Spiega, infatti, Pagliarini “che le necessità e gli obiettivi nell’era del Covid-19 vanno necessariamente verso un pensiero connettivo che veda gli esseri umani uniti verso un’unica direzione: una nuova umanità caparbiamente ecosistemica, colta e soprattutto riumanizzata”. All’interno del manifesto per un’arte corale nasce una serie di opere collettive titolata #restaCorale - Saluti dal mondo in cattività ideate e curate dallo stesso Pagliarini. Le opere realizzate dalle allieve e dagli allievi dei corsi Teoria della Percezione, Psicologia della Forma e Semiologia del Corpo, ben oltre 150, sono state create tra Aprile e Maggio 2020 durante il periodo di isolamento dovuto all’emergenza Covid-19 e ne rispecchiano emotività e corporalità, restituendo una memoria storica del vissuto. Il primo lavoro della serie a essere presentato è #restaTrascendente, un’animazione in 12 tavole disegnate a mano realizzata con la classe di Semiologia del Corpo del Biennio, composta da una ventina di voci.
Il gruppo di persone, tra cui studenti ed ex-studenti, ha lavorato su tre specifici momenti rappresentando, su un’unica tavola, il proprio volto, il proprio corpo e un gesto/firma rivelatore di quanto vissuto nell’esatto momento di confinamento e segregazione sociale. Le opere sono state in seguito assemblate insieme a dei professionisti in un unico artefatto, un video d’arte che rimarca l’inesorabile conflitto tra la forte dinamica del “corpo-mente” in cattività e la necessaria lentezza e ripetitività del suo vissuto circadiano.
Hanno preso parte a #restaTrascendente Ideazione e Direzione Artistica - Luigi Pagliarini; Video Composizione - Emmanuel Nervegna; Composizione Musicale - Andrea Gabriele; Montaggio Suono - Fabio Perletta (ISIA – Pescara) Opere Artistiche e Campionamento Suoni Ambientali - Ado Brandimarte, Alessia Galassi, Allegra Donati, Anthony Bufali, Antonia Lombardi, Chan Yang, Fabio Casaccia, Francesco Moriconi, Gaia Rosita Cecere, Giorgia Mascitti, Huang Yan, Jacopo Pinelli, Leonardo Gironacci, Lisa Maria Ciccalé, Luna Hoei Cini, Maria Letizia Paiato, Michela Oddis, Milica Jankovic, Noemi Agosti, Viviana Tavani. Un lavoro che rappresenta anche un omaggio ad Andrea Gabriele, produttore musicale e artista pescarese, scomparso nel 2015, noto per avere lavorato con gallerie d'arte, festival di arti elettroniche, etichette musicali, eventi e marchi come MTV, BMW, RAI, Dolce & Gabbana, Tudor-Rolex, Pirelli, Breil, Heineken, Vodafone, Samsung, Diesel, EXPO, Perugina, PUMA / Franklin & Marshall, Vogue, Nike, Citroen e molti altri, nonché per avere pubblicato dischi sotto diversi moniker (Clap Rules, Pirandelo, Mou Lips, Symbiosis Orchestra) e realizzato diversi progetti, dalla sperimentazione alla musica dance. All'appello non mancano le collaborazioni con scuole d'arte come l'Istituto Europeo di Design (IED), la Nuova Accademia delle Belle Arti (Naba) di Milano e con artisti quali Bianco-Valente, Claudio Sinatti, Scanner, Fabrizio Mammarella, Iris Garrelfs, Geoff Warren, Mario Masullo e molti altri. Quello con Luigi Pagliarini non è stato un semplice legame lavorativo ma anche affettivo.
Oltre ad avere organizzato spettacoli per 8 anni ed eventi tra i quali il PEAM a Pescara, Andrea Gabriele è stato amico prezioso il cui spirito in #restaTrascendente è presente nella composizione musicale. Avere messo a disposizione dei ragazzi che hanno partecipato a questo lavoro la musica di Andrea Gabriele testimonia il suo più grande insegnamento: credere nella creatività, nella sperimentazione, nel futuro e nell'agire coralmente sempre.
Da frammenti di vita in quarantena ai temi del volto, del corpo e del gesto artistico, nascono dunque espressioni artistiche corali che hanno un solo obiettivo: sostenere un’orchestrazione sinergica dove l’individualità ha senso solo in un ordine collettivo per propagarsi nell’immenso concerto delle vite. Se da più parti e negli ultimi anni il mondo dell’arte si è spesso richiamato ai principi di collettività e condivisione, sono in pochi a essere concretamente riusciti nell’obiettivo. manifesto per un’arte corale mette un punto fermo per un’autentica ripartenza, con l’intento concreto di superare individualismi ed egocentrismi e con un’attenzione privilegiata verso le nuove generazioni chiamate alla sfida della costruzione di una nuova comunità artistica. Nelle prossime settimane saranno presentati altri progetti, appartenenti alla serie #restaCorale, realizzati dalle classi di Teoria della Percezione e Psicologia della Forma del Triennio. I circa 130 allievi coinvolti hanno eseguito ciascuno cinque opere rispondenti alle azioni #restaUmano, #restaaCasa; #restaSicuro; #restaCreativo e #restaTeStesso che rappresentano momenti importanti vissuti durante la quarantena ma anche gli ingranaggi di un corpo/mente fortemente minacciato da apatia, cui manifesto per un’arte corale risponde con la riumanizzazione dell’azione creativa, non atto singolo ma corale per l’appunto.
