Lunedì 29 novembre e martedì 30 novembre 2021, la stagione teatrale della Società del Teatro e della Musica "Luigi Barbara" presenta un grande classico della letteratura teatrale: Emilio Solfrizzi sarà in scena con "Il Malato Immaginario", uno dei capolavori di Molière. Attore eclettico, impegnato sia in teatro che in televisione e nel cinema, Emilio Solfrizzi alterna ruoli comici e drammatici, realizzando così un racconto variegato e molteplice dell'uomo di oggi. Dall'esperienza di "Toti e Tata" con Antonio Stornaiolo alla collaborazione con l'autore Gennaro Nunziante, dalle serie televisive ai film diretti dai fratelli Taviani, Cristina Comencini, Silvio Soldini e Sergio Rubini, nel suo percorso trovano spazio le tante possibili esperienze di un attore contemporaneo che racconta sia le debolezze del genere umano che le sue straordinarie qualità. Gli spettacoli si terranno al Teatro Circus di Pescara: la prima replica serale è in programma lunedì 29 novembre con inizio alle ore 21; la replica pomeridiana è prevista per le 17 di martedì 30, mentre la seconda replica serale avrà luogo martedì 30 novembre alle 21. Il biglietto di ingresso per lo spettacolo costa 30€ per le Poltronissime e 25€ per le Poltrone (per i soci della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara”, i biglietti costano, rispettivamente, 25€ e 22€). Il teatro come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l'idea di Argante di servirsi della malattia per non affrontare «i dardi dell'atroce fortuna». "Il malato immaginario" ha più paura di vivere che di morire e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient'altro che una fuga dai problemi, dalle prove che un'esistenza ti mette davanti. La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la malattia con la vecchiaia, identificando di conseguenza il ruolo del malato con un attore anziano o addirittura vecchio, ma Molière lo scrive per se stesso quindi per un uomo sui 50 anni, proprio per queste ragioni un grande attore dell'età di Emilio Solfrizzi potrà restituire al testo un aspetto importantissimo e certe volte dimenticato, vale a dire il rifiuto della propria esistenza.
La comicità di cui è intriso il capolavoro di Molière viene così esaltata dall'esplosione di vita che si fa tutt'intorno ad Argante e la sua continua fuga attraverso rimedi e cure di medici improbabili crea situazioni esilaranti. Una comicità che si avvicina al teatro dell'assurdo, Molière, come tutti i giganti, con geniale intuizione anticipa modalità drammaturgiche che solo nel ‘900 vedranno la luce. Si ride, tanto, ma come sempre l'uomo ride del dramma altrui.
Il quarto appuntamento con la cinquantacinquesima Stagione Teatrale della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” di Pescara sarà per martedì 18 e mercoledì 19 gennaio 2022: il primo spettacolo del nuovo anno avrà come protagonista Peppe Barra impegnato in "Non c'è niente da ridere" di Peppe Barra e Lamberto Lambertini e diretto dallo stesso Lamberto Lambertini.