"La maggior parte di loro sono fruibili liberamente anche perché spesso si trovano su percorsi di trekking tra rocce vulcaniche, muri di terrazzamento e panorami mozzafiato. In tempi recenti è iniziata la collaborazione con la sede di Messina dell’Archeoclub d’Italia su alcuni temi riguardanti la conoscenza e la promozione del patrimonio culturale di queste isole attraverso attività online, visite virtuali, conferenze divulgative e presentazione di libri tematici". Come afferma Bernardo Fazio, Presidente di Archeoclub d’Italia sede di Messina. "Tra i tanti contesti visitabili non si può perdere l’itinerario dei villaggi dell’età del Bronzo che si snoda attraverso le isole di Lipari, Filicudi, Panarea e Salina o nell’isola di Lipari quello delle terme romane che sfruttavano le acque sulfuree naturali. Accompagnano gli itinerari le visite ai piccoli gioielli di Musei che illustrano archeologia e tradizioni popolari di tempi più recenti, tra i quali quello di Porto a Filicudi e il museo civico di Lingua nell’isola di Salina”.
“Il Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea, uno dei più importanti musei del Mediterraneo, è suddiviso in sette sezioni su un percorso espositivo che comprende materiali provenienti dalle ricerche condotte nelle isole Eolie. Sono esposti centinaia di reperti che documentano la storia dell’arcipelago dal Neolitico (7500 anni fa) fino all’età medievale. La preistoria si può conoscere attraverso manufatti della vita quotidiana tra i quali anche merce esotica importata dall’Egeo. L’esposizione museale relativa all’età greca, dal VI al III secolo a.C., comprende la collezione di modelli di maschere teatrali –prosegue Fazio - che per la sua ricchezza e varietà è unica nel patrimonio culturale. Una sala è dedicata all’archeologia sottomarina con in mostra reperti rinvenuti sui fondali dell’arcipelago; si tratta di anfore per il trasporto di alimenti (olio, vino, grano), di vasi, di ancore, trasportati dalle navi che, in transito nei mari eoliani, sono affondate sulle secche o contro gli scogli a causa di improvvise tempeste".
"Il Museo ha sede nella cittadella fortificata che occupa una imponente rocca protesa sul mare. La rocca abitata dall’uomo fin dal Neolitico era l’Acropoli in età greca e romana poi trasformata in fortezza cinta di mura nel XVI secolo. In questo luogo suggestivo sono visibili i resti di quattro importanti villaggi preistorici dell’età del Bronzo, composti da capanne ovali costruite con muri in pietra. Le isole Eolie sono state formate dai vulcani e alla vulcanologia è dedicata una intera sezione che illustra i caratteri geomorfologici delle Isole Eolie attraverso la visione di plastici, carte e fotografie e l'esposizione di campioni delle rocce vulcaniche locali. Conclude il percorso l’arte contemporanea articolata all’interno delle celle dell’ex carcere del castello”.
“Da Nord a Sud, dalla Sicilia e fino all’ultimo centimetro dell’Italia siamo pronti a portare turisti, stampa, raccontare, narrare e mostrare. E mentre a Messina riapre il Museo Archeologico delle Isole Eolie – ha concluso Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia - Domenica 30 Maggio, a Ferentino, nel Lazio, con la stampa entreremo in un vero laboratorio della rinascenza post covid, in grado di trasformare in realtà quanto stabilito dal Recovery plann per i Beni Culturali. Un luogo periferico che ridiventa rinascenza. Il Teatro Romano, portato alla luce, grazie ad una grande opera di restauro, appena finanziata, vedrà il recupero di tutti gli elementi. Siamo dinanzi ad un modello innovativo su scala nazionale, una vera, reale città – laboratorio della rinascenza per l’Italia, a pochi chilometri da Roma. A Ferentino vedremo le scoperte, viaggeremo in più epoche. Ad esempio entreremo nel Mercato Romano, ma anche in una Domus Romana. Il progetto di restauro del Teatro Romano di Ferentino è tra i 5 finanziati a livello nazionale!! Dunque un Museo diffuso, un eco – museo da vedere, filmare, amare! Un punto di ripartenza per l’Italia! Un percorso innovativo tra paesaggi naturalistici e scoperte archeologiche mai mostrate. Vedremo il Programma Alimentare dell’Imperatore Traiano per le nuove generazioni. Poi nel cuore del Teatro Romano, esperti della Soprintendenza illustreranno il progetto di restauro tra i più importanti in Italia!