Venerdì, 17 Giugno 2022 16:40

Giornate Archeologiche da oggi partono 100 eventi targati Archeoclub D’Italia.

Scritto da nefer

 A Venezia apertura dei Depositi della Soprintendenza, a Cefalù lo scavo della città greca, ad Augusta la missione archeologica francese, a Terracina nel Lazio le Gallerie sostruttive, a Castellammare di Stabia in Campania inaugurazione delle Giornate al Museo Archeologico con costumi d’epoca, a Torre Annunziata, in Campania aperture serali della Villa di Poppea. C’è tanto e alla fine di ogni box ci sono i contatti per interviste e per venire sui posti. Buon divertimento e buon lavoro! Da oggi al via le Giornate Europee dell'Archeologia!

 

 Da oggi– Venerdì 17 Giugno a Domenica 19 Giugno, in tutta Italia le Giornate Europee dell’Archeologia con ben 100 eventi targati Archeoclub D’Italia.

 

 “Sabato 18 Giugno, alle ore 10, per la prima volta in assoluto si apriranno i Depositi della Soprintendenza a Venezia, al Tezon Grande del Lazzaretto Nuovo gestito da Archeoclub D’Italia sede di Venezia. All’interno del Deposito ci sono numerosi ed importanti reperti archeologici portati alla luce in Laguna e sarà possibile fotografarli, filmarli e vederli Sabato 18 Giugno al Lazzaretto Nuovo. A Cefalù, in Sicilia, vedremo lo scavo della città greca! Si entra in un edificio del XIII secolo d.C. ma al cui interno sono stati portati alla luce i resti della città greca! E questo avverrà Venerdì 17 Giugno e Sabato 18 Giugno. In Campania aperture straordinarie all’Anfiteatro Romano di Santa Maria Capua Vetere, della Villa di Poppea a Torre Annunziata, del Museo Archeologico di Castellammare di Stabia dove domani, Venerdì 17 Giugno, alle ore 19, apriremo le Giornate Europee dell’Archeologia”.  Così Chiara Grassetti (Referente Nazionale Archeoclub D’Italia per le Giornate Europee dell’Archeologia).

“L’Italia riparte con il turismo archeologico.  Da domani più di 100 eventi targati Archeoclub D’Italia, nell’ambito delle tre Giornate Europee dell’Archeologia. Sabato 18 Giugno, alle ore 10, per la prima volta in assoluto si apriranno i Depositi della Soprintendenza a Venezia, al Tezon Grande del Lazzaretto Nuovo gestito da Archeoclub D’Italia sede di Venezia. All’interno del Deposito ci sono numerosi ed importanti reperti archeologici portati alla luce in Laguna  - ha dichiarato Chiara Grassetti, Referente Nazionale Archeoclub D’Italia per le Giornate Europee dell’Archeologia - e sarà possibile fotografarli, filmarli e vederli Sabato 18 Giugno al Lazzaretto Nuovo. A Cefalù, in Sicilia, vedremo lo scavo della città greca! Si entra in un edificio del XIII secolo d.C. ma al cui interno sono stati portati alla luce i resti della città greca! E questo avverrà Venerdì 17 Giugno e Sabato 18 Giugno. In Campania aperture straordinarie all’Anfiteatro Romano di Santa Maria Capua Vetere, della Villa di Poppea a Torre Annunziata, del Museo Archeologico di Castellammare di Stabia dove domani, Venerdì 17 Giugno, alle ore 19, apriremo le Giornate Europee dell’Archeologia”.

 

Sabato 18 Giugno, a Venezia, al Lazzaretto Nuovo, alle ore 10, apertura dei Depositi della Soprintendenza al Lazzaretto Nuovo!

“Sabato 18 Giugno, alle ore 10, al Lazzaretto Nuovo di Venezia, Archeologia della Laguna Nord di Venezia.  Per la prima volta verranno esposti per il pubblico e la stampa reperti provenienti da alcuni siti archeologici, custoditi nel Deposito della Soprintendenza ospitato in Tezon Grande al Lazzaretto Nuovo di Venezia  e fino a questo momento mai esposti in pubblico. Il tutto  - ha annunciato Gerolamo Fazzini, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Venezia - grazie all’evento organizzato da Soprintendenza ABAP per il Comune di Venezia e Laguna, Università Ca’ Foscari di Venezia - Dipartimento di Studi Umanistici ed Ecomuseo dei Lazzaretti Veneziani, Archeoclub D’Italia.  Domenica 19 Giugno, Le Storie del Tezon Grande, dalle ore 16 alle ore 18. Visita speciale dedicata al secondo più grande edificio storico della Laguna di Venezia: l'immenso Tezon Grande. Lungo oltre cento metri, era ed è il "cuore pulsante" dell'isola. In questa apertura straordinaria torneranno a vivere le voci e le caratteristiche delle migliaia di persone che hanno frequentato l'isola nei secoli, in transito fra Oriente e Occidente, testimoni di lingue e culture diverse grazie ai due più importanti progetti di ricerca dell'ecomuseo: Pareti di voci, dedicato alle affascinanti scritture parietali originali, e lo scavo archeo – antropologico del Camposanto. E racconteremo inoltre la particolare costruzione dell'edificio, un monumento architettonico unico nel suo genere. 

