Martedì, 30 Gennaio 2024 10:43

L'omicidio di Bridget Cleary, il marito e il paese credevano fosse una fata mutaforma.

Scritto da Angela Curatolo

 E’ accaduto il 15 marzo 1895, in Irlanda. Bridget Boland fu brutalmente uccisa dal marito con l'assistenza di altre persone; l'uomo era convinto che la donna fosse stata rapita dalle "fate" e sostituita da un mutaforma.

La donna a soli diciotto anni sposò Michael Cleary, dopo un mese che lo conosceva, erano di due contee diverse. Dopo le nozze si separarono per un periodo per proseguire entrambi il lavoro, lui era bottaio, lei aveva le galline e vendeva le uova ai vicini, inoltre faceva la sarta e modista confezionando vestiti con la sua macchina da cucire, era all’avanguardia e indipendente per l’epoca. Dopo la morte della madre di Bridget, il marito la raggiunse, acquistarono la residenza più bella del villaggio costruita però sul sito di un presunto anello delle fate.

La coppia non ebbe figli. Dopo otto anni di matrimonio avvenne l’assurdo fatto che sbalordì l’Irlanda.

Da lì a poco Bridget si ammalò di bronchite, così gravemente da chiamare il prete per l’estrema unzione. Circondata da familiari e amici secondo cui era la malattia era opera delle fate, non ebbe le medicine consigliate dal dottore, tutti i presenti optarono per i rimedi casalinghi e un rituale in particolare che anticipò la sua morte. Furono padre e marito a sollevare l’accusa di "fata" mutaforma che aveva sostituito la vera Bridget, quindi le gettarono addosso dell'urina e poi il rituale.

La portarono davanti a un camino per scacciare la fata mutaforme, la camicia della donna prese fuoco e il marito, dopo averla minacciata con un tizzone acceso, alimentò le fiamme gettando addosso del cherosene, davanti ai numerosi testimoni. L'uomo impedì loro di intervenire, insistendo sul fatto che Bridget fosse stata rapita dalle fate una settimana prima e che forse anche la madre, e che quella che stava bruciando era un mutaforma che ne aveva preso le sembianze, affermando fosse l’unico modo per riportare Bridget indietro.

Il corpo martoriato della donna fu ritrovato in un fosso dalla polizia che avviò le indagini, il marito continuava dire che era stata rapita dalle fate. L'autopsia affermò che Bridget era morta per le atroci ferite da ustione. Nove persone furono accusate della sua scomparsa, incluso il marito. Il padre fu condannato 5 anni ai lavori forzati. Il marito venne riconosciuto colpevole di omicidio colposo e condannato a vent'anni di lavori forzati, quindici in prigione.

Morì in Canada dove immigrò uscito di galera. La storia, incomprensibilmente, consegna la morte di Bridget come "l'ultima strega bruciata in Irlanda". Nel 2006 gli esperti, rivedendo il caso, ipotizzarono che il marito fosse affetto dalla sindrome di Capgras, convinzione che le persone a lui care siano state rimpiazzate da impostori e replicanti, a causa dello stress dovuto alla malattia di Bridget. La sua follia convinse gli altri che Bridget era stata sostituita da una fata e fu lui a spingerli non intervenire nell’omicidio.