritualità.

La storia di Rossetti è intrecciata con quella della sua modella per eccellenza, la bella moglie dai rossi capelli Elisabeth Eleonor Siddal, Lizzy, o come Hunt la chiamava Miss Sid. S'incontrarono nello studio del pittore Deverell. Lizzy rappresentava uno dei simboli della femminilità così concepita dai Preraffaelliti dell'epoca: fu Ofelia per Milleis, Viola per Walter Howel Deverell. Amavano tutti ritrarla in pose che idealizzavano la sua dolcezza e femminilità ma Miss Sid era una donna dal carattere forte e deciso. Era più di una vuota bellezza, era una donna intelligente dalle capacità artistiche. Rossetti non tardò ad accorgersene. I suoi schizzi e l'unico quadro che lei dipinse, sui temi arturiani, vennero presentati al critico John Ruskin, solitamente severo verso gli artisti, che non esitò ad offrire un equo prezzo per acquistarle.

La storia di Miss Sid e Gabriel fu amara e per alcuni versi squallida. La Siddal non era felice con il suo uomo, non si sentiva amata abbastanza dal pittore che rimandava continuamente la data del matrimonio solo per non contraddire la volontà della famiglia che l'aveva bollata e rifiutata perché di estrazione umile. L'epoca è quella in cui il perbenismo inglese mieteva vittime. I pittori in genere si limitavano ad essere in conflitto con la famiglia ma non troncavano il legame perché non abbastanza coraggiosi e indipendenti per rinunziare ai vantaggi economici.

La storia d'amore si consumava tra laudano, alcool e immagini della Siddal dipinte ossessivamente da Rossetti. Tutto questo non era sufficiente a creare, però, il rifugio d'amore desiderato da un'anima sensibile come Lizzy. La titubanza nel fissare le nozze e i ripetuti tradimenti, famoso quello con la modella Jane Burden Morris, altro simbolo della bellezza preraffaellita nonché moglie del suo amico William Morris, non aiutavano certo lo stato fisico e mentale della donna che cadde in una grave depressione e instabilità fisica. Un tentativo fallito di suicidio convinsero Dante Gabriel a convolare a nozze. Il matrimonio e una gravidanza concessero a Lizzy la speranza di una vita serena, tradita nel momento del parto quando diede alla luce una bambina morta. Questo evento condannò lo stato di salute della donna definitivamente, finché un giorno Dante Gabriel la trovò stroncata da un'alta dose di laudanio nel letto nuziale (1862).

Il perbenismo inglese fece la sua bella parte nella vita dell'artista, sospettando che la moglie si fosse suicidata, arrivò a far sparire la sua ultima lettera d'addio, solo perché una simile verità avrebbe gettato nella vergogna la famiglia Rossetti e sarebbe stata vietata la tumulazione in terreno consacrato. Elisabeth Eleonor Siddal muore a soli 32 anni, dopo una vita, suo malgrado, anticonformista, destinata a diventare un'icona storica e letteraria. Rossetti pose tra i suoi splendidi capelli rossi l'unica copia di un manoscritto di poesie inedite a lei dedicate.

Dante Gabriel negli anni successivi divenne alcolista e drogato, non poté dipingere più dal momento che la sua vista era offuscata ma continuava a scrivere poesie. Era sorta in lui una vera e propria passione per gli animali a tal punto che aveva fissato in una gabbia di wombat il luogo d'incontro con i confratelli. Alla fine ne adottò un cucciolo e lo chiamò Top. Il wombat girava per casa, persino sulla tavola durante le cene con gli amici e pare che siano state queste serate ad ispirare a Lewis Carroll il famoso “Alice nel paese delle meraviglie”.

Fu dopo alcuni anni che l'artista, sempre più in balia delle droghe, decise insieme al proprio agente C. A. Howell di disseppellire il cadavere della moglie per riprendere quell'unica copia del manoscritto, mosso dall'irrefrenabile desiderio di pubblicare le sue poesie. Questo gesto, aggiunge una nota squallida alla storia. Alcuni sospettano che Rossetti venne convinto dal suo agente, scaltro mercante, a riesumare le poesie perché non era più ispirato e la sua fama d'artista non corrispondeva più a ciò che egli era diventato. La pubblicazione delle poesie, con risvolti erotici, non ebbero quel successo aspettato, forse per via di un atroce perbenismo dell'epoca.

Qualche anno dopo anche Rossetti tentò il suicidio ma venne salvato dal alcuni amici. Morì in solitudine, rapito dai fumi di droga e alcool, ossessionato dalla figura della donna amata e perduta.

“ ...A silence falls upon my heart

And hushes all its pain.

stretch my hands in the long grass

And fall to sleep again,

There to lie empty of all love

Like beaten corn of grain”

(ultima strofa da One year one day di Elisabeth Siddal)

Le poesie di Elisabeth Siddal sono state tradotte e pubblicate: “Il vero amore non ci è concesso” - a cura di Conny Stockhausen, Panda Edizioni.

Ultima modifica il Lunedì, 08 Giugno 2020 17:22