Nell'occasione sarà presentato al pubblico il progetto quinquennale "Graff-IT: Writing on the Margins. Graffiti in Italy, 7th to 16th Century" vincitore di un ERC Advanced Grants destinato ai migliori ricercatori di tutta Europa. Il progetto porterà alla creazione del primo repertorio italiano dei graffiti medievali e della prima età moderna e coinvolgerà anche le scritture parietali dei due Lazzaretti Veneziani. Ce ne parlerà Francesca Malagnini dell'Università per Stranieri di Perugia, studiosa responsabile del progetto Pareti di Voci, che è parte del gruppo di ricerca internazionale di Graff-IT coordinato da Carlo Tedeschi dell'Università degli Studi di Chieti-Pescara. 

Ambika Flavel presenterà invece i risultati delle indagini archeo-antropologiche del "Camposanto" del Lazzaretto Nuovo, che conduce dal 2015 con l'Università dell'Australia Occidentale di Perth (UWA) - Centre for Forensic Science e la concessione di scavo del Ministero della Cultura. Il suo workshop "Archaeology-Anthropology Fieldschool" riprende il giorno seguente dopo due anni di stop a causa della pandemia”.  Gerolamo Fazzini – Presidente Archeoclub D’Italia sede di Venezia – Tel 339 – 179 7011.

 

A Cefalù  in Sicilia la possibilità di vedere lo scavo della città greca! Sabato 18 e Domenica 19 Giugno!

 

“A Cefalù, vedremo lo scavo della città greca! Si entra in un edificio del XIII secolo d.C. ma al cui interno sono stati portati alla luce i resti della città greca! Con Archeoclub D’Italia la grande opportunità di entrare in siti archeologici particolari. Dal 17 al 19 Giugno si svolgeranno le “Giornate Europee dell’Archeologia”. E’ il primo, grande ritorno dopo la fase acuta della pandemia. Molteplici saranno gli eventi a cura delle sedi territoriali di Archeoclub D’Italia. A Cefalù ad esempio vedremo la città sotto le città: Kephaloidion! La stampa ed i cittadini potranno ammirare lo scavo della città greca. Si tratta di un sito monumentale e archeologico di proprietà della Regione Siciliana e affidato alla Curia Diocesana di Cefalù.  Il 18 e il 19 Giugno entreremo all’interno dell’edificio storico “Osterio Magno”, di epoca medievale ma lì sono stati riportati alla luce i resti della città greca! Si tratta di un sito del XIII sec. d.C., chiuso per ben 20 anni.

Durante i lavori di restauro, l’esplorazione archeologica ha portato alla luce i resti di un complesso abitativo ellenistico-romano dell’antica Kephaloidion.

In uno dei due ambienti individuati è stata rinvenuta la parte inferiore di un grande pithos che accoglieva al suo interno circa sessanta monete di bronzo, databili alla fine del IV sec. a.C.

Gli scavi archeologici sono stati condotti dal prof Amedeo Tullio, dell’Università degli Studi di Palermo, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo. Dunque vedremo la città greca sotto le altre città di epoca romana, bizantina, normanna e contemporanea”. Flora Fortunata Rizzo – Vice Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia – Tel 338 – 931 0216

 

A Jesi, nelle Marche –  OGGI - Venerdì 17 Giugno – ore 21 e 30 – testimonianze archeologiche del IV secolo d.C.

 

“A Jesi testimonianze archeologiche risalenti al IV secolo dopo Cristo e le vedremo il 17 Giugno con escursione notturna a partire dalle ore 21 e 30. Sarà davvero un incontro affascinante. La Chiesa di Santa Maria del Piano, un tempo abbazia, a qualche centinaio di metri a sud delle mura cittadine di Jesi, presenta attualmente una modesta facciata neoclassica, frutto delle rielaborazioni operate nei secoli XVIII-XIX, la quale non rende giustizia all’antica ed interessante storia dell’abbazia risalente all’Alto Medioevo”. Mariacristina Locatelli, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Jesi -  Tel 335 161 2197.

 

In Sicilia , ad Augusta , si entrerà nel cantiere di scavo della missione francese! DOMENICA 19 GIUGNO ORE 10!

