Mercoledì, 10 Febbraio 2021 16:41

San Valentino, perchè è il protettore dell'amore.

Scritto da Angela Curatolo

Secondo la leggenda, San Valentino salvò una povera ragazza dalla 'perdizione' donandole la somma per sposarsi, necessaria per la dote, senza non se ne sarebbe fatto nulla. E da qui la tradizione che lo vuole protettore degli innamorati.

Certo è che se si ama davvero si fa di tutto, anche se i soldi per il matrimonio non ci sono. Sta di fatto che è questa la storia per cui il 14 febbraio ci si scambiano doni tra coppie, da entrambe le parti.

Furono i Benedettini con un tam tam di monasteri a diffondere la festa, affidatari della basilica di San Valentino a Terni, dalla fine della seconda metà del VII secolo.

Comunque sia, è una festa cristiana che sostituì quella pagana del lupercalia, molto diversa. Fu istituita nel 496 da papa Gelasio I con lo scopo di cristianizzare la festività romana, bandendo l'altra di valore ancestrale.

Funzionò fino ai nostri giorni.

Il Lupercalia era un mix di sesso, sfrenatezza e divertimento, mistero, maschere, si festeggiava il 15 febbraio nell'Antica Roma. Si celebrava il ciclo di morte e rinascita della natura e sovversione delle regole nel caos. Le donne si facevano frustare da uomini nudi in strada, per il rito della fertilità, in nome della sessualità libera, benedette dal dio agreste Fauno-Luperco.

Bandite dai papi cristiani nacque una festività dedicata all'amore, protetta dal Vescovo san Valentino.

Chi era San Valentino?

Di San Valentino ce ne sarebbero due, uno di Roma, il cui cranio è esposto nella Basilica di Santa Maria in Cosmedin, e di Terni, che dà i nome alla festa degli innamorati.

San Valentino di Terni, o dall'antico nome Interamna Nahars, nasce il 176 circa e muore il 14 febbraio 273 a Roma, vescovo e martire cristiano. Venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e successivamente dalla Chiesa anglicana, è patrono e protettore anche degli epilettici.

Proveniente da famiglia patrizia, si convertì a 21 anni al cristianesimo. Graziato da Claudio II il Gotico che gli aveva intimato di sospendere la celebrazione religiosa e ad abiurare la propria fede, rifiutò di farlo, tentando anzi di convertire l'imperatore al cristianesimo.

Valentino venne arrestato una seconda volta sotto Aureliano, succeduto a Claudio II. I soldati romani lo catturarono e lo portarono fuori città lungo la via Flaminia per flagellarlo, temendo che la popolazione potesse insorgere in sua difesa. Fu decapitato il 14 febbraio 273, a 97 anni, per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell'imperatore Aureliano.

Valentino fu giustiziato perché aveva celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, che invece era pagano: la cerimonia avvenne in fretta, perché la giovane era malata; i due sposi morirono, insieme, proprio mentre Valentino li benediceva. A chiudere il cerchio della tragedia sarebbe poi intervenuto il martirio del celebrante.

Il martirio parla di tortura, decapitazione notturna, sepoltura a Terni dei discepoli Proculo, Efebo e Apollonio, martirizzati anche loro.

Una curiosità.

La Chiesa Carmelinica di Whitefriar Street a Dublino, in Irlanda custidisce alcune reliquie donate Papa Gregorio XVI. E' un luogo popolare di pellegrinaggio, specialmente il giorno di San Valentino, per coloro che cercano l'amore.

Ultima modifica il Mercoledì, 10 Febbraio 2021 18:27