Narra la storia di Ebenezer Scrooge, è un anziano banchiere, molto ricco ma crudelmente avaro ed egoista, che non spende nulla nemmeno per sé, al punto che, nonostante la sua ricchezza, veste di stracci e fa una vita da nullatenente. E' ambientata a Londra contemporanea all'uscita del libro.
Scrooge, nella notte di Natale, riceveDickens. lo invitano a riflettere sull'amore verso gli altri, un amore che raggiunge la sua massima esternazione proprio a Natale. Senza questo sentimento la festa non ha alcun significato.
Odia fortemente il Natale, che ritiene soltanto una perdita di tempo e un giorno in cui, per la festività, non si può lavorare e guadagnare soldi (rimprovera Dio stesso per il riposo domenicale che intralcia il commercio e il guadagno) ed è talmente infastidito dalla festività che lavora ogni giorno con turni più lunghi di quelli degli operai nelle fabbriche; costringe inoltre il suo umile impiegato contabile Bob Cratchit, al quale dà uno stipendio da fame, a fare altrettanto, obbligandolo a presentarsi al lavoro rimanendo in ufficio fino a tardi anche il giorno della Vigilia di Natale e il giorno di Santo Stefano e concedendogli con enorme risentimento di non lavorare il giorno di Natale. Per questo suo insano attaccamento al lavoro e al denaro, Scrooge è odiato da molti cittadini.
Il Canto di Natale è suddiviso in cinque parti, con il protagonista che viene portato a un profondo cambiamento da tre spiriti.
L'annuncio proviene da Jacob Marley, il suo defunto amico ed ex socio in affari.
Scrooge rincasa e, giunto all'uscio, gli sembra di vedere di Marley, morto esattamente sette Vigilie di Natale prima e ne resta profondamente turbato: l'amico, cinto da una catena pieni di lucchetti, portamonete e cose dovute, confessa dall'aldilà il rimpianto per avere vissuto chiuso nel proprio egoismo lontano dalle persone che amava e che lo amavano costituisce la sua pena eterna, una dannazione che lo costringe a vagare per il mondo senza potere vedere la luce di Dio. Il suo unico sollievo è potere ammonire Scrooge, perché la catena che egli si sta forgiando è ben più lunga e pesante della sua e se andrà avanti così anche lui subirà la stessa sorte, come testimonia anche il fatto che, quando se ne va, fuori appaiono anche i fantasmi degli usurai, peggiori degli avari. Marley gli annuncia allora la visita imminente di tre spiriti: il primo all'una della stessa notte, il secondo all'una della notte successiva ed il terzo alla mezzanotte del giorno dopo ancora. Scrooge non ne rimane però troppo turbato e, quando questi fantasmi scompaiono, si corica.
All'una di notte di Natale appare lo Spirito del Natale Passato, un fantasma bianco circondato da una corona di luce che si sprigiona dal capo, simile a una candela, con in mano un cappello a forma di spegnitoio e un ramo di agrifoglio. Lo spirito sveglia Scrooge e lo porta indietro nel tempo a rivisitare la propria infanzia. Il fantasma ricorda a Scrooge l'affetto che lo legava alla famiglia e che il figlio di Fanny, il nipote Fred, rappresenta l'unico parente. Ricordando la sgarbatezza con la quale lo ha trattato, Scrooge comincia a provare rimorso.
Rivive il passato, lavorava come impiegato, si trovava così bene, poi Belle, la sua fidanzata, una ragazza povera e senza dote, aveva promesso di sposarla, ma vedendo che la promessa non mantenuta, lei propone di lasciarlo libero; Scrooge si rivede accettare con malcelato sollievo l'offerta della ragazza, e da quel giorno sarà solo e gelido a crogiolarsi nel suo denaro.
Lo spirito però porta Scrooge ad assistere a una cena di Natale: riconosce la sua ex ragazza, ormai sposata da anni, con tanti figli, ancora povera ma felice, mentre dialoga col marito. Quest'ultimo le racconta che Marley è abbandonato sul letto di morte e neanche il suo vecchio amico Scrooge è lì per confortarlo.