 

“Il sito archeologico di Megara Hyblaea che si trova in Sicilia, sarà protagonista delle Giornate Europee dell’Archeologia. Ricordo che da poco ha preso il via una nuova campagna di scavi da parte della missione archeologica francese, proprio nella zona marina. Dal 17 al 19 Giugno avremo conferenze e visite proprio al sito archeologico oggetto di scavi. Domani, Venerdì ORE 18.30, CONFERENZA “JEAN BERARD: SICILIA E MAGNA GRECIA”, ma Domenica 19 Giugno ci sarà la grande opportunità per la stampa, dalle ore 10 alle ore 12 di entrare e vedere il sito archeologico di Megara Hyblaea, mentre per il pubblico l’evento è solo ed esclusivamente su invito. Come Archeoclub D’Italia – ha annunciato Mariada Pansera, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Augusta -  sede di Augusta, stiamo profondendo il massimo sforzo al fine di valorizzare questo meraviglioso patrimonio archeologico che gode anche di panorama marino.  Domenica saranno mostrati oltre agli ambienti solitamente fruibili, anche parte dei saggi dell’ultimo scavo condotto dalla missione francese nella zona denominata Arenella.  Con il Parco Archeologico di Leontinoi, il Comune di Augusta, stiamo lavorando alla possibile messa in scena della Cavalleria Rusticana di Mascagni, con il Coro Lirico Siciliano, nell’ambito di Teatro di Pietra, compatibilmente con la fine dei lavori di restauro della zona dell’Antiquarium. C’è grande collaborazione tra Archeoclub Augusta, parco archeologico e Buzzi Unicem per quanto riguarda i lavori di pulizia delle erbacce delle aree del sito visitate dai turisti e della stessa agorà”. Mariada Pansera, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Augusta – Tel  347 – 154 -1797.

 

A Terracina nel Lazio le gallerie sostruttive! Domani - Sabato 18 Giugno - ore 18. 

“Nel Lazio, a Terracina vedremo il Foro Emiliano con i suoi monumenti e il sottostante sistema di gallerie sostruttive che costituisce un complesso monumentale di eccezionale valore archeologico, architettonico ed urbanistico. In particolare il lastricato, databile fra la fine del I sec. a.C. e i primi decenni del I sec. d.C., è considerato un esempio unico di pavimentazione di età romana, ancora in uso dopo circa 2.000 anni con funzione di centro primario della vita amministrativa – ha annunciato Venceslalo Grossi, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Terracina -  civile e religiosa della città; la sua denominazione deriva da Aulus Aemilius, il magistrato locale che ordinò la realizzazione della piazza e fece incidere il suo nome al centro del lastricato. Di particolare interesse sono anche i resti dei monumenti che circondavano l’area: la basilica forense, l’arco quadrifronte di accesso alla piazza, il tempio maggiore inglobato nella Cattedrale romanico-gotica, un tratto dell’Appia con il suo marciapiede, i due porticati dei lati lunghi e, soprattutto, il teatro, databile fra la prima metà del I sec. a.C. e l’età augustea; campagne di scavo, effettuate negli ultimi decenni dalla Soprintendenza Archeologica, hanno restituito buona parte della cavea, il pulpitum, la frons scaenae e importanti reperti scultorei, oggi conservati nel locale Museo” – Archeoclub D’Italia sede di Terracina – Tel 335 – 693 7489.

 

A Mascali in Sicilia nell’area Ionico – Etnea c’è la Basilica paleocristiana del V secolo d.C.  Evento Sabato 18 Giugno serale dalle ore 18.

“In Italia c’è un borgo che si chiama Nunziata di Mascali e si trova nell’area Ionico – Etnea, in Sicilia. In questo borgo c’è la Basilica paleocristiana monoabsidata a tre navate di V/VI sec. d. C. e il 18 Giugno, grazie ad Archeoclub D’Italia, la si potrà visitare nell’ambito delle Giornate Europee dell’Archeologia.

All’interno della Basilica Paleocristiana è conservato il pregevole  pavimento musivo policromo  - ha affermato Maria Rosaria Grasso, Presidente Archeoclub D’Italia  dell’Area Ionico – Etnea -  che rivela contatti con il mondo macedone e pugliese. Nell’abside scena   raffigurante una coppia di pavoni, simbolo di immortalità e rinascita, due cespi di girali d'acanto e una coppia di cerbiatti, disposti simmetricamente rispetto ad un elemento centrale, identificabile con un kantharos o una fontana, sorgente di Vita e  simbolo del cosmo o del paradiso terrestre. Il secondo mosaico, inscritto nel recinto della navata centrale, mostra una fascia esterna decorata da cerchi annodati che inquadrano, secondo una schema geometrico rigido, soggetti marini e volatili.  Si visiterà la chiesa medievale dal prospetto ottocentesco, ma che all’interno conserva importanti lacerti di decorazione pittorica di epoca normanna e tardomedievale. Nella calotta dell'abside troneggia un maestoso Cristo Pantocratore benedicente seduto in trono, con   i piedi nudi posti su un ovale, mandorla, o vesica piscis  sorretta  da quattro angeli. I numerosi confronti permettono di datare la pittura in piena età normanna. Allo stesso periodo risalirebbe    la madre di Dio con Bambino secondo lo schema  della Theotòkos Glykophilousa (Madre di Dio dal Dolce abbraccio). 

