In senso storico, se ne evince una prima apparizione nell'Odissea di Omero, nel X capitolo, quando si racconta che il Dio Hermes ne fa dono una radice ad Ulisse come talismano per difendersi dalla maga Circe.
Celebrata e cantata da autori greci e latini, il suo nome deriverebbe da un antichissimo termine sanscrito che sta per "sostanza del sonno" (mandros e agora) svelandone così subito le doti narcotiche.
Gli Ebrei la chiamano "Dudaim" dalla radice"dum", ovvero"amore".
Per gli Arabi è la "Mela di Satana".
Una cosa è certa, vuoi per la forma, vuoi per la sua alta tossicità allucinogena, la mandragora ha da sempre affascinato tutti: medici, alchimisti e fattucchiere.
La mandragora, appartiene alla famiglia delle solanacee e insieme allo stramonium è una pianta altamente tossica e anche facilmente confondibile con la borragine, il che è molto pericoloso andarne in cerca per chi non s'intende di erbe e piante...
La sua radice ha una strana e quasi inquietante forma umana, con testa, tronco, braccia e gambe tanto da poterne distinguere,dai tempi medievali, una "Mangragora femmina e una maschio".
Sempre in epoca medievale si credeva che, proprio a causa della sua forma umana, estirpare le radici dal terreno fosse un'azione malvagia e che provocasse un pianto terrificante della pianta stessa, urlante e gemente di dolore.
Perciò, toccava alle streghe l'arduo compito, solcando con un coltellino tre cerchi nella terra, biascicando segretissime formule magiche.
Narrava un'antica leggenda del 1300 che quando una pianta di mandragora venisse estirpata, urlando, trasudava sangue e chiunque fosse stato così sfortunato da udire quel grido, sarebbe morto tra atroci sofferenze.
Per questo motivo, successivamente, i praticanti di arti magiche, legavano un cane alla pianta per farla estirpare alla bestiola e non esporsi al rischio in prima persona. Tutto ciò viene anche raccontato ne "La Mandragora " del Machiavelli.
Dunque, ritenuta magica se ingerita sotto forma di pozioni, a causa i suoi poteri allucinogeni, veniva anche intagliata da portare al collo come amuleto porta fortuna, amore, ricchezza.
Ma questa pianta, ha avuto nella storia, anche poteri medicinali.
Nel I sec. d. C. Pedonio Discoride, medico greco, nel suo prezioso manuale, ce ne parla come potente narcotico, sedativo, antiepilettico, analgesico e anestetico.
Essendo una pianta estremamente tossica, il suo uso medicinale o fitoterapico, col tempo è andato scemando rimanendo così vivo quasi solo nel mito e nella leggenda.
A proposito di magia...
Nell'Herbal Magick di Gerina Dunwich si afferma che lo shock che ha la mandragora quando viene estirpata è lo stesso delirio di cui soffre una strega che non ha padronanza delle sue capacità mediatiche.
Curiosità dal mondo...
In Asia, nella medicina popolare Indiana, la mandragora è nota con il nome di "Lakshmana", ovvero"pianta che possiede segni fortunati ".
Altra curiosità...
Un'altra radice sanscrita della parola" Mandragora" è "Mandara", ovvero "Paradiso", radice comune al fiore di paradiso del Budda illuminato "Mandarava", che appare nel Sutra del Loto ed in altri testi buddisti.
Adesso, con questa meravigliosa e storica leggenda, lasciamo volare la nostra fantasia sulle celesti ali della magia!
Martedì, 08 Novembre 2022 16:41
La storia della pianta magica della mandragora.
Scritto da Manuela Prosperidi Manuela Prosperi
La mandragora (mandragora officinarum) è tra le piante magiche più note al mondo e dai tempi più remoti.
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