Arriva lo Spirito del Natale Presente, molto simile alla figura di Babbo Natale: veste di colore verde orlata di pelliccia bianca, una corona di agrifogli sul capo e una torcia-cornucopia nella mano. Lo spettro conduce Scrooge a osservare alcune persone che trascorrono il Natale in pace e serenità. Dopo lo conduce dalla famiglia di Bob Cratchit, che sta consumando la sua povera cena di Natale: sono tutti felici, anche e soprattutto il piccolo Tim, il minore dei figli di Bob, portatore di disabilità e malato, sebbene siano così poveri da non potere comprare nemmeno le medicine per Tim a causa del misero salario concesso al capofamiglia. Tutti cenano augurandosi a vicenda un buon Natale e un buon anno nuovo e brindando al signor Scrooge perché, nonostante egli sia cattivo e odiato, permette loro di vivere e oltretutto mangia ancora meno di loro, anche per Natale. Impietosito, Scrooge implora lo spirito di dirgli se il piccolo Tim vivrà. Lo spirito risponde di no.
Scrooge ne è sconvolto e rattristato, e lo spirito gli dice le stesse parole che Scrooge stesso aveva detto ai due benefattori che erano passati nel suo studio, ai quali aveva detto che secondo lui l'unica soluzione al problema della povertà era lasciare morire i poveri: "Così diminuisce la popolazione in eccesso" (frase che espone la teoria sostenuta dall’economista e demografo Thomas Robert Malthus, ritenuto "l’uomo più odiato del suo tempo").
Lo spettro lo riporta a Londra e lo conduce alla casa di suo nipote Fred, che sta passando il Natale in allegria con i suoi amici e i suoi parenti eppure pronuncia parole di affetto per lui e brinda alla sua salute insieme a tutti. Solo e sperduto nella nebbia, Scrooge attende l'arrivo del terzo e ultimo spirito.
Appare dunque lo Spirito del Natale Futuro, che si presenta come una figura altissima, avvolta da un mantello e da un cappuccio nero da cui nulla traspare se non una mano scheletrica che sporge da una manica del mantello. Nel Natale successivo, nel 1844, Ebenezer assiste a dialoghi delle persone sulla morte di un vecchio molto tirchio, deriso e odiato da tutti. Scrooge osserva disgustato la sua anziana domestica Mrs. Dillbert e altri loschi individui vendere a un ricettatore, il vecchio Joe, tutti i beni del defunto che hanno potuto rubare in casa sua, incluse le tende del baldacchino che ne proteggeva il corpo e la camicia sottratta dal suo abito funebre, commentando come la sua avarizia abbia finito per portare beneficio a loro. Alla fine Scrooge comprende che, se non cambierà, davanti a lui troverà solo una dolorosa morte. Chiedendo perdono a Dio e allo spirito, il vecchio viene trascinato nella voragine, dove riesce ad aggrapparsi disperatamente ad una piccola radice.
Sul fondo della voragine Scrooge vede inorridito una bara vuota, dalla quale escono fuori le fiamme dell'inferno e i volti dei dannati. Giurando di cambiare, chiede perdono, ma precipita giù per la profondissima buca finendo dentro la bara.
Scrooge si risveglia nel suo letto, scoprendo di essere di nuovo a casa sua. Il vecchio manda a comprare il più grosso tacchino in vendita al negozio lì vicino, gli dà una grossa ricompensa in denaro e glielo fa caricare su una carrozza per farlo portare a casa di Bob Cratchit. Dopo essersi sistemato fisicamente, esce per strada salutando tutti con calorosa affabilità e augurando a tutti un buon Natale. Sulla strada incontra uno dei due uomini che gli avevano chiesto un contributo per i poveri, si scusa con lui per il suo comportamento del giorno prima e gli dona una grossa cifra di denaro. Trova poi la forza di presentarsi a casa di suo nipote, che lo aveva invitato per Natale: accolto con calore, passa il più bel Natale della sua vita.
La mattina dopo, nel suo ufficio, aspetta l'arrivo di Cratchit. Egli, ignaro del cambiamento del suo datore di lavoro, arriva con affanno in ritardo: Scrooge lo affronta con il vecchio cupo cipiglio, gli dice che non è disposto a tollerare ancora questi comportamenti e che pertanto gli comunica, aprendosi in un sorriso mai visto prima, di avere deciso di dargli un generoso aumento di stipendio; poi, prima di fargli iniziare il lavoro in ufficio, lo manda a comprare del carbone per accendere i fuochi e lo invita a parlare della sua situazione familiare, bevendo insieme un bicchiere di buon punch. Da allora Scrooge, buon amico di Cratchit e un secondo padre per il piccolo Tim (il quale, grazie all'aiuto dato alla famiglia Cratchit da parte di Scrooge, guarirà dopo avere avuto i farmaci che gli servono), diventa una persona molto amata e trova finalmente la pace nell'anima.