Masulli (Direttore dell’Archivio Storico): “Una sorpresa sensazionale: per la prima volta identificata la tomba di Francesco Montalto uno dei maggiori esponenti del neoidealismo filosofico, esponente del pensiero del ‘900 italiano, confidente di Giovanni Gentile. Morì a Roma ma chiese di essere seppellito a Somma con il figlio Antonio malato di tubercolosi e mandato dai medici nel nostro paese per l’aria salubre”.
“Ristrutturano la Congrega del Santissimo Rosario, presso il Cimitero di Somma Vesuviana, nel napoletano e trovano la tomba di Francesco Montalto importante filosofo del ‘900 italiano, morto a Roma nel 1946. E’ la prima volta che avviene tale identificazione: i resti del filosofo, confidente di Giovanni Gentile, autore di testi che hanno fatto scuola nel ‘900 italiano, sono a Somma Vesuviana. E’ la straordinaria scoperta avvenuta in queste ore durante i lavori di ristrutturazione dell’ottocentesca Congrega del Santissimo Rosario e ringrazio l’ing. Vincenzo Aliperta che sta seguendo i lavori”. Lo ha annunciato in questi minuti, Alessandro Masulli, direttore dell’Archivio Storico del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano. Uno dei maggiori esponenti del neoidealismo filosofico è sepolto a Somma Vesuviana!
“Il cimitero di Somma Vesuviana, inaugurato il 5 dicembre del 1839, racchiude tombe e memorie di tanti personaggi celebri. Oggi la notizia dell’identificazione della tomba del prestigioso filosofo italiano Francesco Montalto, confidente di Benedetto Croce (1866 – 1952) e grande amico dell’ex Ministro dell’Istruzione, nonché pedagogista e accademico, Giovanni Gentile (1875 – 1944). Montalto è stato uno dei maggiori esponenti del neoidealismo filosofico – ha continuato Masulli - nonché un importante protagonista della cultura italiana nella prima metà del XX secolo. E’ stata una sorpresa sensazionale far riemergere dall’oblio e dall’abbandono la vetusta tomba familiare. I resti mortali del filosofo riposano accanto a quelli dei figlioletti Antonio e Maria, morti prematuramente. Siamo arrivati a questo risultato dopo un approfondito studio condotto da me. Ho rintracciato la pronipote, dott.ssa Laura Tentori Montalto che non vive in Campania e che nelle prossime settimane si recherà in visita a Somma Vesuviana”.
Ecco chi era Montalto: da Benedetto Croce a Giovanni Gentile, Salvatore Di Giacomo, Libero Bovio! “Ammesso alla Scuola Normale Superiore di Pisa – ha continuato Alessandro Masulli – Montalto frequentò il primo biennio e passò poi all’Università di Napoli, dove si laureò in filosofia nel 1885 con una tesi su Pasquale Galluppi. Nel 1924 conseguì la libera docenza in Storia della filosofia, all’Università di Napoli. E’ stato autore di testi molto importanti come : L'intuizione nella vita psichica, del 1898; L'intuizione e la verità di fatto: saggio psicologico-metafisico ed altri scritti, del1930. Testi donati alla Biblioteca di Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma e alla Fondazione “Giovanni Gentile”. Il suo pensiero filosofico, infatti, nel suo passaggio dal positivismo all’idealismo, è compiutamente espresso nella sua opera L’intuizione e la verità di fatto, che uscì in due edizioni, nel 1924 e nel 1930. Oltre con Benedetto Croce e Giovanni Gentile, Montalto strinse una forte amicizia anche con Salvatore Di Giacomo, Libero Bovio, lo Spaventa e molti altri personaggi che il giovedì si riunivano nei salotti delle loro abitazioni. Parallelamente all’incarico nel liceo Genovesi, insegnò pedagogia dal 1900 al 1909 nella Scuola normale pareggiata Suor Orsola Benincasa e Filosofia e Storia della Filosofia nell’Istituto pareggiato omonimo di Magistero superiore femminile fino al 1933. Nel 1924, comunque, aveva conseguito la libera docenza in Storia della filosofia all’Università di Napoli”. L’aria buona di Somma Vesuviana. “Il figlio di Montalto, Antonio Montalto, purtroppo era malato di tubercolosi – ha continuato Masulli – e all’epoca gli esperti, i medici napoletani, consigliavano il trasferimento a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, per l’aria salubre ai piedi del Monte Somma. Francesco Montalto prima di morire espresse il desiderio di essere sepolto a Somma Vesuviana con i figli Maria che morì di endocardite a Napoli e Antonio che invece morì a Somma Vesuviana”.
L’entusiasmo del sindaco Salvatore Di Sarno: “Ringrazio il direttore dell’Archivio Storico, maestro Alessandro Masulli – ha commentato Salvatore Di Sarno – per il grande lavoro di ricerca che ha portato ad un risultato inatteso. Si sapeva dell’esistenza della Cappella Montalto ma non era mai stata identificata la presenza del filosofo Francesco Montalto. Da parte nostra c’è tutta la volontà di sviluppare attività anche formative che possano far conoscere alle nuove generazioni queste figure di uomini che hanno dato un contributo determinante alla crescita sociale ed intellettuale dell’Italia”. I lavori in corso al Cimitero di Somma Vesuviana sono di particolare importanza. “I lavori di recupero di un importante opera quale la cappella sepolcrale del Santo Rosario erano attesi da circa 17 anni. Siamo dinanzi ad una cappella dell’800! Il progetto prevede la realizzazione di loculi – ha dichiarato Sergio D’Avino, Assessore ai Servizi Cimiteriali - di due distinte capacità: ben 145 loculi di tipo 1 con 6 cassetti di zinco e altri 173 loculi di tipo 2 con 4 cassetti di zinco. Dunque si tratta della realizzazione di ben 318 loculi nuovi. Era una notizia attesa da tempo, da tutta la città. Si tratta inoltre di una cappella dell’800”.