Infine, accompagna ciascun progetto della serie #restaCorale l’azione #restaInAscolto, campionatura ambiente di lunghezza variabile dai 10 ai 60 secondi che gli allievi di ogni classe hanno realizzato quale un’ulteriore documentazione. Si tratta di una o più registrazioni audio dell’ambiente domestico, dei gesti preparatori le azioni richieste, o del suono prodotto dal gesto artistico quale, un esempio per tutti, il disegnare. Tale registrazione è stata utilizzata per caratterizzare acusticamente l’intervento artistico di ogni studente all’interno dell’opera d’Arte Corale.
Manifesto per un’arte corale
manifesto per un’arte corale rappresenta una scelta innovativa perché il momento è nuovo, così come lo sono le necessità e gli obiettivi, quelli che nell’era del Covid-19 vanno necessariamente verso un pensiero connettivo che vede gli esseri umani uniti verso un’unica direzione: una nuova umanità caparbiamente ecosistemica, colta e soprattutto riumanizzata. Tutto ciò mi ha spinto in una direzione di ricerca sull’estetica che fosse, sì, collettiva ma che potesse superare il concetto stesso di “collettività”. È così che nasce quella che a me piace pensare come Arte Corale. Una forma d’arte dove gruppi di artisti convergono verso un unico segno, un’unica definizione, un unico scopo. Dove i personalismi vengono meno ed emerge l’insieme come valore più importante, come valore massimo.
Così, all’interno di un’opera d’Arte Corale diviene necessità esaltare la forza dell’effetto derivato da un lavoro eseguito a più mani e realizzato con estrema coerenza e disciplinarità dentro i margini di una singola richiesta tematica, tecnica e metodologica. L’Arte Corale è quindi il luogo del pensiero artistico dove gli artefici confluiscono volontariamente verso un atteggiamento corale che, per intenderci, è quello classico della musicalità, della composizione, delle orchestre, della consonanza, dell’armonia sonora che, nello specifico dell’arte corale, da suono diventa segno. Un universo di segni, quindi, che pur lasciando timbrica, suono e voci differenziati l’uno dall’altra proceda coeso verso una unica direzione estetica. Ed è proprio in questa orchestrazione sinergica, collettiva, unanime, dove l’insieme dei segni si accorda alla ricerca di un atto d'insieme, che troviamo la manifestazione spirituale del concetto di umanità dove l’individualità ha senso solo in un ordine collettivo e, appunto, corale. E all’interno del coro, il singolo individuo porta con sé l'originalità della sua azione per trasmetterla all’altro, senza alcun intento di competere o liberarsene, in modo tale che questa replica-azione si accordi in una composizione plurale ed evocativa del nuovo sentire umano. È una partitura estetica in cui l’organismo accorato coordina i suoi geni e la sua artisticità per far si che quest’ultima si propaghi nell’immenso concerto delle vite. Luigi Pagliarini
Luigi Pagliarini neuropsicologo per formazione, è un artista impegnato dai primi anni 90 nella Software Art, Robotica d’Arte, Arte ed Intelligenza Artificiale. Professore di Teoria della Percezione e Psicologia della Forma, Semantica del Segno e Psicologia dei Consumi Culturali presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata. È Consultant Professor presso il Playware della Danish Technical University dove si occupa di Robots and Dynamic Agents Interfaces Design ed è Partner Consultant dell’Entertainment Robotics. In passato, ha collaborato a diversi progetti con realtà quali il LEGO Group, SONY, Real World Records, ecc. Tra le altre, è stato Fondatore e Direttore del Pescara Electronic Artists Meeting; Direttore Artistico di Ecoteca; Curatore della Sezione di Robo[art] del Robotsatplay Festival; Fondatore e Membro del Comitato Internazionale di RoboCup Junior. Al momento è membro del Comitato Editoriale del “Journal of Artificial Life and Robotics”, membro del Comitato Editoriale della “Rivista di Psicologia dell’Arte”, membro del Comitato Scientifico della Conferenza Internazionale “Psychology-Based Technologies” e membro direttivo di APEXperience. Ha pubblicato oltre 200 articoli su libri, riviste, webzines, su atti di congressi e conferenze internazionali. Ha ricevuto onorificenze artistiche e accademiche ed è stato insignito di premi internazionali, più di una volta. Ha esposto in diversi musei e luoghi istituzionali in tutto il mondo (il Centre Pompidou, ICC a Tokyo, il Museo della Scienza di Napoli, ecc.). Ha collaborato con diversi Enti e Istituti di Ricerca (Istituto di ISTC del C.N.R., Alenia, Selenia, ecc.) ed Università (MIT Medialab di Boston, il Dipartimento di Meccatronica del Maersk Institute di Odense, il Dipartimento di Psicologia di Roma, di St. Andrews in Scozia, di Napoli, o di Milano e Pavia, ecc.) e Accademie di Belle Arti (Macerata, Roma e Bari), sia come ricercatore che insegnante e – in qualità di consulente - con diverse aziende, industrie e multinazionali. Più volte, il suo operato è stato descritto su i media di qualità in diversi paesi.