Il diaframma è un muscolo a forma di fungo e divide il corpo in due parti.
È collocato all'altezza delle coste, in prossimità della dodicesima vertebra toracica. Svolge il compito di espandere i polmoni nella respirazione e risente delle tensioni che accumuliamo, durante la respirazione si muove su e giù massaggiando l'intestino e favorendo la peristalsi.
La peristalsi è quel movimento che garantisce al cibo introdotto di percorrere tutto l'intestino fino a essere espulso attraverso l'orifizio anale. Funge anche da pompa favorendo la circolazione sanguigna e linfatica degli arti inferiori. Quando espiriamo richiama i liquidi verso l'alto.
Un diaframma teso crea tensione a tutti gli organi interni e di conseguenza a tutto il corpo. Non solo, vorrei ricordare che i nervi cranici, fra cui il frenico e il vago, innervano gli organi interni, e se il diaframma è contratto si possono avere sensazioni di nausea e vomito, oltre che a sbandamenti e vertigini.
Molto importante è rilassare l'addome e sciogliere le tensioni con trattamenti mirati ed esercizi che vanno dal respirare di pancia al cantare, al camminare mobilizzando il piede in tutta la sua escursione, cioè dal tacco alla punta, perché il ritorno verso l'alto dei liquidi è preposto al movimento repentino di contrazione e rilascio dei muscoli che attivano la pompa plantare. Ma più importante di tutti è lo scarico emotivo, che diversamente irrigidisce la muscolatura creando tensioni e blocchi. Il massaggio è fondamentale per scaricare le emotività represse e il mio compito è proprio di far in modo che non si accumulino nuovamente.
Concludendo, con trattamenti specifici il cliente fa fronte alle proprie emozioni e supera da solo il disturbo.