Mercoledì, 16 Ottobre 2024 17:52

"Storia del sidro e dell'idromele", fonti di saggezza, di vita, di forza

Scritto da Manuela Prosperi

Di Manuela Prosperi

Il sidro e l'idromele sono bevande alcoliche risalenti alla notte dei tempi e di tradizione da sempre collegata al capodanno celtico, Samhain, del 31 ottobre. Vediamo insieme.

Il sidro è una bevanda di mele fermentate. Il termine sidro ha origini intorno alla prima metà del 1100 dalla lingua d'oil. Le prime testimonianze del sidro si hanno in Egitto e in Italia fu Giulio Cesare a portarlo sulle tavole dell'aristocrazia romana. I primi in assoluto, ad ogni modo, a consumare sidro, furono sicuramente i Celti e a produrla a fini cerimoniali e curativi.

Il sidro come lo conosciamo noi nasce in tempo medievale e precisamente in Normandia e viene considerato bene di lusso. In Gran Bretagna, dove c'è massimo consumo, il sidro viene introdotto da Guglielmo il Conquistatore e nel 1700 nascono le prime sidredie. Il sidro tutt'ora è una bevanda rituale nel mondo wicca e neopagano durante i Sabba rituali. L'idromele invece non nasce per mano umana. Da secoli, nelle cavità degli alberi, il miele fermentato con l'acqua piovana forma questa bevanda che un giorno l'uomo assaggio' per caso. Si dice che i primi ad assaggiarla furono gli Africani. Dopo di loro "brindarono" I Sumeri, i Celti, i Greci, i Romani, gli Slavi. I Pagani bevevano l'idromele in occasione di importanti celebrazioni. Nel medioevo era una bevanda molto nota. Era considerata fonte di saggezza, di vita, di forza.

Era la bevanda degli dei.

Secondo i vichinghi accompagnava la vita nell'aldilà, chi beveva idromele banchettava direttamente col dio Odino!