All’interno e all’esterno del complesso sono state portate in luce sepolture di epoca alto e tardomedievale. Saranno visite in notturna! Visiteremo il sito archeologico della Nunziatella di Nunziata di Mascali (CT) dalle 18 alle 19.00 e dalle 20.30 alle 21.00 del 18 Giugno – ha continuato la Grasso – formato dalla Basilica paleocristiana, dalla chiesa medievale. E vedremo le sepolture che sono state portate alla luce ma anche i mosaici, i pavimenti, i capolavori!”.  Maria Rosaria Grasso, (Presidente Archeoclub D’Italia  dell’Area Ionico – Etnea) – Tel 347 – 226 1874.

 

A Castellammare di Stabia, in Campania – Domani – OGGI - VENERDI'  17 Giugno – Ore 19 – inaugurazione delle Giornate Europee dell’Archeologia.

 

Il 17 Giugno alle ore 19 – Notte al Museo Archeologico di Castellammare di Stabia! La Bellezza Vestita nelle immagini di Stabiae. Il visitatore effettuerà un percorso museale lungo VIII secoli, dagli Etruschi alla tragica eruzione pliniana del 79 d.C.

Con costumi di epoca romana!  “Il Museo Archeologico di Stabiae Libero D’Orsi è stato inaugurato il 24 settembre 2020 al termine di un lunghissimo iter burocratico. Una data storica che premia quanti hanno creduto nella realizzazione del Museo e hanno profuso il massimo impegno per raggiungere un risultato straordinario. Il Museo è organizzato per sezioni, esse rappresentano i vari periodi storici che hanno caratterizzato l’abitato di Stabiae. Il Museo è stato intitolato al Preside Libero D’Orsi che ebbe la caparbietà di iniziare gli scavi sulla collina di Varano a partire dagli anni ’50. Grazie a quella campagna di scavi, condotta con pochi mezzi e con grandi difficoltà, sono stati recuperati circa 8000 reperti – ha affermato Massimo Santaniello, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Castellammare di Stabia -  custoditi presso il Museo Archeologico nel Palazzo Reale di Quisisana. Le prime sale sono dedicate al periodo Etrusco con i reperti provenienti dalla necropoli di Madonna delle Grazie, attestati a partire dal VII secolo a.C. Poi c’è la sezione dedicata alla necropoli Sannita risalenti al IV e fine II secolo a.C. proveniente dalla località Privati. Le altre sale sono dedicate agli affreschi provenienti dalle ville di Otium come Villa San Marco, Villa Arianna, Villa del Pastore e Secondo Complesso. Infine, i reperti provenienti dalle ville rustiche di Villa Petraro e Villa Carmiano. Quest’ultima con l’allestimento dell’elegante triclinio con affreschi dal tema Dionisiaco. Dunque un grande evento organizzato da Archeoclub D’Italia, in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei! Il tema della serata sarà : “La bellezza vestita nelle immagini di Stabiae” che nasce dal progetto, realizzato dall’I.I.S. Enzo Ferrari di Castellammare di Stabia (Industria e Artigianato per il Made in Italy”) in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia aps Stabiae, sullo studio della lavorazione dei tessuti e della moda in età romana, prendendo spunto dalle immagini ritratte negli affreschi di Stabiae. Nel corso dell’evento, gli studenti indosseranno gli abiti realizzati da loro stessi.

Il visitatore effettuerà un percorso museale lungo VIII secoli, dagli Etruschi alla tragica eruzione pliniana del 79 d.C. con ingressi ogni 30 minuti a partire dalle ore 19. L’ultimo ingresso sarà alle ore 21 e 30. Ogni gruppo potrà essere formato al massimo da 30 persone!”.   Massimo Santaniello – Presidente Archeoclub D’Italia sede di Castellammare di Stabia – Tel 392 – 197 0036.  

 

A Vibo Valentia in Calabria . Questa sera - Ore 19 e 25 - Dinanzi alla Tonnara di Bivona!

“Anche la Calabria parteciperà alle Giornate Europee dell’Archeologia in programma dal 17 al 19 Giugno. Nei pressi di uno scoglio, quale lo scoglio di Sant’Irene c’è un’antica peschiera Romana – ha annunciato Anna Murmura, Presidente Archeoclub D’Italia, sede di Vibo Valentia -  della quale ancora oggi sono ben visibili la vasca principale e le piccole secondarie. O ancora da vedere la Tonnara di Bivona.  E lì, il 17 Giugno, alle ore 19 e 25 terremo, proprio dinanzi alla Tonnara di Bivona, una conferenza – flash mob. Un evento nell’evento con la partecipazione di esperti importanti come il Direttore del Museo Archeologico “Vito Capialbi” di Vibo Valentia, Maurizio Cannatà che illustrerà gli atti della Prima edizione del “Festival dell’Archeologia e del Turismo Culturale e premio Khaled al Asaad”, o ancora Maria Teresa Iannelli, già Direttore del Museo Archeologico “Vito Capialbi” di Vibo Valentia che parlerà proprio della peschiera di S. Irene.  Un evento che si svolgerà con il patrocinio del Comune di Briatico. La tonnara di Bivona è un esclusivo esempio di archeologia industriale. Dunque un sito che offre l’opportunità di entrare nella storia viva della Calabria.  Sarà un vero viaggio nel patrimonio archeologico lungo la costa calabrese!”.  Anna Murmura – Coordinatrice Archeoclub d’Italia della Calabria – Tel 334 298 3320.

