Sì, la Luce.
Gli antichi lo sapevano, tanto che, negli anfratti del nostro Abruzzo, ad esempio, si può sentire ancora dire così già dal 20 di gennaio, qualche giorno prima della Candelora: "A San Sebastian si allunga il giorno di nu pass di can"... Così dicevano le "magane" (magage, maghe del centro Italia), di un tempo andato, che avvertivano prima degli altri l'arrivo della Luce di Febbraio.
I Cristiani ricordano la festa della Candelora ancora oggi il 2 febbraio, associata a Santa Brigida e alla luce, ma questa festa ha radici molto più antiche e pagane. Infatti, secondo il calendario celtico, febbraio ha un'importanza particolare perché nel suo primo giorno cade la festa di Imbolc, tradizionale festa della Luce che affonda le sue radici nella notte dei tempi e che tuttora è una festa Wicca Neopagana molto sentita in tutto il mondo.
Il termine Imbolc significa "Grande Pioggia" ed è uno dei significati della festa che celebra la dea pagana Brigit, dea della luce, del fuoco, dell'arte, delle tradizioni e della guarigione.
È molto bello e curioso vedere come il Paganesimo e il Cristianesimo, in questa festa così antica, di siano fusi tra loro conservando gran parte delle caratteristiche del culto e della tradizione della festa, mantenendo ovviamente ognuno la bellezza del proprio Credo.
Secondo la tradizione Wicca Neopagana, durante la festa di Imbolc si pratica l'accensione del fuoco sacro, per aspetto di luce e purificazione, che si esprime attraverso le giornate che si allungano e il sole e la terra che hanno in serbo, nel loro grembo, la Primavera.
Inoltre, nella leggenda celtica si narra che , elfi, folletti e fate benedicono le abitazioni con candele accese e spazzano gli usci per eliminare le energie negative.
Febbraio ha anche un altro grande regalo da donarci: il plenilunio d'inverno.
Il 16 febbraio, esattamente dalle 17, 57 sarà possibile ammirare pienamente e con grande gioia la Luna della Neve o altresì detta Luna dell'Immacolata.
La Luna della Neve viene così chiamata dai Celti dai tempi antichissimi e tutt'ora viene così definita dai Neopagani di tutto il mondo in omaggio ad una luna piena meravigliosa che ricopre i manti nevosi invernali.
La tradizione vuole che venisse mestamente anche chiamata dagli anziani la "Luna delle ossa" a causa della grande scarsità di cibo a cui veniva sottoposta la popolazione per i climi rigidi invernali.
La Luna Della Neve è molto importante in termini di magia celtica ai fini di nuove divinazioni e pulizia spirituale, infatti durante il plenilunio si adornano le case con fiori bianchi e si accendono incensi.
Dunque, la luna scende nel nostro cuore, attraverso gli occhi "come un madrigale sulla terra" e ci visita a pieno l'anima.
Infine, voglio ricordare alcuni versi di Omero di estraordinaria magia direttamente dai suoi eterni Inni:
"Da lei, dal suo immutato capo
Un diffuso chiarore si espande
Sulla Terra
E una sovrumana bellezza
Appare sotto la sua luce:
L'aria buia si fa luminosa
Di fronte alla sua dorata corona
E I raggi splendono
Quando l'oceano,
Levate le membra,
Indossata la veste lucente
La divina Selene
Aggiogati I bianchi puledri dal collo robusto
Lancia avanti al cocchio
Splendente appare
Dopo il tramonto
Al culmine del mese"