Mercoledì, 15 Febbraio 2023 16:44

La tradizione quadrese di "bruciare il Carnevale" e i suoi vari significati.

Scritto da Manuela Prosperi

di Manuela Prosperi

Quest'anno, martedì "Grasso" cade il 21 febbraio, ma domenica 19 ci saranno dappertutto tradizionali feste e sfilate.


Voglio raccontarvi di varie usanze di Carnevale del paese in cui vivo, ovvero Quadri, in provincia di Chieti, che si perdono nella notte dei tempi e che hanno un antichissimo e fortissimo significato simbolico pagano.
Qui, nei giorni precedenti il martedì grasso, c'è un grande fermento... bisogna preparare "Il Pupazzo".
Sì.
Nella domenica di carnevale, qui, in piazza, si brucia ancora, come tradizione, il pupazzo, o per meglio dire:si brucia "Il Carnevale".
Si tratta di una tradizione antichissima, pagana, forse addirittura di origini paleolitiche o neolitiche.
All'inizio il pupazzo aveva sembianze femminili e bruciarlo era propiziatorio per la fertilità e i buoni auspici.
Poi, quando sotto Greci e Romani, il pupazzo prese sembianze maschili, il suo significato muto' e prese il senso pagano di bruciare l'inverno morente in favore di una primavera alle porte.
Questo significato tutt'ora si ritrova anche tra i Celti.
Il pupazzo, o i pupazzi, che a volte possono essere due, nella tradizione abruzzese, secondo lo Stornello, uomo e donna, sono fantocci alti più di due metri, riempiti di paglia e mortaretti esplosivi e in posizione severa da impiccati con maschere. Ad occuparsi della realizzazione di questi, sempre presente da anni, la Pro Loco quadrese e il suo direttivo, il particolar modo, da 5 anni la cura della creazione del fantoccio è stata di Luigi Pacella, da 3 anni come semplice cittadino e da due anni come giovane Presidente della Pro Loco stessa.


Il "Carnevale", come viene chiamato, viene trasportato per le strade del paese su un grosso trattore con musiche e canti tipici e a seguirlo una folla di maschere e danze.
Le maschere di carnevale e le danze e i cortei hanno un'origine antichissima. Risalgono alle feste romane dei Saturnalia, in cui si banchettava e ci si mascherava per darsi ad ogni tipo di gozzoviglio senza essere riconosciuti e si eleggeva un "princeps" delle maschere.

A proposito di banchetti, mentre viene posizionato il fantoccio in piazza per essere bruciato si imbanchettano anche speciali leccornie preparate da tutti.
Immancabili le "chiacchiere", che devono il loro nome al dolce antico romano "Frictilia" sempre tipico dei Saturnalia, e la salsiccia secca.
Curiosità infatti. Qui in montagna l'uccisione dei maiali avviene col freddo delle prime nevicate, quindi a dicembre.
È quindi normale che molti salumi siano stagionati a febbraio, sotto carnevale.
Fino a pochi anni fa c'era un'usanza tra i bambini quadresi, quella di mascherarsi a carnevale e fare il giro di tutte le case. Si bussava allegramente e si chiedeva della salsiccia con degli stornelli,minacciando simpaticamente piccoli anatemi se non se ne avesse avuto un pezzetto.
Antropologicamente, questo gesto ricorda quello dei viandanti medievali che si fermavano per le case che incontrano chiedendo del cibo e promettendo in cambio preghiere per i loro cari defunti. Se non avessero avuto nessun obolo, avrebbero maledetto quella casa.

Tornando al nostro pupazzo, il rogo, sotto l'occhio festoso di tutti e quello vigile della Pro Loco e delle istituzioni  avviene nella piazza principale. Durante la pira, i mortaretti interni creano fuochi pirotecnici e la festa continua. Una tradizione che neanche il covid è riuscita a fermare ma che è rimasta sempre viva, con tutti i dovuti provvedimenti, anche nonostante la pandemia.

Gli anziani del paese hanno da sempre tramandato una colorita e simpatica filastrocca sul carnevale "impiccato e bruciato", che si recita durante questa bella e antica festa.
È in dialetto, e direttamente dalla bocca delle anziane quasi centenarie, eccovi una trasposizione in italiano:

Carneval perché sei morto!
l'insalata avevi all'orto,
il prosciutto avevi appeso
Carnevale morto appeso!
E la moglie per dispetto
si è venduta il seno in petto,
il marito per duol di cuore
si è venduto coperte e lenzuola!
Carnevale vecchio pazzo,
si è venduto il catenaccio!!

Buon Carnevale a tutti!

Manuela Prosperi