 

A Morrovalle – nelle Marche – immersione archeologica con la realtà aumentata!

“Ci immergeremo, grazie alla realtà aumentata in un’altra epoca diversa dall’attuale ed entreremo nella necropoli picena inquadrabile tra la fine del VII e VI secolo a.C. e dei resti di epoca romana collegati al Fanum Apollonis. Sarà l’archeologia italiana a presentarsi ai turisti, alla stampa – ha annunciato Nazzarena Acquaroli Cerone – Presidente Archeoclub d’Italia di Morrovalle - e lo farà nei modi migliori, con eventi innovativi e affascinanti. A Morrovalle, nelle Marche la stampa potrà conoscere i recenti ritrovamenti, in contrada S. Lucia, di una necropoli picena inquadrabile tra la fine del VII e VI sec. a.C. e dei resti di epoca romana collegati al Fanum Apollonis. I visitatori e la stampa saranno guidati nelle due sale espositive, site nel Museo di Palazzo Lazzarini, corredate da pannelli esplicativi con testi e immagini. Poi si entrerà nella sala immersiva dove sarà possibile vedere con la realtà aumentata, le aree in corso di scavo e la ricostruzione in 3D delle sepolture.  Ci immergeremo, grazie alla realtà aumentata in un’altra epoca diversa dall’attuale ed entreremo nella necropoli picena inquadrabile tra la fine del VII e VI secolo a.C. e dei resti di epoca romana collegati al Fanum Apollonis.

Le giornate termineranno Domenica 19/06/22 con la Conferenza: “IL CAMMINO DEGLI ANTICHI NEL NOSTRO TERRITORIO…” dai reperti archeologici ritrovati in Morrovalle alla conoscenza del territorio limitrofo. Dunque tre giornate straordinarie, belle, di grande rilancio della cultura italiana nel Mondo”.  Nazzarena Acquaroli Cerone – Presidente Archeoclub d’Italia di Morrovalle – Tel - 338/9376511.

 

In Puglia i boschi della Murgia, gli insediamenti preistorici lungo gli antichi tratturi.

“Sabato 18 Giugno 2022 a partire dalle ore 19:00, l’evento culturale “TRA ARCHEOLOGIA E ARTE. FEDERICO II, LA MURGIA E L’ARTE EQUESTRE”, con il patrocinio del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.

In un contesto per così dire “naturalistico” ma anche “ambientale” e “climatico”, è stato progettato un evento culturale ambientato nel XIII secolo, quando i parchi e i boschi della Murgia furono visitati anche dall’Imperatore Federico II di Svevia; un luogo situato nel punto d’incontro fra due grandi vie erbose – ha annunciato Michele Iacovelli, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Corato in Puglia -  il Tratturo Canosa-Ruvo e il Tratturo Corato-Fontanadogna, ovvero nei pressi dell’attuale SP19 all’incrocio con la Strada Esterna Tratturello Pedale ( Accademia nazionale di arte equestre "Il nero luminoso" - Google Maps ). Figura emblematica del Duecento, Federico II frequentò queste zone intorno al 1240 e anche prima, quando visitò la fabbrica del castello di Trani (datato 1233)”.

 

Lungo i tratturi ma anche insediamenti preistorici e villaggi risalenti al 5.000 a.C.

“Durante il regno di questo imperatore la cavalleria diviene il fulcro dell'esercito medievale che dal sec. XII in poi simboleggia la nobiltà e la forza cavalleresca in guerra e quando cambiano le caratteristiche e gli usi del cavallo da tiro che, sostituito ai buoi nell'aratura, è il protagonista del decollo economico dei paesi europei. Le prime aziende di allevamento organizzato dei cavalli compaiono presso i sovrani anglo-normanni. Sul modello preso da Federico II nascono ‒  ha continuato Michele Iacovelli - specialmente nelle zone pianeggianti e umide della Puglia nordorientale ‒ le massarie regie, sulle quali aveva già operato Federico con provvedimenti legislativi mirati a valorizzarne metodi e strumenti di allevamento. In una lettera del 1239 approva l'organizzazione della sua marestalla, stabilendo come dovesse avvenire la riproduzione e ordinando che le giumente fossero nutrite con orzo per dare più latte ai puledri (Historia diplomatica, V, 1, p. 490).

La scelta del luogo sta nel fatto che esso si trova al centro di una serie di emergenze archeologiche molto importanti e che vanno tutelate e valorizzate: Insediamenti preistorici come M. Savignano, L’Antica, Posta Mangieri, Serra Cecibizzo, Masseria La Grotta, note località con resti di villaggi di capanne a partire dal 5.000 a.C. Insediamenti con torri e masserie fortificate, come Torre Sansanello, Torre di Nebbia, Pedale Piccolo, Pedale Grande, Jazzo Tarantini, località con siti archeologici di origine medievale e tardomedievale, circoscritti sia alle strutture che alla viabilità interna. Presenza di boschi residuali come quello di Castel del Monte e Malcangi, che documentano la più antica attività di disboscamento della zona a partire dalla fine del XII secolo. Presenza di altri siti archeologici che caratterizzarono sia l’attività di disboscamento che di inserimento dei culti cristiani in ambito paganico (Chiesa di S. Magno).

