Martedì, 17 Ottobre 2023 16:04

Yoshihiro Hattori morì a 16 anni per aver suonato alla porta sbagliata.

Scritto da Angela Curatolo
Yoshihiro Hattori Yoshihiro Hattori

Una storia che ancora oggi lascia l'amaro per come si sono svolti i fatti

E' successo esattamente 31 anni fa.

Yoshihiro Hattori ha 16 anni, ottiene una borsa di studio per un programma di scambio studentesco per Baton Rouge, Louisiana, Stati Uniti, nell'agosto 1992, ospitato in una famiglia del posto, che ha un figlio coetaneo, Webb. Due mesi dopo Hattori e Webb vengono invitati a una festa di Halloween il 17 ottobre 1992, organizzata per studenti di scambio giapponesi.

Hattori è vestito come John Travolta ne La febbre del sabato sera.

Verso le 20:00, i due vanno nel quartiere dove si tiene la festa, sbagliano casa, suonano a un macellaio di 30 anni, si confondono per via delle decorazioni esterne di Halloween. Ed è qui che accade l'impensabile. Nessuno risponde alla porta d'ingresso, la moglie del macellaio si reca alla porta laterale che conduce al posto auto coperto e vede Webb, con un tutore per il collo a causa di un recente infortunio e le bende come parte del costume di Halloween. Lui tenta di parlarle ma lei si spaventa, le prende il panico quando Hattori appare da dietro l'angolo rapidamente verso di lei. Così la donna sbatte la porta e dice a suo marito di prendere la pistola. Webb percepisce di aver sbagliato casa, stanno per andare verso l'auto per lasciare il posto e il macellaio apre la porta laterale, armato di revolver 44 Magnum.

Il piccolo Hattori indietreggia dicendo: "Siamo qui per la festa". Il macellaio con la pistola urla: "Fermo!" Webb cerca di avvertire Hattori ma il suo l'inglese è ancora limitato e quella sera non indossa le lenti a contatto: così non vede l'arma e non realizza che deve fermarsi, forse crede sia uno scherzo di Halloween. Giulio. Hattori ha anche in mano una macchina fotografica, il macellaio la scambia per un'arma e gli spara, colpendolo al petto, poi fugge in casa. Webb spaventato scappa nella casa vicina per chiedere aiuto, Hattori gravemente ferito è disteso sulla schiena. Passano 40 minuti, Hattori muore in ambulanza per la copiosa perdita di sangue. Il colpo ha perforato il polmone sinistro.

Sulle prime la polizia non incrimina il macellaio: è "nei suoi diritti sparare all'intruso", così, rapidamente interrogato, viene rilasciato.

Solo dopo le proteste del governatore della Louisiana e del console giapponese a New Orleans, viene accusato di omicidio colposo e poi assolto. Invece in sede civile, ritenuto responsabile della morte di Hattori, la corte lo condanna a risarcire i genitori per 650.000 dollari. La somma è stata destinata ai ragazzi per viaggi studio in Giappone e per il controllo delle armi.

Dopo il processo, il macellaio fa sapere che rifiuta di possedere una pistola. Nel 2013 perde la casa e il lavoro, ora vive in un parcheggio per roulotte.