Martedì, 17 Gennaio 2023 17:45

La storia e le origini delle carte dei tarocchi.

Scritto da Manuela Prosperi

Di Manuela Prosperi

Le carte divinatorie dei tarocchi hanno sempre suscitato un particolare interesse in streghe, fattucchiere, artisti e diciamo la verità, anche gente comune. Ma qual è la loro origine e la loro storia?

Innanzitutto va precisato da subito che non nascono affatto con lo stesso scopo divinatorio che hanno assunto nel tempo, pur avendone alcune lievi sfumature. I tarocchi fanno una loro prima comparsa nel Medioevo, secondo una diretta derivazione dei geroglifici del libro di Thoth, ovvero dei volumi mistici e profetici.

Alcuni sostengono, però, che abbiano anche qualcosa in comune con le 64 incisioni cinesi delle medagliette I Ching, custodi di antichissima saggezza. E' bene ricordare che sono stati proprio i Cinesi ad inventare le carte da gioco.

Detto ciò, i tarocchi nascono ufficialmente nel 1400,con l'avvento delle carte da gioco importate dai Mamelucchi. Fu allora che Filippo Maria Visconti, duca di Milano, commissiono' un mazzo di carte dipinto con le 16 divinità del Pantheon greco per propiziare la nascita di un erede. Il fato poi volle che l'erede arrivò e fosse una bambina!

Il gioco dei tarocchi, all'inizio, era detto "Gioco dei Trionfi", poiché richiamava il poema dei "Trionfi" del Petrarca. In epoca rinascimentale era un gioco presumibilmente legato all'aristocrazia. L'invenzione di queste "carte da gioco" è da attribuire al principe bolognese Francesco Castracani Fibbia nei primi decenni del 1400. Ci si divertiva anche, a volte, ad inventare storie sui vari soggetti evocativi dipinti su ogni carta. Proprio da ciò nacque la divinazione sui tarocchi. Spesso venivano commissionati a rinomati pittori dell'epoca come capriccio di signorotti o nobildonne.

Tra le carte più belle dell'epoca rinascimentale, spiccano quelle decorate in oro di Bonifacio Bembo.

I tarocchi sono formati da 78 carte:56 Arcani Minori e 22 arcani Maggiori.

Gli Arcani Minori sono semplici carte da gioco :coppe, spade, denari e bastoni e poi fante, re e regina.

Gli Arcani Maggiori sono figure emblematiche di divinazione, come la Papessa, il Carro, gli Amanti o il Matto, che è l'unica carta non numerata.

Al "Matto" si deve anche il nome di "Tarocchi", perché inizialmente veniva definito "Tarochus".

Curiosità : la prima cartomante a leggere tarocchi fu la francese Marie Lemormand, con le carte"Le Sibille". Fu confidente di Napoleone Bonaparte e morì a Parigi nel 1843.

I suoi mazzi di carte sono i più famosi al mondo. "Le Sibille" sono anche dette "Le carte chiacchierine o pettegole", hanno una grafica colorata e intuitiva. Si dice dissipino dubbi in amore...

E dunque ... Dopo questa storia così affascinante, perché non provare a fare anche noi un salto divinatorio nelle carte dei tarocchi? Magari imparando a leggerne o a disegnarne gli Arcani che più ci evocano significati.

Buon viaggio nel mondo della fantasia!

Manuela Prosperi

Ultima modifica il Venerdì, 20 Gennaio 2023 13:34