Nell’ambito di queste emergenze archeologiche l’azione dell’uomo e la trasformazione del paesaggio trovano nella presenza imperiale una giusta connessione storico-antropologica e una documentazione archeologica certe.

L’offerta culturale, sarà arricchita e preceduta da un excusurs su “Archeologia e Arte. Rapporto tra uomo e cavallo” che, ancorchè compare in ogni ambito di ricerca storico-archeologica e nonostante sia stato fondamentale presso la maggior parte delle popolazioni, ancora oggi non si è in grado di indicare con esattezza il momento e il luogo in cui per la prima volta l’uomo e il cavallo iniziarono a convivere. La disquisizione minuziosa, frutto di studi approfonditi su alcuni scavi archeologici e sui reperti in essi ritrovati, ci consentirà, altresì, di comprendere meglio l’utilizzo del cavallo dalla Preistoria al Medioevo, ovvero dalla domesticazione dell’animale, passando per le varie fasi della storia dell’uomo, sino alla descrizione di come veniva utilizzato e considerato nella mentalità medievale. Dall’uso in guerra, partendo dall’epoca delle invasioni barbariche che vede la nascita dei primi veri e propri reparti a cavallo, sino al periodo medievale indicato come l’acmè della cavalleria”. Michele Iacovelli – Presidente Archeoclub D’Italia sede di Corato in Puglia – Tel 348 – 593 0027.

 

Nel Lazio –  i reperti archeologici della Via Flaminia a Malborghetto.  Domani - Sabato 18 Giugno alle ore 10 e 30. 

 

“Anche nel Lazio si svolgeranno le Giornate Europee dell’Archeologia dal 17 al 19 Giugno con numerosi eventi targati Archeoclub D’Italia. Ad esempio, Sabato 18 Giugno alle ore 10 e 30 e Domenica 19 Giugno, alle ore 16 e 30, visite guidate all’area archeologica di Malborghetto. Poco oltre il XIII miglio della Flaminia antica si trova Malborghetto.  E’ un casale che ha inglobato un Arco quadrifronte del IV secolo d.C. posto a segnacolo dell’incrocio tra la via Flaminia e la strada di collegamento tra Veio e la Tiberina. Il tetrapylon, a pianta rettangolare - ha annunciato Carla Sisto Canali, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Formello -  su quattro pilastri in laterizio, era coronato da un attico a copertura piana. La presenza di un arco onorario sulla via Flaminia, databile al IV sec. d.C., è stata messo in relazione alla discesa delle truppe di Costantino da settentrione proprio lungo la Via Flaminia al fine di opporsi a quelle dell’imperatore Massenzio. A seguito della vittoria,il Senato Romano fece erigere nell’Urbe l’arco bifronte presso il Colosseo e forse nel Suburbium quello di Malborghetto.

All’interno del sito che vedremo ci sono i reperti archeologici della Via Flaminia!

Dunque l’Arco di Malborghetto, di epoca costantiniana è collegabile alle vicende della battaglia di Ponte Milvio tra Costantino e Massenzio, il 28 ottobre del 312 d.C.. Letture da testi storici.

Spogliato delle decorazioni esterne, fu riutilizzato nel Medio Evo come fortilizio, chiesa, casale, stazione di posta. Recuperato e restaurato alla fine del XX secolo. Contiene un piccolo museo del territorio, con reperti dai monumenti sepolcrali lungo la via Flaminia ed inoltre è in bella posizione panoramica sull'Agro Veientano e sulla valle del Tevere”. Carla Sisto Canali -  Presidente Archeoclub D’Italia sede di Formello – Tel 380 -  531 5224.

 

Nell’ antica città Preromana di Tuscolo nel Lazio. Domani - Sabato 18 Giugno - Ore 9 - Briefing Stampa. 

“Nel Lazio c’è l’antica città preromana di Tuscolo e la vedremo. Alle ore 9 inizio del briefing stampa itinerante che partirà dal piazzale di San Silvestro di Monte Compatri, Sabato 18 Giugno. Andremo dalle cisterne romane alla città di Tuscolo, attraverso una passeggiata archeologico/ naturalistica.    Inizieremo con una breve introduzione sul sito  - ha dichiarato Claudio Martorelli, segretario Archeoclub di Monte Compatri, nel Lazio - e di tutti gli aspetti geologici e morfologici del territorio. Attraverseremo la fattoria " Collina degli asinelli", dove si svolge ippoterapia con gli asini. Poi arriveremo presso le cisterne romane datate I sec. d.c. Percorrendo il sentiero 502 del Parco regionale dei Castelli Romani, costeggiando il muro di cinta dell' eremo di Camaldoli, arriveremo sul sito di Tuscolo, antica città preromana . Qui ammireremo le evidenze archeologiche venite alla luce attraverso i scavi che si sono succeduti nel corso degli anni. Attualmente c'è una campagna di scavi che si protrarrà fino al 1 luglio.

