Lunedì, 21 Novembre 2022 17:05

Ascoltare il dolore e affrontarlo lavorando sulla vera causa

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di Marco Battista

Quando il dolore ci impedisce di muoverti liberamente, la prima cosa che facciamo è assumere un antidolorifico o un analgesico, oppure usiamo una pomata da spalmare o ancora un cerotto da applicare sulla parte dolorante.

Può darsi che proveremmo sollievo per qualche giorno, ma poi il dolore torna a farsi sentire e ricominceremo ad assumere i farmaci. Questo è il modo classico di affrontare il problema cercando di silenziare i sintomi. Il dolore, infatti, rappresenta per il nostro corpo come la spia del motore di un'auto. Quando la spia si accende non andiamo dal meccanico per farla spegnere, ma per capire perché si è accesa. Cosa non va, insomma. Ed è lo stesso criterio che dovremmo usare per affrontare il dolore.

Il corpo ci sta avvertendo che qualcosa ha smesso di funzionare nel modo corretto, che sia un organo o un muscolo. Il compito dell'operatore olistico è di capire l'origine che causa il dolore, perché può capitare di avvertire dolore a una spalla ma l'origine del dolore è da ricercare da tutt'altra parte, magari causato da un atteggiamento posturale scorretto. Quindi, ben venga il massaggio sulla parte dolorante, senza però dimenticare che le strutture del corpo non collegate fra di loro e che un dolore al piede, per esempio, potrebbe dipendere dalla schiena e viceversa. Senza considerare, inoltre, che l'origine del dolore potrebbe essere ricercato e affrontato da un punto di vista psicosomatico, cioè dal modo in cui una determinata situazione ci provoca delle emozioni che per mille motivi siamo costretti a reprimere, e che ci procurerà, a lungo andare, tensioni muscolari e rigidità che non possono essere affrontati e risolti soltanto con i farmaci, perché totalmente inefficaci.