Yule è uno degli otto Sabbah della Ruota Celtica pagana(oggi Wicca Neopagana) e fa parte dei quattro sabbah minori.
Cade nel giorno del 21 dicembre e dura 12 giorni.
Il termine Yule, che si pronuncia esattamente come si legge, deriva dal l'antico norvegese "Jul" e sta per "Ruota", perché indica il punto più basso della ruota celtica. Infatti si tratta, a livello solare, della festa del solstizio d'inverno, ovvero il momento in cui la terra è più buia e i giorni più brevi.
Il mito vuole che Madre Terra, in questa notte, sposi l'antico Sole per generare il Sole Bambino.
Questa festa di nuova Luce generata illumina il mondo da oltre 3000 anni.
E proprio in questi simboli di luce sono nate anche delle divinità.
La divinità Celtico Druidica antica della luce era Antu Artuan. In quella occasione di notte, le donne aspettavano i loro uomini fuori dalle case con delle candele e i loro uomini portavano i fuochi per illuminare le case con la luce simbolica del Sole Bambino Nascente.
Stesso simbolo di luce erano i falò accesi e il ciocco nel camino, che veniva bruciato con un carbone acceso dall'anno precedente e soffocato nel suo calore tutta la notte.
Il giorno dopo le ceneri venivano sparse o sotterrate.
Una curiosità :in Abruzzo, la tradizione del "Tecchio di Natale" è ancora viva e dopo averlo bruciato tutta la notte, le sue ceneri vengono sotterrate o gettate in mare, secondo testimonianze.
Per dato di fatto, Yule, era anche una festa di fertilità, quindi i suoi simboli erano l'albero di abete o betulla(comunque sempreverde) e il vischio.
L'albero di Yule veniva addobbato con frutta secca e candele e ai suoi piedi i Celti deponevano ciotole di pane e birra, per 12 giorni veniva rallegrato con canti e balli e infine veniva bruciato
Curiosità : nel 1800 Margherita di Savoia volle un albero di Yule al Quirinale alimentando così la tradizione in Italia dell'albero di Natale come la conosciamo oggi.
Il vischio invece era una pianta sacra ed era simbolo di luce e fertilità. Veniva raccolto dai sacerdoti Druidi, vestiti con candide vesti, con un falcetto d'oro e deposto in un catino d'oro o d' argento con dell'acqua.
Quell'acqua era sacra ed era panacea per tutti i mali.
Baciarsi sotto il vischio portava fortuna, fecondità e salute.
Il vischio è la pianta simbolo di Yule per eccellenza,perché si credeva nascesse dal cielo insieme alle folgori.
In questo periodo i Celti si cibavano sopratutto di cibi come noci e dolci con mele e pere.
Bevevano sidro,wassil,tè di ibisco e di zenzero.
Per loro Yule era un simbolo di grande rinascita e lo è per tutti noi, ancora, la festa del Natale, in tutto il mondo.
E adesso anche io mi sporgo verso la bellezza del Natale Sole Nascente, con un'intima preghiera:una Creatura Errante della mia mente.
Kyrie (34esima Creatura Errante)
Dio
se mi guardi
sporgendoti dal Cosmo infinito
con occhi tappeto cielo nero
Fatti sedurre
Da questa mente gentile
che tu hai creato
Lucilla vittoriosa
Portento di gloria
Infinita lacrima imprudente
dei tuoi occhi
mare immenso
Porta la tua mano di rami
sul mio seno affannato
maturo di vinaccia e di girasoli
innamorati volti al tuo sacro
Sole intento
Tu Dio
Così bello
Potenza di eserciti e di scudi spartani
con cui io mente contorta
Non semplice
Combatto forte
e coturni ai piedi
le preghiere e i salmi
Porto in scena drammatica
questa Terra
ormai ridicola Terra
Dio tu
vieni incontro ora
a questa tua
Figlia accecata
D'amore
di degno passo
che ti attende
Mani tese affamate
Fatti sedurre
dalle labbra secche
di questo grido
dalla gola larga di queste
Poetiche sciocchezze
Dal cuore gonfio di tenerezza
Di questa
Vergognosa e
Inutile e
Vanesia e
Piccola
Preghiera
Manuela Prosperi Autrice
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Martedì, 20 Dicembre 2022 14:19
Le origini del Natale tra le popolazioni celtiche: la festa di Yule.
Scritto da Manuela Prosperidi Manuela Prosperi
Per i Celti, Yule è sempre stata la festa che noi attribuiamo al Natale.
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Storia