La grande opportunità di vedere le terme, l' area del foro, mosaici e basamenti di costruzioni, ma anche ciò che resta di un santuario extraurbano!”. Claudio Martorelli  -  Segretario Archeoclub D’Italia sede di Monte Compatri (Lazio) – Tel 392 -  31499 44.

 

In Campania a Benevento visita all’Abbazia Benedettina del Santo Salvatore a San Salvatore Telesino, apertura straordinaria della Villa di Poppea a Torre Annunziata, apertura straordinaria dell’Anfiteatro  Romano di Santa Maria Capua Vetere e del Museo di Capua.

Domenica - 19 Giugno - ore 17 - Briefing Stampa con visita all'Abbazia Benedettina a San Salvatore Telesino (Beneventano)

“Le Giornate Europee dell’Archeologia all’Abbazia Benedettina del Santo Salvatore a San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento, in Campania. Ci sono libri che nascono da molto lontano, addirittura da amori sbocciati nel medioevo – ha annunciato Francesco Morante, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Benevento -  divenuti versi immortali ma anche memorie di pietra come le antiche abbazie e le antiche chiese. Per questo non poteva esserci incontro migliore, sul piano delle giuste sensibilità, tra l’ultimo libro di Michele Ruggiano e l’Abbazia benedettina di San Salvatore Telesino. In questo sito, testimone di tempi di pietra, ci sarà la presentazione, a cura dell’Archeoclub di Benevento, del libro “Amori di sogno e sogni d’amore”.

L’incontro, che avverrà domenica 19 giugno 2022, in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, è reso possibile grazie al patrocinio dell’Amministrazione Comunale di San Salvatore Telesino. L’incontro sarà preceduto, dalle 17 alle 18, da una visita alla struttura e alle raccolte archeologiche”. Francesco Morante – Archeoclub D’Italia sede di Benevento (per quanto riguarda l’evento di Benevento) – Tel 389 – 998 4903

 

 

Nelle Marche a Caldarola – Villa Romana del Primo Secolo d.C.

 

“A Caldalora, nelle Marche, c’è un’area archeologica che vedremo durante le Giornate Europee dell’Archeologia, Sabato 18 Giugno , dalle ore 17 alle ore 20 con briefing stampa alle ore 17.  Il tutto a cura dell’archeologo Nicolò Licata. Il sito, di epoca romana individuato lungo la sponda meridionale del lago di Caccamo (invaso artificiale creato nel 1954) conferma la rilevante presenza di emergenze archeologiche lungo tutta la valle del fiume Chienti, naturale via di comunicazione dalla costa all'entroterra marchigiano. Le strutture rinvenute, di fondazione tardo repubblicana, ma esistenti almeno fino al I secolo d.C. – ha annunciato Fiorella Paino, Presidente di Archeoclub D’Italia sede di Marca di Camerino -  appartengono alla pars rustica di una villa suburbana ben più estesa. La villa si sviluppa su 3 terrazzi degradanti verso il fondovalle presentandosi come un impianto abitativo suburbano di discrete dimensioni, costruito con materiali provenienti da cave vicine. Il primo settore sviluppato sul primo terrazzo, mostra dimensioni e tecniche costruttive tali da lasciarlo interpretare come area destinata alle stanze di servizio. Il secondo terrazzo è caratterizzato dalla presenza di una grande condotta fognaria di forma allungata, coperta con lastre calcaree di diverse dimensioni. Sul terzo terrazzo sono stati individuati sei ambienti di forme e dimensioni diverse, due dei quali pavimentati in opus spicattim e uno in laterizi piani. Tra i sei ambienti di servizio del terzo terrazzo, alcuni sono destinati a terme. I materiali archeologici, conservati presso l'Antiquarìum di Pievefavera, testimoniano che l'area conobbe una lunga frequentazione dalla preistoria fino all'età romana. I reperti esposti seguono un ordine diacronico per classi di materiali: Le iscrizioni graffite in lingua latina si datano alla fine del III secolo a.C. e rappresentano i più antichi documenti di scrittura della regione, documentando una precoce romanizzazione del territorio legata forse alla presenza di un luogo di culto”. Fiorella  Paino – Presidente Archeoclub D’Italia sede di Marca di Camerino – Tel 339 3602400.

 

A Ripatransone, nelle Marche inediti reperti archeologici!

