Origini storiche lo collocano come una festa della luce, quella fioca e propiziatrice di una primavera alle porte.
Vicino infatti all'Esbath delle Tempeste, che quest'anno cade il 5 febbraio, se ne antepone il significato simbolico nella luce e nel fuoco, quello dei camini.
Nel momento in cui questa Luna si fa piena c'è un riposo, una stasi del cuore, un'introspezione.
Gli altari si adornano di candele bianche e panni celesti e azzurrini.
Dea del sabbah di Imbolc è sicuramente Brigid, a cui in passato le giovini celtiche, nella notte del sabbah, intrecciavano e donavano cesti di vimini e candele bianche e fiori di bucaneve.
I fiori di bucaneve sono sacri, in questa notte, perché simboleggiano la purezza dell'allattamento degli agnelli.
Simbologia comune a questo Sabbah e questo Esbath così vicini tra loro è l'abbigliamento :ci si veste di bianco, in simbolo di purezza.
Nella storia: nei tempi antichi, a Roma, il 2 febbraio, era la "Festa candelarum" dedicata a Februa, la dea Giunone. Era comunque una festa della luce e si accendevano candele.
Fu Papa Gelasio I ad istituire la festa religiosa Cattolica con Santa Brigida protettrice e la Candelora come la conosciamo noi, ovvero la presentazione di Gesù al Tempio, "Gesù Luce del Mondo".
Infine, la dea pagana Brigid è anche la protettrice degli artisti.
Sarebbe carino, se ognuno di noi, artisti o meno, facesse la sua parte...
Io vi saluto, entrando nel merito , con una mia poesia inedita, appena scritta, in onore di sua maestà Signora Arte.
Avevo pensieri sospinti
E tu capelli di sospiro
Neri
Grumi di nuvole bianche
Cortecce di tegole
Sui nostri occhi
Adagiati su quel fienile
Se poi mi ha toccato
Non ricordo
Ma il cuore ruvido
Mi rimase nel petto
Lacerato in schegge
Di mine grigie di guerra
Manuela Prosperi Autrice
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