Martedì, 19 Novembre 2024 16:36

La Malattia che Ti Colpisce: La Peggiore Forma di Violenza che una Persona Subisce

Scritto da Assunta Di Basilico

di Assunta di Basilico

Oggi a “Il Salotto delle Donne #EssereOltre” a Pescara con la Dott.ssa Assunta Di Basilico

La malattia è un’esperienza complessa e profonda, capace di colpire non solo il corpo, ma anche la mente e l’anima.
Spesso, però, la malattia non agisce in solitudine: quando ci si confronta con essa, molte volte si entra in un circolo di violenza e isolamento che può diventare la vera lotta da affrontare.
In questo articolo, esploreremo come la malattia possa rappresentare una forma di violenza, sia a livello fisico che psicologico.

La Violenza della Malattia sul Corpo

La malattia, in tutte le sue forme, può infliggere un dolore fisico insopportabile.
Che si tratti di una malattia cronica, di un tumore o di una patologia rara, il corpo diventa il campo di battaglia di una guerra silenziosa.
Ogni sintomo, ogni trattamento, ogni effetto collaterale può contribuire a una sofferenza che va oltre il semplice malessere fisico.

La violenza, in questo contesto, si manifesta attraverso l’intollerabilità del dolore e la perdita di autonomia. Le persone colpite da malattie gravi si trovano spesso a dover fare i conti con limitazioni fisiche che alterano la loro vita quotidiana, il che può portare a un senso di impotenza e frustrazione.

L’Isolamento Sociale: Una Forma Sottile di Violenza

Quando una persona è colpita da una malattia, frequentemente si ritrova a vivere un isolamento sociale.
Gli amici e i familiari, pur con le migliori intenzioni, possono avere difficoltà a comprendere la gravità della situazione.
Questo porta a una comunicazione impoverita e, nei casi più gravi, all’allontanamento di persone care.

L’isolamento può diventare una vera e propria forma di violenza psicologica. Le persone malate si sentono abbandonate, vissute come un peso o, peggio, come invisibili.
La solitudine diventa un compagno indesiderato, amplificando la sofferenza e la percezione della malattia.

La Stigmatizzazione: Un’Ulteriore Violenza Sociale

In molte culture, le malattie, soprattutto quelle mentali o infettive, sono ancora avvolte da tabù e stigmi. Le persone che affrontano queste condizioni possono essere oggetto di giudizio, esclusione e discriminazione.

La stigmatizzazione rappresenta un'altra forma di violenza che si somma a quella inflitta dalla malattia stessa.

La paura dell’ignoto, la scarsa informazione e la mancanza di empatia trasformano, spesso, le malattie in un argomento da evitare piuttosto che comprendere.
Ciò porta a una società che non solo ignora, ma anche attivamente esclude, chi è colpito.

La Lotta Interiore: La Violenza Psicologica

La malattia non colpisce solo il corpo; essa attacca anche la psiche. Ansia, depressione e paura sono frequentissime nei pazienti cronici.
La lotta contro questi sentimenti è spesso la parte più difficile del percorso di guarigione.
La persona malata potrebbe interrogarsi sulla propria identità, sul proprio valore e sul futuro, generando stati di ansia e profondi momenti di crisi.

La violenza psicologica inflitta dalla malattia si traduce in un confronto costante con il dolore e l’inevitabile perdita di normalità.
Ogni giorno diventa un passo in un terreno minato, dove la paura dell’ignoto regna sovrana.

Come Affrontare Questa Violenza

È fondamentale comprendere che la violenza della malattia, pur essendo devastante, non deve essere affrontata da soli.

Ecco alcune strategie da considerare:

1. Cercare supporto: Parlarne con amici fidati, familiari o professionisti può aiutare a ridurre il senso di isolamento.

2. Educazione e sensibilizzazione: Informarsi e informare gli altri sulla malattia può contribuire a ridurre stigma e incomprensione.

3. Gruppi di sostegno: Unirsi a gruppi di persone che stanno vivendo esperienze simili può fornire un senso di comunità e appartenenza.

4. Cura della salute mentale: Rivolgersi a specialisti per affrontare ansia e depressione è cruciale quanto seguire le terapie fisiche.

Conclusioni

La malattia è una realtà dura da affrontare, e le forme di violenza che essa può generare sono molteplici e complesse.
Riconoscere questa violenza è il primo passo per combatterla e per avviare un processo di guarigione sia fisico che psicologico.
Solo attraverso la comprensione, il supporto e l’empatia possiamo veramente sperare di trasformare l’esperienza della malattia da una serie di colpi inflitti a un percorso condiviso di resilienza e ripresa.