 

“In esclusiva per le Giornate Europee dell’Archeolgia, Archeoclub D’Italia sede di Ripatransone, nelle Marche, presenterà alcuni reperti restaurati mostrando anche le tecniche del restauro conservativo, al tempo stesso offrendo una particolare cura delle sedi di ritrovamento con mappatura del territorio.  Domenica 19 Giugno, invece verrà dato spazio a momenti musicali – ha affermato Donatella Donati, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Ripatransone, nelle Marche -  con particolare attenzione all’evoluzione strumentale musicale attraverso le immagini decorative delle ceramiche, seguirà concerto con  rievocazioni e danze storiche. Briefing aperto alla stampa, Domani, Venerdì 17 Giugno, alle ore 17, presso il Museo Archeologico di Ripatransone dove non solo mostreremo per la prima volta alcuni reperti archeologici ma mostreremo anche le tecniche di restauro della ceramica. Domenica 19 Giugno, invece, dalle ore 18 e sempre presso il Museo Archeologico di Ripatransone, rievocazioni e danze storiche”. Donatella Donati – Presidente Archeoclub D’Italia sede di Ripatransone – Tel 3496404768

 

 

E a Carassai, sempre nelle Marche, “apertura straordinaria alla stampa dell’Antiquarium presso il Castello Vecchio. Il tutto sarà domani, Venerdì 17 Giugno a partire dalle ore 10. In serata, alle ore 21, concerto di Jazz. Nel pomeriggio di Sabato 18 Giugno  - ha annunciato Bianca Virgili, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Carassai, nelle Marche - si svolgeranno i laboratori di acquerello, poi Domenica 19 Giugno ancora visite all’Antiquarium e al Castello Vecchio di Carassai”. Bianca Virgili – Presidente Archeoclub D’Italia sede di Carassai – Tel 393 – 327 743 36.

 

 

A Comunanza nelle Marche

 

“A Comunanza apriremo le Antiche Terme Romane, Domenica 19 Giugno dalle ore 10 e 30 con accesso per la stampa.

Una abitazione con incluse le terme. Una domus con terme inserita in un Ager Piblicus .  Giorno dopo giorno, quella che sembrava una Domus edificata in zona campestre, ha assunto l’aspetto di un vasto complesso termale - ha annunciato Stefania Cespi, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Comunanza - con più stratificazioni storiche. Complesso così vasto che non poteva essere, certo, impiantato nel nulla.

Un svolta alle nostre ricerche arrivò nel 2014, quando ricercatrici dell’Università di Pisa, stilarono una interessante relazione convincendoci che, sotto i nostri piedi, sotto le nostre case, vi era un vasto insediamento inizialmente Piceno poi Romano. Da sempre si va alla ricerca della scomparsa Novana citata da Plinio il Vecchio.  Forse, ci siamo. E noi Domenica 19 Giugno, in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia vedremo proprio le Antiche Terme Romane”. Appuntamento per la stampa è per Domenica 19 Giugno alle ore 10 e 30 al Piazzale delle Terme a Comunanza, nelle Marche. Stefania Cespi – Presidente Archeoclub D’Italia sede di Comunanza (Marche) – Tel 333 454 0176.

 

E in Abruzzo, ancora Domenica 19 Giugno, alle ore 17 e 30!

 

“Per le Giornate Europee dell’Archeologia, visiteremo il Castello di Barisciano,  localizzato nel versante sud della catena del Gran Sasso – ha dichiarato Maria Rita Acone di Archeoclub D’Italia sede de L’Aquila -  che conserva al suo interno la chiesa di S. Rocco. In data, Domenica 19 giugno, alle ore 17 e 30, apertura alla stampa e si visiteranno il castello e la sua chiesa con la guida del prof. Giulio Pacifico consigliere della sede aquilana di Archeoclub d’Italia, nativo del luogo ed esperto di storia locale. Il sito archeologico si raggiungerà con una breve escursione a partire dal centro storico di Barisciano. La visita è aperta anche al pubblico previa prenotazione all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.”. Giulio De Collibus - Presidente Archeoclub D’Italia sede de L’Aquila – Tel 328 336 6115.

 

 

A Palmi in Calabria.

A Palmi, in provincia di Reggio Calabria il Parco Archeologico dei Tauriani! Domenica 19 Giugno, ore 16. 

 

“L’Associazione Archeoclub d’Italia APS “Area integrata dello Stretto”, in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia 2022, che si svolgeranno nei giorni 17, 18 e 19 Giugno, ha realizzato, a cura del locale Movimento Culturale San Fantino di Palmi (RC), una visita virtuale del Parco Archeologico dei Tauriani – ha affermato Rosanna Trovato, Presidente Archeoclub D’Italia sede “Area Integrata dello Stretto” -  e dell’attigua Cripta di San Fantino. Negli intendimenti dell’Associazione la partecipazione alle GEA vuole implementare la valorizzazione e la fruizione delle evidenze archeologiche e culturali del territorio di Palmi (RC), per una visibilità che trascenda i ristretti limiti regionali, aprendosi ad una dimensione più ampia, nello specifico europea”. Rosanna Trovato – Presidente Archeoclub D’Italia sede “Area Integrata dello Stretto” – Tel 320 – 057 0740.

 
Ultima modifica il Venerdì, 17 Giugno 2022 17:47