Alle ore 20 la benedizione. E Martedì 3 Maggio apertura straordinaria del Museo delle Tradizioni Etnostoriche della Campania a pochi metri dal Santuario di Santa Maria a Castello! “Oggi abbiamo salutato il Primo Maggio con la Festa della Montagna che questa volta ha fatto tappa alla sorgente Le Gavete con la paranza tradizionale di canto popolare, la ceebrazione della Santa Messa e la consegna della perteca alla Madonna, poi l’arrivo delle paranze al Santuario con la benedizione iniziata da poco. Nell’eruzione del 1631 la lava risparmiò la testa lignea della Madonna di Castello, nonostante la distruzione della chiesa che la ospitava. La stampa che verrà a Somma Vesuviana, nel napoletano, Martedì 3 Maggio, detto il Tre della Croce, troverà le Paranze che ripeteranno il rito alla Madonna di Castello detta anche “Mamma Schiavona o Pacchiana o affettuosamente “Vicchiarella nosta”. Si tratta della prima, grande tradizione di canto popolare ritornata nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio dalla fine delle restrizioni. La Festa della Montagna a Somma Vesuviana è una delle più note tra le tante e storiche feste sia folcloristiche che religiose che si svolgono ogni anno o a distanza di qualche anno, nella città vesuviana alle spalle del Monte Somma, ultima parete del complesso vulcanico che coprì Pompei. Si inizierà alle ore 10 e 30 con la salita alla cima del Monte Somma, poi alle ore 12 la celebrazione della Santa Messa al Santuario mariano di Santa Maria a Castello, i canti popolari e alle ore 20 la consegna della Pertica alla Madonna”. Lo ha affermato oggi, Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano. La forte componente folcloristica è riconducibile al culto della Madonna di Castello che affonda le sue origini in quello molto più antico della “montagna di fuoco. La Festa inizia dopo la Domenica di Pasqua, con il Sabato dei Fuochi, il primo Sabato dopo Pasqua e coinvolge tutti i comuni che si trovano ai piedi del Monte Somma, tutti interessati dalle varie eruzioni vulcaniche. E’ un evento molto sentito a Somma Vesuviana che ha inizio con grandi falò notturni intorno al Santuario della Madonna di Castello nella parte alta del paese. Il 3 Maggio poi l’inno alla Madonna, proprio dinanzi al Santuario, con i tradizionali strumenti di canto popolare. Molto suggestiva e particolare è la tradizione a cui è possibile assistere l’ultimo giorno della manifestazione, ossia la preparazione della “pertica”, costituita da un ramo di castagno adornato ed impreziosito con frutti, fiori e cibi con il quale si omaggia la propria donna intonando “canti a ‘ffigliola“.
La Festa della Montagna che si svolge a Somma Vesuviana, non è una sagra, non è un concerto ma è una tradizione culturale ben radicata che vede insieme religione, canto popolare tradizionale, cultura popolare. Si tratta di uno dei principali eventi della tradizione campana. Ogni Sabato le paranze musicali provengono dai vari paesi limitrofi. Il 3 Maggio c’è la salita alla cima della Montagna e alle ore 15 l’inno alla Madonna che viene intonato dinanzi al Santuario mariano tra i più piccoli al Mondo! E Martedì 3 Maggio apertura straordinaria del Museo Etnostorico delle Genti Campane situato a pochi metri dal Santuario di Santa Maria a Castello. La stampa che verrà a Somma Vesuviana, potrà vedere, visitare e filmare il Museo. Tutte le più importanti tradizioni popolari della Campania! “Il Museo Etnostorico delle Genti Campane inaugurato dall’Accademia Vesuviana di Tradizioni Etnostoriche, con il Patrocinio del Comune di Somma Vesuviana e dei Ministeri ai Beni Ambientali e Culturali, del Lavoro e delle Politiche Sociali, e dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca (MIUR), nell’ambito delle festività in onore ai 150 anni dell’Unità D’Italia, nel 2011, incide positivamente sul territorio del Parco Naturale Antropico del Vesuvio. Difende il principio identitario locale, quello, cioè delle tradizioni – ha affermato Biagio Esposito, Presidente dell’Accademia Vesuviana di Tradizioni Etnostoriche - teorizzate con metodologia scientifica, nel panorama etnoantropologico nazionale e internazionale. Alla vocazione territoriale risponde con otto sezioni che amplificano molteplici campi di ricerche, tra i quali quelli etnomusicali, etnografici, iconografici, museali pedagogici dell’arte e della creatività giovanile, una biblioteca ricca di prime edizioni, antichi testi a stampa con copertina in pergamena, cinque centine, sei centine, sette centine in 4°, 8° e 16°, fra i quali un testo a stampa del 1525 sui Principi Peripatetici. Si avvale di un prezioso archivio etnostorico delle ritualità cerimoniali del mondo. Il Museo è su due livelli, situato nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio, nella zona di Santa Maria a Castello di Somma Vesuviana. Dunque la stampa potrà compiere un viaggio nelle tradizioni popolari della Campania, non solo di Somma Vesuviana in quanto il Museo Etnostorico delle Genti Campane ospita immagini e testimonianze delle varie tradizioni popolari della Regione come ad esempio i Battenti di Guardia Sanframondi, paesino del beneventano o ancora i Gigli”.